Guccione un attimo prima del gol

Montini si conferma sopra la sufficienza, Coccia a corrente alternata, Mawuli si eclissa piano piano. Centrocampisti in difficoltà, pochi guizzi dagli esterni d’attacco. Chiosa entra bene, Foglia e Kozak no

Le pagelle di Arezzo-Gubbio.

BORRA 7 Il vento è fastidioso per i giocatori di movimento, figurarsi per i portieri. E figurarsi per lui, che torna titolare dopo nove giornate e deve badare anche alle traiettorie strampalate del pallone, portato qua e là dal libeccio. Nonostante tutto, non ha gran lavoro: un paio d’uscite azzeccate nel primo tempo, poi abbandona i pali troppo frettolosamente nell’azione che origina il rigore. Si riscatta intercettando il piattone di Mercadante, episodio clou della gara, con un riflesso felino. Per la prima volta in stagione, l’Arezzo chiude la partita con la porta inviolata. E succede anche grazie a lui.

MONTINI 6 Indiani lo conferma dopo la prestazione vivace di Ancona. Per un’ora si ripete su buoni livelli, giocando senza timori e tenendo in pugno la fascia, arrivando pure al tiro. Cala alla distanza, chiude con le gambe appesantite. Comunque affidabile.

MASETTI 6.5 La sorpresa della serata. Indiani lo ributta dentro a un mese esatto dall’infortunio con il Pontedera, ricevendone in cambio una prova garibaldina, arcigna, aggressiva. Bene di testa, bravo in anticipo, qualcosa concede ma la linea dei quattro è inedita e ci sta. Quando Spina folleggia, lui gli rifila una calcagnata vicino al fallo laterale in pieno stile Mundula, ex amaranto specialista nei falli intimidatori sull’avversario girato verso le tribune. Non viene nemmeno ammonito, bene così (42′ st Iori ng Entra e Guccione la sblocca. Poi si gode i minuti della festa).

RISALITI 6 Terza partita in sette giorni, dettaglio non da poco. Gioca sul centrosinistra, francobolla Udoh, dà un occhio a Spina e Bulevardi quando transitano nella sua zona. Si fa 85 minuti più recupero con un’ammonizione sulla testa ma non ne rimane condizionato. Un paio di proiezioni offensive che avrebbero meritato miglior sorte, così così nell’azione del rigore. E’ lui che tiene in gioco Udoh, poi abbatte Spina al limite dell’area rischiando il secondo giallo. L’arbitro fa proseguire e succede quel che sappiamo. Nel complesso, c’è e si sente.

COCCIA 6 A corrente alternata, come la pioggia che si abbatte sul Comunale. Qualche raid offensivo da incursore qual è, un paio di disattenzioni dentro la sua metà campo. Primo tempo di spinta, secondo di esclusivo presidio. Con il Gubbio in nove, recapita a Guccione la palla dell’1-0.

MAWULI 5.5 Modalità on in avvio. Sportella, porta palla, va al tiro. Alla lunga si eclissa, piantato negli ultimi 35 metri per fare muro.

BIANCHI 5 Indiani gli riconsegna le chiavi della manovra, piazzandolo davanti alla difesa per avviare l’azione e schermare l’area di rigore, compiti che fatica ad assolvere. Il suo piede dolce non si vede mai e il Gubbio, più volte, imbuca centralmente. Ammonito, esce nell’intervallo (1′ st Foglia 5 Entra per dare equilibrio, sostanza, geometria. Ma la squadra si sfalda tutt’intorno e trascina giù anche lui. Suo il fallo da rigore su Udoh).

SETTEMBRINI 5 Azzanna la partita e sembra il prologo a una serata da protagonista. Invece si spegne presto, perde tanti palloni, non pompa la consueta energia dentro il gioco. E quando il cap non va a mille, l’Arezzo soffre.

GADDINI 5 Seconda da titolare nel giro di quattro giorni ed è un passo indietro rispetto ad Ancona. Inizia a destra sul piede forte, poi va di là. Un paio di intuizioni, qualche sgassata ma sul taccuino delle cose importanti non c’è granché (25′ st Chiosa 6 Entra per fare il braccetto di sinistra nel 352. Testa giusta in uno scampolo di gara determinante).

GUCCI 5 Dopo i rifornimenti a getto continuo con la Spal, la squadra torna all’antico e lo lascia da solo a combattere con la baionetta. Qualche spizzata, un tiro svirgolato su azione d’angolo (poteva essere la fotocopia del gol al Pescara), quindi sente tirare il flessore ed esce. Speriamo non sia nulla di grave (25′ st Kozak 5 Ti aspetti un ingresso vigoroso, in un clima da battaglia che dovrebbe galvanizzarlo. Ma non va così: troppo morbido sul pallone, si fa anticipare, gioca venti minuti sgonfi).

PATTARELLO 5 Polveri bagnate anche per lui. Niente guizzi, niente sterzate, niente progressioni palla al piede. Prima esterno, poi sotto punta senza lasciare il segno (37′ st Guccione 7 Gioca 12 minuti, fa espellere Portanova, segna il gol vittoria e va ad esultare con la sud. Baciato dagli dei e da tutti i tifosi).