una formazione del Livorno di quest'anno (foto pagina fb Us Livorno)

Il ripescaggio dall’Eccellenza, la staffetta tra Collacchioni ed Esposito in panchina, venti operazioni di mercato in autunno e inverno: non è stata un’annata facile per gli amaranto, che domani avranno uno stadio caldo per spingerli contro la capolista. La squadra vanta una difesa solida (seconda del girone dopo l’Arezzo) ma segna poco, viene da 7 risultati utili di fila ma ha vinto solo una volta negli ultimi 4 turni. Gli esperti Benassi e Luci i giocatori più rappresentativi. All’andata finì 1-1, con esultanza sopra le righe di Frati davanti alla sud

IL LIVORNO DI ESPOSITO – Trasferta e derby dal sapore antico per l’Arezzo, impegnato all’Armando Picchi contro il Livorno. I labronici con 42 punti occupano la quinta posizione in classifica. Squadra totalmente rivoluzionata rispetto alla gara d’andata a partire dalla guida tecnica. In panchina dallo scorso 21 novembre siede Vincenzo Esposito che ha sostituito Lorenzo Collacchioni, a cui è stata fatale la trasferta contro la Pianese (3-0). La scelta è ricaduta su Esposito perché molto legato all’attuale presidente del club Paolo Toccafondi, con cui per anni ha condiviso l’avventura a Prato. Torinese, classe ’63, una buona carriera da centrocampista con le maglie tra l’altro di Lazio, Atalanta e Cesena, ha iniziato la carriera in panchina proprio nella città della lana nel 1996 come vice di Giorgio Veneri, per poi diventare “head coach” l’anno successivo e poi dalla stagione 1998-99 ininterrottamente fino al 2004. In seguito Grosseto, Albinoleffe, Inter Primavera (conquistando uno scudetto e un torneo di Viareggio), Ravenna prima di tornare per due volte consecutive al Lungo Bisenzio dal 2011 al 2015 e dal 2019 al 2021 per un totale di ben 415 panchine con il Prato, tutte con Toccafondi presidente. Allenatore esperto, pragmatico, cura molto la fase difensiva e quella di non possesso.

RIVOLUZIONE SUL MERCATO – Stravolta anche la rosa con ben venti operazioni tra entrate ed uscite concluse dai direttori Braccini e Califano. Sono arrivati in amaranto il portiere Bagheria (Recanatese), i difensori Benassi (Pistoiese) e Camara (’04 Hellas Verona), i centrocampisti Greselin (Vastese), Mazzucca (’02 Levico) e Morana (’05 Empoli), gli esterni Lorenzoni (’03 Fermana) e Bamba (’02 ex Roma, arrivato dai portoghesi del Leixões), l’estroso El Bakhtaoui (Nuova Florida) e gli attaccanti Longo (’02 Lecco) e Giacomo Lucatti (Nardò). Tra gli altri hanno lasciato il club Vantaggiato, Torromino, Rodriguez, Karkalis e Cretella.

STRISCIA POSITIVA DI 7 TURNI – Il Livorno arriva alla partita di domenica in serie positiva da sette giornate, ma con una sola vittoria ottenuta nelle ultime quattro uscite, ovvero il 3-0 casalingo al Città di Castello, ed è reduce dal pareggio interno (1-1) contro il fanalino di coda Montespaccato, che ha lasciato molti rimpianti e l’amaro in bocca in tutto l’ambiente. Nelle ultime giornate la compagine labronica ha avuto un calo a livello fisico, perdendo brillantezza, dovuto alla rincorsa tra gennaio e febbraio che portato gli amaranto in prossimità del terzo posto, adesso distante 2 lunghezze. I rimpianti in casa livornese sono soprattutto per i tanti punti persi con le squadre di bassa classifica e per un cammino esterno non all’altezza per competere per il primato.

DIFESA SOLIDA – Comunque è squadra che concede poco (22 reti al passivo, seconda difesa del girone dopo l’Arezzo), con una linea difensiva che si poggia sull’esperienza di Benassi e la fisicità del baby Fancelli, tra i migliori 2004 del girone. Di contro le note negative arrivano dall’attacco, il meno prolifico delle squadre in testa al campionato. Problema atavico che i labronici si portano dietro da inizio campionato, con Collachioni prima ed Esposito poi, che hanno variato assetti, uomini e disposizioni tattiche, senza al momento trovare ancora la chiave di volta.

MODULO E FORMAZIONE – Per domani rosa praticamente al completo, ad eccezione dei lungodegenti Apolloni e Bontempi e di Francesco Neri, alle prese con problemi alla caviglia. Esposito dovrebbe schierare i suoi con il 3421, con l’undici titolare difficile da individuare a causa della profondità di scelte di cui il mister dispone. In porta Bagheria, linea difensiva con Fancelli (’04), Benassi e Giampà, sugli esterni a destra Lorenzoni (’03), che in settimana ha accusato qualche problemino fisico, e sull’out opposto uno tra Pecchia e Bamba (entrambi ’02). Cerniera centrale con Luci e Greselin in vantaggio su Gian Marco Neri (’02). Tra le linee dovrebbe essere confermato Bruzzo, in rete nelle ultime tre uscite al Picchi, le cui capacità di inserirsi e dare equilibrio in fase di copertura ultimamente ha dato buoni frutti, e uno tra Lo Faso, El Bakthaoui e Frati che si giocheranno una maglia. Come terminale offensivo Jack Lucatti, originario di Asciano, ariete centrale abile in special modo nel gioco aereo, apprezzabile anche a livello tecnico, capace di fare reparto da solo, favorito su Longo (’02).

l’esultanza di Frati nel match di andata

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Maikol Benassi e Alessandro Luci. Il primo, classe ’89, originario di Viareggio, è un difensore che dal 2015 a oggi ha vinto ben quattro campionati di serie D con Parma, Cesena, Lucchese e Novara nella scorsa stagione. Arrivato a dicembre dalla Pistoiese, è destro naturale, veterano della categoria, carismatico, esperto: predilige giocare al centro della difesa ma all’occorrenza può anche ricoprire il ruolo di braccetto o di esterno di fascia, dove giocava ad inizio carriera. Luci, livornese di Piombino, nipote di Aldo Agroppi, 38 anni da compiere a fine mese, è capitano e leader in campo e fuori degli amaranto, uno che veste la maglia del Livorno ininterrottamente dal 2010, ad accezione di 18 mesi trascorsi a Carrara. Centrocampista di personalità, tecnicamente bravo, tatticamente intelligente, non troppo dinamico, è uno che in campo sa guidare bene la squadra grazie alla sua qualità e alla sua quantità.

1-1 ALL’ANDATA – Il derby d’andata, non senza polemiche (anche per l’esultanza sopra le righe di Frati davanti alla sud), si chiuse sull’1-1, mentre l’ultimo precedente all’Armando Picchi risale all’8 ottobre 2017 quando le due squadre pareggiarono anche in quell’occasione per 1-1. Iniziale vantaggio dei labronici, allora guidati da Sottil, grazie a Maiorino e pari per i ragazzi di Pavanel a firma Eugenio D’Ursi.