La preoccupazione di Magara, amministratore della società che ha in concessione la piscina, per la possibile soppressione di un parcheggio utilizzato quando c’è concomitanza con la partita. Il progetto citato però non è quello principale di ricostruzione del Città di Arezzo ma un piano accessorio preparato dal gruppo di tecnici coordinati dall’architetto Fayer. L’ultima parola spetterà all’amministrazione

“Forse i conti non tornano. Nei disegni del nuovo stadio è stata sottratta parte della proprietà del palazzetto del nuoto, utilizzata come parcheggio di “salvezza” per gli utenti dell’impianto quando ci sono le partite. Sarà un errore”.

Lo scrive su facebook Marco Magara, uno degli amministratori di Centro Sport Chimera, la società che ha in concessione dal Comune (fino al 2042) la piscina che si trova a pochi metri dallo stadio. In allegato c’è un’immagine del progetto redatto dall’architetto Carlo Antonio Fayer per conto della Ss Arezzo.

Il problema sollevato da Magara riguarda una piccola ma preziosa area che un domani potrebbe scomparire e che adesso viene utilizzata come posteggio quando si crea la concomitanza con la partita dell’Arezzo. In quei casi l’accesso a piazzale Lorentini, dove solitamente si possono lasciare le auto, è riservato a stampa, sponsor e addetti ai lavori. Esigenze di sicurezza e rispetto delle normative impongono infatti il pre filtraggio all’inizio di viale Gramsci. La preoccupazione di Magara è che senza quella porzione di terreno, l’avvicinamento alla piscina divenga molto più difficoltoso e che gli utenti debbano sistemare la macchina a grande distanza dal palazzetto del nuoto, dove si allenano atleti di tutte le età, amatori e agonisti.

In realtà la zona attenzionata non fa parte del progetto principale di demolizione e ricostruzione del Città di Arezzo, approvato in via definitiva dalla conferenza dei servizi decisoria e in attesa delle ultime validazioni da parte della commissione impianti del Coni e dell’agenzia del demanio di Roma. Quella porzione di terreno rientra invece all’interno di un piano di riqualificazione che il gruppo di lavoro formato da M28 Studio, Spsk Studio e Speri Spa, ha consegnato all’amministrazione comunale per illustrare una possibile idea di ammodernamento di tutto il perimetro esterno dello stadio.

L’ultima parola spetterà al Comune, proprietario del terreno, che potrebbe decidere di archiviare il piano del gruppo di Fayer, approvarlo in parte o sposarlo in toto, prevedendo perfino la soluzione dell’esproprio per motivi d’interesse pubblico. In questi giorni comunque è cominciato un confronto fra Centro Sport Chimera e uffici comunali per concordare una soluzione utile a tutte le parti in causa. Il progetto principale del nuovo stadio, in ogni caso, va avanti lo stesso e senza intoppi.