Pattarello manda alto da buona posizione

Il fantasista segna un bel gol ma non è quella la cosa più bella della sua partita, piena di giocate sopraffine. Decisivo il portiere quando la Vis produce il forcing conclusivo, bene Lazzarini e Chiosa, piede caldo di Gaddini. Lampi isolati di Pattarello, lavoro sporco (e utile) di Gucci

Le pagelle di Arezzo-Vis Pesaro.

TROMBINI 7.5 Per oltre un’ora fa quasi lo spettatore: l’unico episodio che lo tiene desto è la respinta su Nicastro nell’uno contro uno al minuto 38 (ma l’attaccante era in fuorigioco). Il concitato finale di gara invece gli impone di ergersi a protagonista, stoppando per ben tre volte Pucciarelli in una sfida personale da palpitazioni. Alla fine vince lui.

DONATI 7 Prototipo del terzino moderno. Sa fare tutto e lo sa fare con rassicurante disinvoltura, in avanti e all’indietro, nonostante da quella parte galleggi un cliente scomodo come Pucciarelli. Riuscire a tenerlo anche l’anno prossimo sarebbe un colpo da novanta.

LAZZARINI 7 Qualche ansia solo alla fine, quando Banchieri butta dentro anche Molina insieme a Nicastro e Karlsson, formando un tridente di corazzieri che sulle palle alte metterebbe in difficoltà chiunque. Ma la sua è una partita giudiziosa e sostanziosa che ne conferma il momento tonico.

CHIOSA 7 Segna il suo primo gol amaranto nella porta dove aveva regalato il pari al Pontedera a ottobre. Una sorta di risarcimento dentro una gara impeccabile nel primo tempo e solida nel secondo. Con personalità.

COCCIA 6 Qualche bella sgassata nella prima parte di match, alla Coccia. Poi frena e rallenta. Il ritmo gara non è ancora quello top (20′ st Montini 6 Poco meno di mezz’ora con voglia di fare).

DAMIANI 6.5 Battagliero come da dna. Equilibratore della squadra, bravo negli intercetti, si propone al tiro a caccia di quel gol che non ha mai trovato in quasi due anni. Ultimo spezzone con un po’ d’affanno.

MAWULI 6 L’approccio non è dei migliori: cincischia, dosa male gli appoggi, non esibisce la consueta dimestichezza nel possesso. Un tiro da lontanissimo che quasi sorprende Neri lo rimette in gara. Alla fine si rende utile anche se non spacca come altre volte.

PATTARELLO 6 Lampi isolati, fuoco che non scotta anche se serve a inibire la Vis per quasi settanta minuti. Il periodo personale non è di grande fulgore e in più, quando potrebbe mettere la firma sul match, si flagella da solo tirando in curva una palla comoda, frutto di un dai e vai sopraffino con Guccione (28′ st Settembrini 6 Entra per aiutare la squadra quando gli avversari alzano forcing e palloni. Dà una buona mano).

GUCCIONE 7.5 Il gol, pur bello, non è la cosa più bella della sua prestazione. Guastatore tra le linee, vede corridoi dove gli altri vedono spazi angusti. Sublime, e gli capita sovente, quando gioca palla a un tocco, mandando gli avversari fuori giri e i compagni in zona tiro. Fulcro del 4231 (39′ st Risaliti 6 Va a rinforzare la trincea dove c’è bisogno di centimetri e fisicità).

GADDINI 6.5 Piede caldo. Dopo le due punizioni spedite in testa a Gucci contro la Recanatese, omaggia Chiosa di una traiettoria velenosa per la Vis ma gustosissima da spingere in fondo al sacco. Qualche bel numero, meno appariscente dopo l’intervallo (20′ st Catanese 6 Dapprima esterno di sinistra nel 4231, poi trequartista nell’abbottonatissimo 3511 con cui l’Arezzo chiude il match. Il suo ruolo non è né l’uno né l’altro ma si adatta).

GUCCI 6 Lavoro sporco, lavoro utile. Manda Guccione in area nel primo tempo (rigore reclamato), conclude due volte nel secondo. Il colpo di testa in tuffo, al tramonto della partita, avrebbe meritato miglior sorte.