Seconda partita del trittico: stasera c’è il Gubbio (ore 20.45) che punta ai playoff. Chiosa e Montini indisponibili, Gigli acciaccato, ballottaggi aperti in tutti e tre i reparti. Arezzo in cerca di conferme dopo il colpaccio di Pontedera e in vista della Ternana. Santoro, Guccione, Gaddini scalpitano per una maglia da titolare. Chierico e D’Ursi i due ex della sfida
E’ un periodo a ritmi frenetici: tre partite in otto giorni, avversari profondamente diversi, piani gara da preparare in tempi strettissimi ma con la cura di sempre. Anche perché la classifica è corta, l’equilibrio regna sovrano e ogni volta ci scappa qualche risultato a sorpresa. L’Arezzo finora ha vinto tre volte su cinque e nonostante abbia faticato sul piano del gioco è lì, non distante dal vertice della classifica.
Il Gubbio stasera rappresenta il primo, vero test di un certo livello. Finora gli amaranto hanno affrontato avversari che avevano (e hanno) obiettivi medi, mentre la squadra di Taurino è stata pensata e rinnovata per puntare ai playoff. Ha dentro gente di qualità e, al di là dei difetti che in questo inizio di campionato mostrano un po’ tutti, vanta numeri interessanti, specie quelli legati alla fase difensiva. Se le anticipazioni della vigilia saranno confermate, i rossoblu verranno al Comunale schierati con il 3421, modulo che, come sosteneva Pavanel, è uno dei più difficili da contrastare.
Per l’Arezzo c’è l’opportunità di bissare la vittoria di Pontedera, importante perché può dare una scossa a livello psicologico. Ed è questo un dettaglio su cui si è soffermato spesso Troise, che alla squadra continua a chiedere più coraggio, più intraprendenza, più determinazione. E’ ovvio che trattasi di qualità legate a doppio filo alla tecnica e al sistema tattico: se sei messo bene in campo, se hai incisività nelle giocate, l’immagine di squadra che ne viene fuori è più simile all’identikit tracciato dall’allenatore. In questo senso, c’è ancora del lavoro da fare, specie dalla cintola in su: il gol di Ogunseye di sabato scorso è il primo segnato su azione, gli altri erano nati da una punizione e da due rigori.
A complicare le cose ci sono gli infortuni. Chiosa tornerà tra i disponibili per la gara di domenica con la Ternana, Montini era appena rientrato dopo la broncopolmonite ma sabato si è fatto male durante il riscaldamento pre gara. Da Pontedera sono usciti malconci anche Trombini e Gigli e se il portiere dovrebbe essere regolarmente in campo, il difensore rischia di saltare un giro. Dunque Troise, un po’ per scelta e un po’ per necessità, dovrà affidarsi al turn over.
In difesa ci sono ballottaggi aperti in tutti e quattro i ruoli della linea: Lazzarini o Renzi a destra, Coccia o Righetti a sinistra, con Del Fabro e gli stessi Lazzarini e Righetti papabili per giocare da centrali (a meno che l’Arezzo non si schieri a tre, come successo in uno spezzone di gara a Pontedera). In mezzo al campo si candida Santoro per l’esordio da titolare, visto che Mawuli fin qui ha tirato la carretta. C’è anche l’opzione Fiore, ragazzo interessante che ha trovato poco spazio, mentre Chierico sarà l’ex di turno come D’Ursi dall’altra parte. Davanti, sull’onda del primo gol, dovrebbe toccare di nuovo a Ogunseye, con Guccione-Gaddini dentro dall’inizio e Pattarello al quale stavolta può essere concesso un po’ di riposo. 433 il modulo più probabile. Calcio d’inizio alle 20.45.