Pattarello decisivo: guadagna il rigore e lo trasforma per l’1-0, poi sfiora il raddoppio. Cianci male fino al colpo di testa del raddoppio, dopo fa tante cose buone. Perrotta avventato con il tackle che cagiona il penalty per il Bra, Tavernelli non si risparmia ma i centimetri non lo premiano. Un quarto d’ora tosto per Arena che dà una mano a blindare l’area nel finale di gara
Le pagelle di Arezzo-Bra.
GILLI 7 Molto bene. Piazza un paio d’anticipi di spessore, si esalta nei duelli e prosciuga le velleità giallorosse con una prestazione convincente. L’ammonizione non sporca nulla.
PATTARELLO 7 Si guadagna il rigore pesantissimo che schioda il punteggio, avventandosi su una palla vagante in area con un bel guizzo, e poi lo trasforma, nonostante un’esecuzione sporca. Avvia un ficcante contropiede vanificato da Cianci, sfiora la doppietta sul rilancio lungo di Venturi. Non gioca un partitone però è vivo, motivato. E decisivo (35′ st Varela ng La squadra stavolta non lo innesca).
CIANCI 7 Fino al gol era stato abulico, impreciso nelle giocate, anticipato costantemente, con un’occasione fallita a tu per tu con il portiere. Poi quello stacco imperioso dentro l’area piemontese, con il 2-0 messo a referto, lo sblocca e lo accende. Di lì in avanti combina diverse cose buone, anche quando retrocede a difendere l’area.
VENTURI 6.5 Pochissima roba nel suo foglio di lavoro. Attento sulla staffilata di Baldini a inizio ripresa, unico vero grattacapo che gli crea il Bra. Sul rigore, intuisce l’angolo ma nulla può. Candidato alla perla settimanale con un rilancio di sessanta metri alla Maignan che diventa un assist al bacio per Pattarello.
GIGLI 6.5 Una conferma importante la sua, anche se non ve n’erano grandi dubbi. Difensore affidabile, solido, assorbe la mancanza di Chiosa e consente alla squadra di non accusare scompensi. Sempre con la testa giusta, sia per l’altezza che per l’applicazione.
MAWULI 6.5 Per un tempo, il primo, è l’equilibratore di un reparto inedito, in cui si sobbarca sia il lavoro sporco che quello più nobile del facitore di gioco. Esce nell’intervallo per la sospetta frattura dello zigomo. Speriamo bene (1′ st Perrotta 5 Per necessità deve subentrare e giocare da intermedio, dopo che Bucchi lo ha lavorato per mesi per trasformarlo in terzino. Fa quel che può in una gara che si complica nell’ultima mezz’ora, con il Bra che muove palla con proprietà. Avventato il tackle con cui concede il penalty che riapre il match, rimettendo in bilico il risultato).
TAVERNELLI 6.5 Il solito apporto di questo periodo, di sostanza più che di incisività in attacco. Non si risparmia, corre molto ma i centimetri ultimamente non gli sono amici: appena lungo il filtrante di Pattarello che prova a innescarlo nel primo tempo, appena largo il tiro dalla sua mattonella che sibila vicino al palo. Esce per stanchezza (42′ st Tito ng).
DE COL 6 Novantasette minuti con giudizio. Non è la serata per avventurarsi davanti, anche perché l’Arezzo sceglie di lasciare il possesso al Bra per affondare di rimessa. Rischia zero sugli assalti volitivi ma sterili degli avversari e tanto basta.
RIGHETTI 6 Meno ringhioso rispetto a Perugia, anche perché il contesto generale e personale è completamente diverso. Comincia bene, finisce con qualche incertezza, specie quando si sposta palla sul destro facendo arrabbiare Bucchi. Però porta a casa la pagnotta.
CHIERICO 6 Bucchi lo sceglie per dirigere le operazioni in cabina di regia, confidando nella bontà dei suoi piedi per non inibire la partenza della manovra. L’approccio è incoraggiante, condito dal tiro che Renzetti respinge come può e che origina il rigore dell’1-0. Piano piano si eclissa, fino a badare unicamente alla fase difensiva. Ci dà dentro, pur senza incantare.
MELI 5 Titolare dopo quasi due mesi in campionato, galleggia in mezzo al campo senza lasciare tracce. Con la Torres, in Coppa Italia, aveva prodotto qualche squarcio di vitalità, stavolta invece non si schioda dall’anonimato (35′ st Arena 6 Un quarto d’ora tosto per blindare il risultato).












