Chiosa e Perrotta in chiusura difensiva

Il portoghese entra e segna la rete decisiva da falso nove. Buona prova di Gilli, Chiosa in diffida dopo il quarto cartellino giallo, Mawuli tra i migliori in campo. Chierico braccato, martellato ma sempre pericoloso e con un palo che ancora trema. Cianci si vede poco, anche Tavernelli sotto traccia

Le pagelle di Rimini-Arezzo.

VENTURI 6 Si accartoccia due volte per intercettare con buoni riflessi i colpi di testa di D’Agostini nel primo tempo. Dopodiché trascorre tre quarti d’ora in serenità. Mawuli lo aiuta provvidenzialmente nel finale, stoppando il solito americano del Rimini che stava per calciare a botta sicura da distanza ravvicinata.

PERROTTA 6.5 Gli acciacchi di Renzi e De Col gli spalancano le porte della prima gara da titolare nei professionisti. Bagna l’esordio con diligenza, interpretando un ruolo non suo con la testa sulle spalle. Non soffre quando deve difendere e piano piano si fa vedere pure davanti. Vitali gli neutralizza un bel rasoterra dalla distanza.

GILLI 6.5 Gli attaccanti del Rimini sono bravini ma teneri teneri. Hanno tecnica ma lunghe pause. Si danno da fare ma non graffiano. Per lui un’altra prova matura, nel solco di quelle esibite in stagione.

CHIOSA 6 Qualche indecisione qua e là, anche se la prestazione c’è. Prende un altro cartellino per un gomito alto: fanno quattro gialli e un rosso in sei presenze. E’ già in diffida.

RIGHETTI 6 Una serata senza scintille, con poche sortite offensive e quasi tutte limitate alla prima frazione di gara. Però attento in retrovia, solido nei contrasti. Sta migliorando nella gestione dei momenti.

MAWULI 7 Fin dall’inizio è tra i più veementi. Il cliché del match si adatta alle sue caratteristiche e i risultati si vedono. Fa gioco per quel che consente il contesto, fa anche muro con la sua muscolarità. Fino alla chiusura su D’Agostini che vale quanto un gol segnato (34′ st Meli 6 Un quarto d’ora positivo, trova il modo di calciare in porta).

GUCCIONE 6 E’ una partita sporca, si va sulle seconde palle e la manovra non è fluida come lui predilige. Si cala nella parte con vigore, va a pressare alto, qualche trina la ricama lo stesso, sfancula arbitro e avversari come ci ha abituati. Come atteggiamento non stecca, tecnicamente non la ricorderemo come la sua miglior performance.

CHIERICO 6.5 Lo braccano, lo martellano, Asmussen gli rifila pure una tacchettata sul ginocchio, di quelle che fanno male male male. Eppure si divincola dalla marcatura con la sua innata leggiadria, facendo gioco nonostante la gara si sviluppi in modo farraginoso. Centra un palo da fuori area che ancora trema (34′ st Iaccarino 6 Molto mobile, colpisce la traversa dalla bandierina).

PATTARELLO 4 Gioca male, si vede pochissimo, litiga con Falasco fin dall’inizio, si mangia un gol sull’assist di Varela e poi si fa espellere dopo il triplice fischio per una scaramuccia che per uno come lui, con i tre punti in tasca e l’esperienza che si ritrova, è un peccato capitale. Rischia due turni di squalifica che gli farebbero saltare la trasferta di Ravenna. Non è una bella cosa.

CIANCI 5.5 Mezzo punto in più perché la squadra, dati alla mano, lo sostiene poco e male. E per uno con le sue caratteristiche, uomo d’area più che di raccordo, diventa durissima. Perlomeno un’occasione da gol se la costruisce, svettando di testa su cross dalla bandierina, con Vitali che gli dice no a fine primo tempo. Ma è tutto qui (17′ st Varela 8 Il grimaldello che scardina il Rimini è Momo da Lisbona, schierato da Bucchi nell’inedito ruolo di falso nove. Entra e sfiora il gol con una serpentina delle sue, poi avvia il contropiede che rifinisce in rete. Terza segnatura da subentrato, stavolta decisiva per il punteggio. Arma letale).

TAVERNELLI 5 Una serata di pausa. Avulso dal gioco, poco ispirato, stranamente sotto traccia. Si vede solo quando Vitali lo stoppa nella tambureggiante azione del vantaggio. Chiude da quinto a destra nel 352 con cui Bucchi blinda la zona Cesarini.