Il comitato di azionariato popolare si rivolge al tribunale amministrativo per chiedere l’annullamento del decreto prefettizio per “eccesso di potere, travisamento dei fatti, sviamento di potere e difetto di istruttoria”. La società intanto garantisce collaborazione con le forze dell’ordine ma sottolinea la correttezza che ha sempre contraddistinto la tifoseria amaranto
L’Arezzo ha appreso nel tardo pomeriggio di ieri la notizia del divieto di trasferta a Pesaro e stamani ha pubblicato una nota stampa al riguardo. La dirigenza amaranto avrebbe anche chiesto un incontro con il questore, Maria Luisa Di Lorenzo, per concordare linee di intervento finalizzate a evitare altri provvedimenti così severi nei confronti del pubblico.
“A seguito di tale inaspettata decisione – è scritto nel comunicato – la società ne auspica comunque lo scrupoloso rispetto, informando i propri sostenitori di essersi già attivata con la Questura di Arezzo, con spirito di collaborazione, per contribuire alla migliore gestione dell’ordine pubblico nelle prossime gare, casalinghe e in trasferta, così da consentire alla tifoseria di sostenere la squadra con la passione, il calore e la correttezza che da sempre contraddistinguono i supporters amaranto”.
Spirito di collaborazione, quindi, nonostante nella tifoseria il malcontento sia palpabile, anche perché il riferimento del Casms al “grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara Arezzo-Spal del 23 ottobre scorso”, che ha poi originato la disposizione del prefetto di Pesaro, Emanuela Saveria Greco, ha lasciato tutti sorpresi. Quella sera non successe nulla di rilevante sul piano dell’ordine pubblico, né prima, né durante, né dopo la partita. Non ci furono danneggiamenti, scontri, persone refertate in ospedale, fermi di polizia, neanche sanzioni del giudice sportivo. Nulla.
E proprio sulla base di quell’appiglio così generico e vago, Orgoglio Amaranto ha dato mandato all’avvocato Giulio Ciabattini di inoltrare un ricorso urgente al Tar delle Marche per chiedere l’annullamento del decreto prefettizio per “eccesso di potere, travisamento dei fatti, sviamento di potere e difetto di istruttoria”. Novità sono attese per la giornata di oggi.
“Il Comitato Orgoglio Amaranto – si legge nella nota – appresa la notizia del divieto alla trasferta di domenica prossima a Pesaro, riportate nella determinazione del C.A.S.M.S. del 26 ottobre 2023, ed in particolare che il divieto di vendita dei biglietti per la partita Vis Pesaro – Arezzo viene giustificato “in considerazione del grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara Arezzo-Spal del 23 ottobre scorso” ha deciso di richiedere sospensiva urgente del provvedimento al TAR delle Marche. Questo atto ci pare dovuto e necessario per porre rimedio ad una ricostruzione dei fatti che non condividiamo e ad un divieto che nemmeno nel suo dispositivo chiarisce quali siano state le condotte poste in essere dai tifosi della S.S. Arezzo tali da determinare una turbativa per la sicurezza pubblica”.