mister Paolo Indiani

Nell’Arezzo mancherà l’esterno offensivo: 8 gol, 5 assist e 3 rigori procurati in stagione. Nella Juventus Next Gen non ci sarà Guerra: 15 reti e 5 passaggi vincenti in campionato ma anche leader e uomo carismatico. I bianconeri in pratica non avranno over in campo: il dettaglio potrebbe pesare in una sfida che gli amaranto devono solo vincere e in cui non hanno nulla da perdere

Non ci sarà Pattarello nell’Arezzo, non ci sarà Guerra nella Juventus Next Gen. Il primo fuori per infortunio, il secondo per squalifica. Due assenze che peseranno dentro le rispettive squadre e che potrebbero modificare gli equilibri della partita dei playoff. L’esterno amaranto in stagione ha segnato 8 gol, sfornato 5 assist e guadagnato 3 rigori. Il centravanti bianconero è andato a bersaglio 15 volte e offerto 5 passaggi vincenti.

La Juventus di Brambilla, che ultimamente ha giocato con il 3421, potrebbe sostituire Guerra con Cerri, meno scattante ma più potente fisicamente. Diverse le caratteristiche dei due, invariato il sistema di gioco, sempre a scanso di sorprese tattiche. Dal punto di vista realizzativo, i bianconeri perdono il cannoniere principe, il terminale della manovra che ha vissuto un’annata sopra le aspettative. Non solo, verrà a mancare un uomo di grande carisma (Guerra ad agosto compirà 35 anni), che assottiglia ulteriormente il livello d’esperienza della rosa (l’ex amaranto Poli, classe 89, è infortunato e il coetaneo Iocolano ha giocato pochissimo). In pratica, l’unico over che potrebbe partire titolare è il 26enne Damiani. In una gara secca, in cui la componente nervosa conterà moltissimo, questo dettaglio non è da sottovalutare.

Guerra contro Polvani nel match del Comunale

E’ presto per mettere a fuoco il piano tattico ma è chiaro che l’Arezzo (obbligato a vincere per qualificarsi) proverà a tenere il match in equilibrio il più a lungo possibile, perché poi la gestione psicologica delle situazioni e degli episodi, specie nell’ultima mezz’ora, diventerebbe decisiva. La Juventus Next Gen ha tanta qualità tecnica, cui Indiani proverà a far fronte con la malizia di Polvani, Chiosa e Risaliti, di Settembrini, Mawuli e Foglia, di Catanese, Guccione e Gucci.

Il forfait di Pattarello alimenta un certo rammarico. Uno, perché il 10 non aveva mai avuto contrattempi fisici in stagione. Due, perché la sua capacità di strappare, unendo potenza e velocità, non ce l’ha nessuno. Tre, perché sul piano della produzione offensiva è stato un elemento quasi imprescindibile. E allora Indiani e il suo staff dovranno ponderare bene come muoversi: 433 con Gaddini e Guccione sugli esterni fin dal primo minuto? 433 con interpreti diversi (magari Renzi) e uno tra Gaddini e Guccione da usare come grimaldello per spaccare la gara? O 4231 con centrocampisti d’inserimento per non concedere riferimenti?

Lo capiremo più avanti, dopo gli allenamenti rigorosamente a porte chiuse di Rigutino. Sarà una sfida strana, che si deciderà in novanta minuti secchi, senza supplementari né rigori. E che l’Arezzo giocherà con il pronostico a sfavore, considerando che avrà a disposizione un solo risultato, da conquistare nel clima ovattato del Moccagatta, senza tifosi, senza Pattarello ma con l’animo leggero di chi non ha nulla da perdere.