L’Osservatorio per adesso ha rinviato ogni decisione per approfondire l’analisi dei rischi connessi alla gara in programma il 9 novembre. Martedì o mercoledì la riunione del Gos. Il questore del capoluogo umbro ha ricoperto lo stesso incarico ad Arezzo dal 2020 al 2022. In piedi l’ipotesi di consentire la trasferta solo ai tesserati
Non è stata ancora fissata la riunione del Gos di Perugia che dovrà prendere la decisione finale sulla vendita dei biglietti ai tifosi amaranto per il derby di domenica prossima, 9 novembre. L’Osservatorio, come noto, ha rinviato ogni decisione al riguardo, al fine di approfondire l’analisi dei rischi connessi alla gara. Inoltre, fino all’assunzione di determinazioni in merito, ha invitato la Lega e la società organizzatrice a non avviare la vendita dei tagliandi e sospendere momentaneamente le adesioni ai programmi di fidelizzazione. In ogni caso, il responso del Gos è atteso tra martedì e mercoledì, una volta che l’Osservatorio avrà diramato le sue disposizioni.
Il questore di Perugia, Dario Sallustio, ha ricoperto lo stesso incarico ad Arezzo dal giugno 2020 all’aprile 2022. E’ un professionista che conosce bene la realtà aretina, compresa quella legata al mondo del tifo. Ma se questo possa rappresentare un aiuto affinché la trasferta si svolga regolarmente, è difficile da dire. A oggi l’ipotesi più probabile, considerando come sono andate le cose l’anno scorso, è che i biglietti per il settore ospiti vengano messi in vendita solo per i tifosi tesserati, come accaduto a Ravenna. Sulla bilancia pesa anche la grande attesa che c’è per la gara del Curi. Gli amaranto sono primi in classifica, tra il pubblico c’è entusiasmo ed è prevedibile una larga partecipazione a una delle partite più sentite del campionato.
Giova ricordare che nella primavera del 2024 la trasferta di Perugia per i tifosi amaranto venne limitata ai possessori di tessera sottoscritta antecedentemente al 16 aprile (la partita era in calendario per il 21). Orgoglio Amaranto presentò un ricorso al Tar con cui veniva fatto presente che le esigenze di controllo degli accessi legate alla tessera del tifoso sono divenute del tutto inesistenti a seguito dell’introduzione del biglietto nominativo e del collegamento diretto dei terminali delle società di ticketing con la banca dati SDI. Il ricorso però venne respinto in quanto, secondo il tribunale, “le limitazioni preventive adottate a tutela dell’ordine pubblico in occasione degli eventi sportivi dagli organi a ciò specificamente preposti hanno carattere cautelare e costituiscono espressione di ampia discrezionalità“. Il settore ospiti del Curi rimase completamente vuoto.
Nello scorso ottobre invece i tifosi aretini si presentarono in 200 circa sia in campionato che in Coppa Italia, con le due gare che si disputarono a distanza di pochi giorni. In entrambi i casi le trasferte furono consentite dall’Osservatorio solo ai possessori della tessera del tifoso e solo per il settore ospiti.












