Iaccarino nell'azione del gol vittoria

Inserimento di Iaccarino e zampata vincente di Ravasio per la rete che decide il match con la Vis Pesaro. Chierico mobile e tecnico nonostante la fasciatura alla testa. Varela per ora è il perfetto dodicesimo titolare, più avanti chissà. Debutti per De Col e Tito. Venturi pasticcia due volte con i piedi

Le pagelle di Arezzo-Vis Pesaro.

GUCCIONE 7.5 Ma chi ce l’ha un calcio preciso come il suo, che recapita quei palloni telecomandati a settanta metri di distanza? Il grimaldello per scardinare la Vis è il cambio gioco sul lato debole degli avversari e lui ne confeziona una decina tra primo e secondo tempo, incurante del fatto che la partita viva più di randellate che di virtuosismi. Sua l’imbucata per Iaccarino da cui nasce il gol vittoria.

GILLI 7 Ok, la Vis davanti è poca roba. O meglio, Nicastro è un giocatore che copre palla, smista, fraseggia ma sta sempre a cinquanta metri dalla porta, mentre Ferrari è un 2006 tenero tenero. Chi ricorda il Gilli un po’ svagato e maldestro dell’ultimo spezzone dello scorso torneo, deve aggiornare il giudizio. Sempre ben piazzato e grintoso sull’uomo. In crescita evidente.

GIGLI 7 Sostituisce Chiosa e lo fa nel modo migliore. Energico e risoluto, ha poco lavoro da sbrigare ma lo sbriga bene. Promosso non solo per la fisicità, anche per le letture nei rari tentativi di ripartenza della Vis. Dopo 180 minuti di campionato, l’Arezzo non ha ancora beccato gol.

CHIERICO 7 I pesaresi tappano quasi tutti i corridoi e anche un incursore come lui fatica a trovare spazi da attaccare. E’ comunque mobile, pulito nel palleggio, tecnico. E pensare che gioca praticamente tutto il match con una fasciatura in testa per colpa di una capocciata con un compagno. Centrocampista di grandi prospettive, con una condizione atletica da perfezionare (18′ st Iaccarino 7 Si presenta con una finta di corpo che disorienta l’avversario e fa sobbalzare il pubblico di casa. Bucchi lo manda dentro con i compiti dell’intermedio di sinistra, lasciando Guccione in regia, e la mossa paga. Due conduzioni di palla oltre la linea del fallo laterale non inficiano il suo impatto sul match, anche perché nel gol vittoria c’è il suo zampino, con quell’inserimento che apre la difesa biancorossa).

MAWULI 6.5 Ammonito dopo 9 minuti, contrattempo che negli anni scorsi ne avrebbe cagionato quasi certamente l’espulsione e/o una prestazione esangue. Il passato invece è alle spalle e piano piano, come un diesel, azzanna la partita, ci resta dentro e ci lascia il segno. Pericoloso tre volte di testa, anche se senza la mira giusta né la fortuna necessaria (38′ st Perrotta 6 Gioca poco ma si merita la sufficienza per la consueta adrenalina che butta in campo. Sfiora addirittura il gol su assist di Pattarello. Bravissimo Pozzi nella circostanza).

DE COL 6 Esordisce all’improvviso a causa dell’infortunio di Renzi nel riscaldamento. Va dentro con il freno tirato, fa il compitino, cose semplici e via. Un buon cross per il colpo di testa di Mawuli, per il resto gioca e gestisce d’esperienza.

RIGHETTI 6 Il suo lo fa, a volte con disinvoltura e altre con affanni imprevisti. Nel primo tempo guadagna sovente lo spazio per il cross, che esegue a fasi alterne. Esce a metà ripresa quando accusa la stanchezza (18′ st Tito 6 Debutto interessante in amaranto. Si vede che ha tecnica e che sa muovere palla. Abile da fermo con il suo mancino arcuato).

PATTARELLO 6 Che non sia Patta-bum-bum della primavera scorsa lo hanno visto tutti, con quei palloni masticati, stoppati male, giocati in modo arruffone che a metà ripresa sembravano il preludio alla sostituzione. Di buono c’è che qualcosa dal cilindro tira sempre fuori e difatti l’occasione più nitida della ripresa, prima del gol, è sua. L’assist per il raddoppio fallito da Perrotta e Ravasio è suo. La corsa all’indietro per andare a fare il terzino aggiunto nel concitato finale è sua, figlia di una maturazione complessiva acclarata. Tecnicamente parlando, è al 50% del suo potenziale.

CIANCI 6 L’FVS lo salva da un’espulsione ingiusta e forse esiziale per il buon esito della gara. Macina chilometri, contrasti aerei e improperi assortiti con i nerboruti avversari. Apprezzabile la generosità nelle sponde, all’interno di un match in cui gli viene recapitato un solo pallone da spedire verso la porta. E’ dura la vita del centravanti nel 433 amaranto (23′ st Ravasio 7.5 Entra, segna e decide il match. Per un attaccante, il top della goduria. Potrebbe anche mettere in rete un altro pallone, invece spara alto da due metri. Ma non conta. Ciò che rileva è la zampata da uomo d’area, pesantissima per risultato, morale e sì, anche classifica).

TAVERNELLI 6 Raddoppiato e imbrigliato dall’appiccicosa ragnatela della Vis. Sopraffini gli stop in corsa per addomesticare i cambi gioco di Guccione, pericolosi un paio di tiri da fuori area. Però meno costanza nell’incidere rispetto alle due gare precedenti. E Bucchi, quando deve inserire forze fresche, fa uscire lui (23′ st Varela 6.5 Una garanzia. Subentra e dà una scossa alla situazione, sgassando come solo lui sa fare. Per ora è un perfetto dodicesimo titolare, più avanti chissà).

VENTURI 5 Un tiro telefonato di Vezzoni che ammortizza senza scomporsi e il brivido finale su Beghetto, con il Comunale che sospira di sollievo nel vedere la palla uscire sul fondo. Per il resto, nemmeno una parata. Però due volte pasticcia con i piedi rischiando grosso e per uno come lui, titolare (anche) grazie all’abilità nel costruire dal basso, è una notizia poco incoraggiante.