(foto Guidonia Montecelio 1937 Fc)

A capo della società laziale c’è Mauro Fusano, proprietario del marchio Maury’s. Dopo due stagioni alla guida del Monterosi, ha trasferito il titolo sportivo al nuovo club, con cui l’anno scorso ha vinto la serie D. Direttore generale è quel Fabrizio Lucchesi accostato anche all’Arezzo qualche mese fa, mentre in panchina siede l’ex centravanti Ciro Ginestra. Domani probabile 352 con Santoro, Zappella e Zuppel nell’undici titolare. Il difensore Malomo e l’attaccante Bernardotto gli elementi top

FATTURATO DA 705 MILIONI – Sul cammino dell’Arezzo, fino a oggi senza macchia, domani sera al Comunale ci sarà il Guidonia Montecelio, che con 4 punti occupa la quattordicesima posizione. Il proprietario e presidente del club è Mauro Fusano, imprenditore e anima del marchio Maury’s. La società ha ereditato il titolo sportivo del Monterosi e ha avviato questo progetto con l’obiettivo di portare in alto il club. Ma facciamo un passo indietro. Nel 2022 Fusano diventa il proprietario del Monterosi, all’epoca in serie C: resta due anni nel professionismo prima della retrocessione arrivata al termine della stagione 2023/24. Nell’estate seguente il repentino cambio, con l’imprenditore romano che decide di trasferire il titolo sportivo del Monterosi a Guidonia. Una sola stagione tra i dilettanti, dove la squadra allenata da Ciro Ginestra è riuscita, alla penultima giornata, a raggiungere la promozione aritmetica in terza serie. Fusano, come detto sopra, è il proprietario della catena di supermercati “Maury’s”, con oltre 100 punti vendita in tutta Italia in 40 anni d’attività. Nel 2024 il gruppo ha raggiunto un fatturato di 705 milioni di euro, nel 2025 ha come obiettivo il raggiungimento di 800 milioni di euro. La visione sportiva di Mauro Fusano è chiara: “Il calcio è un veicolo sociale per diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto delle persone e delle regole. Tutti questi sono principi fondamentali della vita e del lavoro”.

UN COBRA IN PANCHINA – In panchina siede sempre il mister della promozione, ovvero Ciro Ginestra. Era arrivato lo scorso 15 gennaio, dopo l’esonero in dicembre dalla Virtus Francavilla, nonostante la formazione pugliese si trovasse a soli tre punti di distanza dalla vetta della classifica. Il “Cobra”, soprannome coniato per lui da Beppe Iachini ai tempi del Venezia, ha preso una squadra fuori dalla zona play off e l’ha condotta alla promozione diretta. La compagine laziale è arrivata anche alla finale di Coppa Italia, persa beffardamente 7-6 ai rigori contro il Ravenna, dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Classe ’79, ex attaccante soprattutto in B e C, inizia la sua carriera in panchina nel 2016 dalla Sangiovannese in D. Poi per lui Altamura, Bisceglie, Casertana, Picerno, Fidelis Andria, Barletta e Virtus Francavilla, sua ultima avventura prima di sedere sulla panchina dei rossoblù. Ha buona esperienza, ama le squadre corte, ben messe in campo e con una bella carica agonistica.

L’ESPERIENZA DI LUCCHESI – Il Guidonia è all’esordio assoluto in categoria, con l’obiettivo di ottenere la salvezza per poi stabilizzarsi e restarci a lungo. Per creare questi presupposti la società si è affidata a un dirigente navigato e di grande esperienza come Fabrizio Lucchesi, nominato direttore generale. Uomo di calcio con esperienze con Empoli, Roma, Fiorentina, Pescara, Pisa, Palermo, nel 2022 era al Monterosi, dove rimase fino ad aver accompagnato il club al cambio di proprietà col passaggio da Luciano Capponi proprio a Mauro Fusano. Lucchesi nei mesi scorsi era stato associato anche all’Arezzo. Assieme al ds Emiliano Donninelli hanno messo assieme un’interessante campagna acquisti estiva, dove si è ricercata la qualità e dove si è creato un bel mix tra giovani e gente esperta. Poche le riconferme dalla scorsa stagione, tra cui spiccano quelle di Esempio, Enrico, Spavone e dell’esperto Ardizzone. Sono stati ingaggiati Santoro dall’Arezzo, gli ex amaranto Zappella e Zuppel, oltre a Bernardotto dall’Altamura, Malomo e Cristini dal Trapani, Franchini dal Gubbio e Sannipoli dall’Avellino. A loro si sono aggiunti, nei giorni finali di calciomercato, l’ex Cittadella Tessiore e Mulè dall’Avellino. A questi si aggiungono gli arrivi dei baby Falleni, scorso anno alla Pianese, ma proprietà Atalanta, il portiere Stellato dal Cassino e Toma dall’Ascoli.

CARATTERISTCHE DI SQUADRA – La partenza in campionato ha visto qualche alto e basso di troppo e i laziali sono reduci dalla sconfitta interna, sul neutro di Latina, contro il Ravenna per 1-2, arrivata dopo che i ragazzi di Ginestra si erano portati in vantaggio con Tascone. Nell’ultima trasferta però, i rossoblù sono andati a espugnare l’Ardenza, superando i padroni di casa del Livorno per 1-0. La squadra in queste prime giornate di campionato è apparsa ordinata, tatticamente attenta, corta tra i reparti, ma in difficoltà se pressata e se deve rimontare. La difesa, imbattuta fuori casa, ha una discreta struttura fisica ma soffre se gli avversari riescono a muovere bene la palla in velocità e attaccare la profondità. Forte sui palloni alti, Malomo e Mulè sfiorano il metro e novanta, ma non eccellono in prima costruzione. La mediana ha in Santoro il suo regista, in cerca di rilancio dopo una stagione in chiaro-scuro in amaranto, affiancato da tre elementi di buona esperienza come Franchini, Tascone e Tessiore. In avanti tutto gira intorno a Bernardotto, in un reparto dove Zuppel si sta ritagliando buoni spazi e dove spera di aumentare il minutaggio quell’Aimone Calì incrociato in D ai tempi del Montespaccato.

il tecnico Ciro Ginestra (foto Guidonia Montecelio 1937 Fc)

MODULO E FORMAZIONE – Guidonia con il 352. Assenti per infortunio Mastrangelo, Coscia, Marchioro e Alessandro Rossi. In porta Stellato, linea difensiva con Malomo, Mulè ed Esempio, con Cristini come prima alternativa. Sugli esterni a destra Zappella e sull’out opposto Errico. In mezzo Santoro e ballottaggio a tre per le due maglie restanti tra Tascone, Tessiore e Franchini. In avanti certo del posto Bernardotto e al suo fianco uno tra Zuppel o Spavone, anche se non è escluso che Ginestra possa giocare con un trequartista come Falleni in appoggio.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Alessandro Malomo e Gabriele Bernardotto. Il primo è giocatore esperto (classe ’91), arrivato in questa sessione di mercato. Difensore giramondo, tra le sue squadre Pavia, Vicenza, Venezia, Triestina, SudTirol e Trapani, uno da quasi 350 presenze in C. Cresciuto nella Roma, classico centrale strutturato fisicamente, forte nel gioco aereo, aggressivo, discreto in marcatura, anche se non troppo veloce nel breve, abile a guidare il reparto. Pericoloso in proiezione offensiva, dove riesce a sfruttare la sua fisicità. Bernardotto è attaccante romano, 28 anni compiuti ad aprile, arrivato in estate dopo l’ultima stagione vissuta tra Altamura e Picerno. Dopo una lunga trafila nelle categorie minori, si trasferisce all’Anzio per la sua prima stagione in serie D. Poi Trastevere, Lanusei, Vibonese, Avellino, Teramo, Carrarese, Giuliano e Gubbio. Ben strutturato fisicamente, solido dal punto di vista atletico. Molto bravo nel difendere palla e nel far salire la squadra, uno che svaria su tutto il fronte d’attacco, che fa a sportellate con i suoi marcatori, che riesce a far reparto, ma non uno dal gol facile: il suo record sono state le 8 reti a Teramo nel 2021/22. Un gol in stagione, decisivo, a Livorno, a segno contro gli amaranto due stagioni fa quando vestiva la maglia del Gubbio.