Serata complicata per la linea difensiva, poco protetta dai mediani Mawuli e Renzi. Pattarello l’unico a costruire azioni pericolose: per lui gol numero 12 in campionato. Trombini incolpevole sulle tre reti rossoverdi
Le pagelle di Ternana-Arezzo.
TROMBINI 6 One shot, one kill per la Ternana, che segna tre gol extra lusso ogni qualvolta inquadra lo specchio della porta. Il resto è ordinaria amministrazione.
MONTINI 5 Serata di tregenda, con quel satanasso di Cicerelli che caracolla dalla sua parte per poi dribblare, convergere, andare al tiro. Secondo tempo meno ansiogeno e più intraprendente ma senza spostare granché (st 41′ Lazzarini ng).
GILLI 5 Il valore degli avversari acuisce le sue difficoltà. Perde due palloni in uscita che grondano sangue e lì in mezzo, quando la Ternana affonda, balla da morire. Sovrastato da Cianci nell’abbrivio dell’azione del 2-1 rossoverde. Appena arrivato in amaranto, si era distinto per ardore e lucidità. Poi è evaporato.
CHIOSA 5 Non è un gran momento per il leader del reparto: soffre la fisicità di Cianci e non eccelle nemmeno quando c’è da costruire da dietro. Con la linea alta e aggressiva, e tanto spazio alle spalle, la mole di lavoro aumenta. E anche il rischio delle imbucate.
COCCIA 5 Qualche cosina interessante nel primo tempo, complice un approccio a dir poco svagato di Casasola, suo dirimpettaio. La Ternana a destra spinge di rado e allora può dedicarsi ad assistere Tavernelli, senza però gli spunti che avrebbe nelle gambe. Poi Casasola si sveglia e porge a Curcio l’assist del 3-1.
MAWULI 5 Per mezz’ora comandano gli altri e lui deve correre tanto senza palla: in avanti per andare a pressare sulla partenza dal basso dei ternani e all’indietro per contrastarne le folate offensive. Dopo il 2-1, l’Arezzo guadagna percentuali di possesso senza un’incisività proporzionale in zona gol. Per lui un dispendio di energie che produce quasi nulla (28′ st Santoro ng Troppo poco in campo, con la partita virtualmente in ghiaccio, per un voto attendibile).
RENZI 5 E’ finito in un limbo tecnico da cui fatica a venire fuori. Non affonda, non tira, contrasta male, sembra anche meno dinamico, lui che ha due motorini al posto dei quadricipiti.
PATTARELLO 7 L’Arezzo tira in porta in modo pericoloso due volte e in entrambi i casi grazie a lui. Le sue propulsioni, al netto di qualche palla giocata in modo maldestro, sono l’unica benzina che corrobora la manovra e alimenta, almeno fino al 3-1, le speranze di portare a casa qualche punto. Gol numero 12 in stagione, un po’ rocambolesco ma pesante, visto che aveva schiodato il risultato.
GUCCIONE 5 Pronti, via e recapita sciaguratamente a Vallocchia un assist che per fortuna non si tramuta in gol. Dopodiché va in giro per il campo alla ricerca dell’ispirazione e di una palla qualunque da trasformare in oro, come da dna. Ma non è serata e non è periodo: qualche appoggio carino, qualche cambio gioco esteticamente appagante, nulla di veramente mordace (41′ st Fiore ng).
TAVERNELLI 6 Il baricentro più alto della squadra lo agevola, anche se talora deve sacrificarsi e ripiegare profondo per assorbire le avanzate di Casasola. L’assist per lo 0-1 di Pattarello è roba sua e se lo costruisce con sapienza. Dura un’oretta però, nella ripresa non lascia tracce.
CAPELLO 5 Doveva partire dalla panca, invece il malanno di Ravasio gli consegna la prima maglia da titolare. Centravanti di manovra, produce alcune sponde di buona qualità, solo che la gamba non gira al massimo e si vede lontano un miglio. Ai margini del match, esce senza aver mai calciato verso Vannucchi (28′ st Ogunseye ng Bucchi sceglie la formazione con una prima punta di ruolo, cioè Ravasio. Poi Ravasio dà forfait e allora opta per il finto nove, cioè Capello. E lui se ne resta per l’ennesima volta a sedere, subentrando per i titoli di coda).