(foto pagina facebook As Gubbio)

I rossoblu di Braglia (domani squalificato) sono stabilmente in zona playoff: merito anche dell’ultima striscia di risultati (una sola sconfitta in 12 giornate) e di un rendimento interno sopra le righe (7 vittorie e 7 pareggi in 14 gare, appena 6 reti al passivo). Contro l’Arezzo saranno fuori Corsinelli e Udoh (fermati dal giudice sportivo), in dubbio Mercadante e Signorini. Probabile 4321 senza centravanti vero. Il ruba palloni Rosaia e il fantasista Di Massimo i giocatori top

GUBBIO NEI QUARTIERI ALTI – Dopo la bella vittoria sull’Ancona, turno infrasettimanale complicato per gli amaranto che saranno ospiti al Pietro Barbetti del Gubbio che, con 48 punti, occupa la quinta posizione in classifica. La società del presidente Sauro Notari, al timone del club da dieci anni, imprenditore nel settore delle acque minerali, ha sempre sulla propria panchina uno degli allenatori maggiormente esperti e carismatici dell’intera serie C, ovvero Piero Braglia. Classe ’55, originario di Grosseto, vanta cinque promozioni in carriera con Montevarchi, Juve Stabia, Pisa, Catanzaro e Cosenza nel 2019, quando conquistò la B tramite i play-off sconfiggendo il Siena in finale. Una buona carriera da calciatore anche con diverse stagioni di A con Fiorentina e Catanzaro, ha tanta esperienza in categoria maturata con oltre 30 anni in panchina, con la sua avventura iniziata proprio da queste parti, alla guida della Bibbienese nel Cnd nel 1989. Pragmatico, caratteriale, istrionico, uno dalla battuta pronta anche nelle interviste, molto preparato a livello tattico e bravo a lavorare con i giovani. Domani però sarà in tribuna per squalifica.

IL MERCATO – Dopo la piccola rivoluzione estiva anche il mercato di riparazione ha portato diverse novità in casa eugubina. Sono arrivati a vestire la maglia rossoblù il difensore Calabrese (Padova), i centrocampisti Bumbu (Cesena, che in bianconero al Comunale fu giustiziere degli amaranto) e Brambilla (Cremonese), l’esterno offensivo Desogus (Cagliari) e l’attaccante Bernardotto (Giugliano). Hanno lasciato il club Montevago (ritornato alla Sampdoria per fine prestito, poi trasferitosi all’Entella), Brogni (Fiorenzuola), Bulevardi (Monopoli), Portanova (Entella) e il baby Di Gianni, classe ’06, attaccante che si era messo in mostra ad inizio stagione, che è passato alla Lazio.

CUORE E CARATTERE – Il Gubbio è reduce da pirotecnico 2-2 contro la Juve Next Gen in una partita double face, che dopo un primo tempo avaro di emozioni è esplosa nella ripresa, con gli umbri che dopo essere passati in vantaggio con Morelli, hanno dovuto inseguire i giovani bianconeri raggiungendo poi, in pieno recupero, il pari grazie aduna bella giocata di Udoh. Una partita che ha dato ulteriore prova del carattere, della grinta e della voglia di lottare che sta contraddistinguendo il Gubbio in questa stagione. Compagine esperta in categoria, con un gruppo che appare coeso, unito e non potrebbe essere diversamente con Braglia in panchina. È formazione dinamica che gioca un calcio con una discreta verticalità, che tiene bene il campo, equilibrata tra i reparti, che non concede troppo agli avversari e che in attacco si affida molto all’estro del giovane Spina, all’intensità e alle doti balistiche di Di Massimo e alla forza di Udoh, squalificato però per la sfida di domani.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La difesa è esperta, strutturata fisicamente, “ruvida e cattiva” al punto giusto, forte nel gioco aereo e ben guidata da capitan Signorini, figlio del compianto Gianluca, in dubbio per la sfida agli amaranto. Stanno disputando un’ottima stagione anche il possente Pirrello e l’ex Montevarchi Tozzuolo. Sulle fasce Mercadante o Dimarco a sinistra e Morelli o Corsinelli, molto vicino a gennaio all’Arezzo, sull’out opposto, sono giocatori intelligenti a livello tattico, maggiormente a loro agio in fase difensiva, ma da tenere d’occhio quando spingono sulla fascia. A centrocampo tanto passa dai piedi e dalla qualità di Rosaia, elemento di buona tecnica, bravo a far girare la squadra e a fare possesso. Di buon livello la stagione dei due giovani scuola Sassuolo Mercati, tra l’altro autore dell’assist per il gol del vantaggio di Morelli nello scorso turno, e Casolari. Buono l’impatto di Bumbu, mediano che ha portato corsa e fisicità. I numeri del Gubbio fanno capire la bontà della stagione degli uomini di Braglia: una sola sconfitta nelle ultime 12 giornate, a Carrara nello scorso turno infrasettimanale di metà febbraio, squadra imbattuta in casa con 7 vittorie e altrettanti pareggi, con soltanto 6 reti subite (27 in totale) che ne fanno la miglior difesa casalinga dell’intero girone, seconda nei maggiori campionati in Italia, dietro solo alla Juve Stabia e alla pari con l’Inter. L’attacco con 40 reti è tra i più prolifici del campionato, capace di mandare in gol ben 17 giocatori differenti, un altro primato per i rossoblù del giovane direttore sportivo Davide Mignemi.

Borra para il rigore di Mercadante

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida all’Arezzo, come detto in precedenza, in dubbio Signorini. Mercadante parrebbe out mentre Bernardotto potrebbe essere disponibile almeno per la panchina. Certe le assenze di Corsinelli e Udoh per squalifica. Gubbio che potrebbe presentarsi con il 3421 come nell’ultimo match, ma non è escluso che Braglia torni al 4321, modulo usato molto frequentemente negli ultimi due mesi, con scelte limitate dalle assenze. Greco in porta, in difesa a destra Morelli, sull’out opposto Dimarco vista la probabile indisponibilità di Mercadante, con Tozzuolo e Pirrello a formare la coppia centrale. Calabrese come prima alternativa. Centrocampo con Rosaia in cabina di regia, Bumbu e uno tra Mercati e Casolari. Tra le linee, con il compito di creare la superiorità numerica svariando anche sugli esterni, Di Massimo e Spina, 5 realizzazioni. In avanti Chierico o Desogus a comporre un tridente leggero senza un vero centravanti.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Giacomo Rosaia e Alessio Di Massimo. Il primo è centrocampista classe ’93 originario di Massa, cresciuto nella Fiorentina, con tanta esperienza in C dove ha vestito le maglie di Carrarese, Cesena e Catania. Leader silenzioso in campo e fuori. Mezz’ala, play o mediano davanti alla difesa, è abile nel lavoro “sporco”, ottimo ruba palloni, bravo a fare ripartire la propria squadra dal basso. Intelligente, gran corridore, aggressivo sugli avversari, uno che in campo non si tira mai indietro. Fino ad oggi una rete in campionato, tra l’altro decisiva, nella sfida alla Lucchese. Alessio Di Massimo, classe ’96, invece è attaccante esterno e trequartista originario della provincia di Teramo, che appena maggiorenne, a fine 2015, salì alle cronache nazionali quando la Juventus lo ingaggiò direttamente dall’Avezzano, che militava in D, per portarlo nel suo settore giovanile. Dopo sei mesi a Torino ha vestito le maglie di Sambenedettese per quattro stagioni, poi Catanzaro, Triestina, Pistoiese e la scorsa stagione Ancona, dove ha chiuso la stagione in doppia cifra. Esterno di buona corsa, bravo tecnicamente, con tanta forza nelle gambe, generoso, nelle ultime stagioni sta trovando con buona continuità la porta avversaria, grazie ad un tiro secco e preciso. Fino ad ora in questa annata ha messo assieme 8 reti e 6 assist.

PRECEDENTI – All’andata l’Arezzo si impose per 1-0 al termine di una partita ricca di colpi di scena (rigore di Mercadante parato da Borra, gol du Guccione), mentre l’ultimo precedente al Barbetti risale all’8 ottobre 2020 quando le due squadre chiusero l’incontro sull’1-1. Vantaggio eugubino con De Silvestro e pareggio amaranto nel finale grazie a Adama Sanè.