striscione contro Esciua

L’ex direttore generale a Il Tirreno: “Se il progetto di Locatelli andrà in porto, bene. Altrimenti mi guarderò intorno. Non ho fretta di accasarmi”. La società labronica è in mano a Esciua, contestato duramente dalla tifoseria

Paolo Giovannini potrebbe ricominciare da Livorno. Ma non è detto. L’ex direttore generale amaranto, in una intervista rilasciata a Il Tirreno, ha spiegato di aver trovato un accordo con Andrea Locatelli, l’imprenditore a capo di una cordata che vuole rilevare il club labronico. “Per ora è soltanto una stretta di mano – ha detto Giovannini. Se il progetto andrà in porto, sarò il nuovo dg. Altrimenti mi guarderò attorno. Sono sul pezzo da 27 stagioni consecutive, non ho nessuna fretta di accasarmi”.

Nessun riferimento all’addio all’Arezzo, maturato improvvisamente e in modo brusco, se non una frase: “Avevo un pluriennale, adesso devo scegliere bene. Nel progetto di Locatelli ci sono persone che stimo”.

A Livorno la situazione è molto tesa. L’attuale proprietario, Joel Esciua, ha acquistato la società soltanto l’estate scorsa dal suo predecessore Paolo Toccafondi, dopo il fallimento sportivo coinciso con la promozione dell’Arezzo in Lega Pro. Quest’anno c’erano grandi aspettative, andate tutte disattese in una stagione con un tourbillon di direttori, allenatori e giocatori. La tifoseria è sul piede di guerra, ha disertato la gara dei playoff a Grosseto (persa 3-2) e sta contestando Esciua in modo pesante, per spingerlo a farsi da parte.

Locatelli, livornese, invece ha alle spalle un gruppo di imprenditori che lo sostengono e l’appoggio del pubblico, spazientito dalle ultime, deludenti stagioni.