Nella passata stagione salirono in B il Cesena e, dopo i playoff, la Carrarese. Stavolta è toccato alla Virtus Entella, che verrà seguita da Ternana o Pescara. Senza contare che il Rimini ha vinto la Coppa Italia. L’elenco delle 58 squadre che hanno diritto a partecipare alla prossima serie C. Con diverse incognite
Per la prima volte nella storia dei play-off di Lega Pro con format allargato a 28 squadre, la finale vedrà affrontarsi due squadre provenienti dallo stesso girone. Ternana e Pescara, rispettivamente seconda e quarta nel girone B al termine della regular season, si sono infatti già affrontate alla prima giornata di campionato: all’andata, era il 23 agosto dello scorso anno, gli abruzzesi espugnarono il Liberati per 2-1 grazie alle reti di Bentivegna e Dagasso, mentre al ritorno, in pieno clima natalizio, la gara dell’Adriatico terminò a reti bianche. Già questo da sé certificherebbe il valore assoluto del girone B, ma se aggiungiamo la vittoria del Rimini (girone B) nella Coppa Italia vediamo come il dato venga oggettivamente amplificato. Come si dice, due indizi sono una coincidenza ma tre fanno una prova. E se consideriamo anche la vittoria della Carrarese (girone B) nei play-off della scorsa stagione, il dominio del raggruppamento centrale in questa Lega Pro diventa una certezza.
Questa è la nona stagione con i play-off allargati fino alla decima classificata. Escludendo la stagione 2018/2019 che promosse dagli spareggi due squadre (Pisa e Trapani), ed essendo ormai certo che la quarta promossa di quest’anno verrà dal girone B, sono così ben 4 su 8 le formazioni del raggruppamento centrale ad essere uscite vincenti dal labirinto play-off. Ternana o Pescara infatti si aggiungeranno a Parma (2017), Reggiana (2020) e Carrarese (2024) che hanno brindato nelle stagioni passate. Si può quindi dire che il girone dove ha giocato e giocherà l’Arezzo è il più competitivo fra i tre di Lega Pro. Il trend potrebbe tranquillamente essere confermato nella prossima stagione perché se è vero che non ci saranno al via due corazzate come Entella e Ternana/Pescara, il nuovo campionato vedrà ai nastri di partenza formazioni dal blasone assoluto che lo scorso anno hanno fallito, come per esempio Perugia, Ascoli e Spal, oltre a neopromosse ambiziose come il Livorno. Tutto questo senza ancora considerare le 2 retrocesse che mancano ancora dalla serie B che dovranno completare il quadro delle 60 partecipanti alla stagione 2025/2026 di Lega Pro.
Qui purtroppo si entra in un terreno minato visto che il play-out della cadetteria si giocherà nella seconda metà di giugno a causa del pasticcio Brescia, ancora in attesa di penalizzazione per errati pagamenti. Fra Brescia, Sampdoria, Salernitana e Frosinone usciranno i nomi delle due condannate alla C ma ad oggi fare ipotesi su quello che succederà è davvero impossibile. Se a questo aggiungiamo anche che fra una settimana, precisamente il 6 giugno, è fissato il termine ultimo per l’iscrizione al prossimo campionato e alcune società potrebbero saltare (si parla di Lucchese e Foggia con situazioni drammatiche) ecco che fare ipotesi di gironi è oggettivamente complicato. Le prossime settimane le passeremo quindi fra penalizzazioni, ricorsi, contro ricorsi, mancate iscrizioni, riammissioni, ripescaggi, altri ricorsi e altri contro ricorsi come purtroppo è vezzo abituale del calcio italiano. A fine giugno, forse, ne sapremo qualcosa di più e a quel punto sarà possibile ipotizzare i tre raggruppamenti 2025/26. Attenzione però, non daremmo per scontato una divisione orizzontale come è stata abitudine nelle ultime stagioni. Molto dipenderà dal nome delle retrocesse dalla B ma a priori non è da escludere il ritorno a un taglio verticale della formazione del centro nord, lasciando invariato il solo girone meridionale. Detto questo… chi vivrà, vedrà.
A oggi hanno diritto all’iscrizione 58 società: 2 squadre under 23 (Atalanta e Juventus), 9 della Lombardia (Albinoleffe, Feralpi Salò, Renate, Giana Erminio, Alcione Milano, Lecco, Pergolettese, Lumezzane, Ospitaletto), 5 del Veneto (Vicenza, Virtus Verona, Arzignano, Cittadella, Dolomiti Bellunesi), 3 del Piemonte (Novara, Pro Vercelli, Bra), una del Friuli (Triestina), una del Trentino (Trento), 4 dell’Emilia Romagna (Spal, Forlì, Rimini, Carpi), 5 della Toscana (Arezzo, Lucchese, Pianese, Pontedera, Livorno), 2 o 3 dell’Umbria (Perugia, Gubbio, forse Ternana), 3 delle Marche (Vis Pesaro, Ascoli, Sambenedettese), 2 del Lazio (Guidonia, Latina), una o 2 dell’Abruzzo (Pineto, forse Pescara), una del Molise (Campobasso), 5 della Campania (Benevento, Giugliano, Cavese, Sorrento, Casertana), 2 della Basilicata (Potenza, Picerno), 2 della Calabria (Crotone, Cosenza), 5 della Puglia (Foggia, Monopoli, Cerignola, Team Altamura, Casarano), 3 della Sicilia (Catania, Trapani, Siracusa), una della Sardegna (Torres).