Il provvedimento del prefetto, su indicazione del Casms, ha probabilmente carattere punitivo dopo gli incidenti del 30 novembre tra i sostenitori marchigiani e quelli della Lucchese
La partita Arezzo-Vis Pesaro di lunedì 6 gennaio si giocherà senza tifosi ospiti. L’Osservatorio, nelle determinazioni del 5 dicembre 2024, l’aveva inserita nell’elenco delle partite a rischio e il Casms ne ha ravvisato un pericolo di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica. Di qui la decisione del prefetto di Arezzo di vietare la vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Pesaro e Urbino.
Come successo molte volte in passato anche ai tifosi amaranto, pure stavolta la sostanza del provvedimento non sembra preventiva ma punitiva. Tra i sostenitori aretini e quelli marchigiani non si ricordano episodi di cronaca, anche perché le due squadre sono tornate a incrociarsi la scorsa stagione dopo un lungo periodo di pausa. In realtà il Casms, con le sue indicazioni vincolanti, ha probabilmente voluto stangare i tifosi della Vis per gli incidenti che si verificarono lo scorso 30 novembre prima della gara casalinga contro la Lucchese.
Curiosamente, nel novembre 2023 lo stesso iter si consumò sulla pelle della tifoseria aretina: trasferta vietata a Pesaro per “punizione” dopo fantomatici eventi nel post Arezzo-Spal. In quella circostanza Orgoglio Amaranto presentò un ricorso urgente al Tar di Ancona, che venne accolto con conseguente annullamento del decreto prefettizio.