Il grave infortunio del difensore toglie all’Arezzo una delle certezze consolidate in questo avvio di stagione. Montini (sempre titolare dalla decima giornata), Lazzarini (388 minuti finora) e Poggesi (due volte dall’inizio con un gol a Chiavari) possono giocare sia a destra che a sinistra. Si apre uno spiraglio anche per Zona, l’unico della rosa insieme al portiere Ermini a non aver ancora debuttato in C
Il grave infortunio di Coccia toglie all’Arezzo una delle certezze consolidate in questo avvio di stagione. 11 presenze da titolare su 14, un rendimento cresciuto settimana dopo settimana e la qualità di un terzino che in certe giocate ha fatto tornare alla mente il ricordo di Pasqual: l’ex Modena si era guadagnato il posto a suon di prestazioni e adesso, dopo la frattura scomposta di ulna e radio e l’intervento chirurgico imminente, Indiani dovrà trovare soluzioni alternative.
In rosa ci sono quattro giocatori che possono occupare le corsie laterali, anche se pure Masetti è un nome spendibile per il ruolo di terzino destro (ci ha giocato uno spezzone di gara anche a Fermo). Con Polvani reduce dall’operazione (tornerà a gennaio), è probabile però che Indiani si tenga l’ex Piacenza come centrale insieme a Chiosa e Risaliti.
Montini (2001), tornando agli esterni bassi, è quello che ha il minutaggio più alto finora (441′). E dire che fino all’ottava giornata non aveva mai visto il campo. Poi è entrato negli ultimi istanti della gara con la Spal, ha debuttato da titolare ad Ancona e non è più uscito, dimostrando gamba, personalità e affidabilità. Può giocare sia a destra che a sinistra e non è dettaglio da poco, anche se questa caratteristica ce l’hanno pure Lazzarini (2000) e Poggesi (2002).
Il primo ha messo insieme 8 presenze quest’anno, 4 delle quali dall’inizio, per un totale di 388′. Grintoso, intraprendente, è uno di quelli che in quanto a carattere e combattività non tradisce mai. Poggesi (179′, titolare due volte) è un destro naturale che Indiani, per il concatenarsi di varie circostanze, ha impiegato sulla fascia mancina fin dall’anno scorso. A Chiavari segnò un gol da applausi proprio da quella parte, però lì ha sempre tradito qualche fisiologica difficoltà. Lo impiegassero sul piede forte, sarebbe di sicuro più felice.
Infine Zona (2002), mancino naturale e punto di forza dell’Arezzo in serie D. E’ l’unico della rosa, insieme al portiere Ermini, a non aver ancora debuttato (per lui soltanto 45 minuti in Coppa Italia) e il dato sorprende un po’, considerando che non gli mancano corsa, piede e intraprendenza. La presenza di Coccia gli ha indubbiamente tolto spazio, ora forse potrebbe avere la sua chance.