il nuovo stadio visto dalla Minghelli

Investimento complessivo di 40 milioni di euro, diritto di superficie per la società amaranto della durata di 90 anni, autosufficienza energetica e transizione ecologica, hospitality, spazi ristorativi. I dettagli del Città di Arezzo nel dicembre 2030

Il nuovo stadio Città di Arezzo costerà circa 40 milioni di euro, interamente finanziati da investitori privati con il presidente Guglielmo Manzo capofila: 28 milioni per demolizioni, ricostruzioni e riqualificazioni delle strutture esistenti, cui aggiungere gli interventi legati a parcheggi e viabilità. La Società Sportiva Arezzo prenderà in concessione, oltre a quella dell’impianto, anche tutta l’area circostante in modo da razionalizzare i tempi e i lavori necessari. Confermato uno dei cardini della convenzione e cioè la cessione del diritto di superficie al club amaranto, da parte del Comune, per una durata di 90 anni

La conferenza stampa

Il progetto è stato presentato oggi presso la sala del consiglio comunale, alla presenza del sindaco Alessandro Ghinelli, dell’assessore allo sport Federico Scapecchi, del presidente Guglielmo Manzo, del vice presidente della Ss Arezzo Francesca Manzo, del presidente della Lega Pro Matteo Marani e dell’architetto Carlo Antonio Fayer, che coordina il gruppo di lavoro dei progettisti, formato da M28 Studio, Spsk Studio e Speri S.p.A. L’opera segna un punto di svolta nel panorama nazionale: sarà infatti il primo stadio italiano sviluppato in coerenza con il quadro normativo della nuova Legge Stadi e con i più recenti indirizzi in materia di sicurezza, sostenibilità e standard prestazionali. Il progetto nasce all’interno di un confronto costante con l’amministrazione comunale e recepisce gli esiti della Conferenza dei Servizi preliminare, ponendosi l’obiettivo di coniugare la tradizione sportiva amaranto con una visione urbana contemporanea e inclusiva.

Gli interventi chiave

Campo avvicinato al pubblico ed eliminazione della pista di atletica. Il terreno di gioco verrà riposizionato più vicino alla tribuna principale e alle nuove curve. Una scelta tecnica e culturale che trasforma lo stadio in un’arena calcistica moderna, aumentando intensità visiva e acustica e valorizzando l’esperienza dei tifosi e degli atleti. 

Prima applicazione della nuova Legge Stadi. Il progetto segue l’iter previsto dal decreto legislativo 38/2021 e dal successivo aggiornamento del 2023, recependo integralmente prescrizioni, tempistiche e requisiti tecnico-amministrativi. È il primo stadio ad applicare la suddetta normativa, una vera case history normativa. Questo approccio garantisce certezza procedurale, qualità progettuale e rapidità attuativa. 

Autosufficienza energetica e transizione ecologica. Il nuovo stadio sarà dotato di impianti ad alta efficienza, tecnologia Led e un sistema fotovoltaico di 1,3 Mw in copertura per l’autoproduzione elettrica. È prevista la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile, con benefici ambientali, sociali ed economici per la città: un modello di sostenibilità in linea con i Criteri ambientali minimi e con protocolli Leed/Envision. Grazie alla capacità di raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana e le acque grigie, si garantirà una gestione sostenibile delle risorse idriche. Inoltre, la particolare attenzione alla messa in opera di interventi di mitigazione ambientale supportata dall’integrazione di nuove piantumazioni, ridurrà in modo significativo la produzione di CO2 e il microclima urbano.

Un nuovo modo di vivere lo stadio 

Il progetto non si limita alla funzione sportiva: nasce uno spazio civico multidimensionale, dove spazi aperti, nuova piazza pubblica, percorsi ciclopedonali e servizi urbani si intrecciano con la vita quotidiana della città. Tra le funzioni previste: spazi ristorativi, food hall e ristorante panoramico al primo piano, aperti tutto l’anno per cittadini e visitatori; skybox e aree hospitality per imprese, partner e istituzioni; uffici e servizi privati; spazi per eventi culturali, sociali e aziendali, fruibili 365 giorni l’anno; aree verdi e piazza urbana per attività pubbliche e tempo libero. Un luogo sportivo che diventa nuova polarità urbana e sociale, un mix funzionale capace di generare economia, cultura, benessere e comunità. 

Architettura e tecnologia: gli interventi 

L’impianto sarà ricostruito mantenendo e riqualificando la tribuna ovest, con nuove curve e una nuova tribuna est (Tribuna Maratona) con un rivestimento architettonico dinamico e contemporaneo, completato da una nuova copertura. Standard Uefa e Serie A/B, accessibilità universale, mobilità sostenibile, infrastruttura digitale in fibra ottica e sistemi di controllo avanzati completano il quadro. 

I tempi e le fasi del cantiere: continuità sportiva 

Il cantiere durerà circa cinque anni, articolato in quattro fasi, garantendo la fruibilità dello stadio per la totalità del periodo. L’apertura del cantiere è prevista per marzo 2026, e si prevede di terminare i lavori nel 2030.

FASE 1 / Marzo 2026 – apertura cantiere, inizio demolizioni Curva Nord e Tribuna Maratona e spostamento campo (durata 39 mesi)

FASE 2 / Maggio 2029 – fine ricostruzione Curva Nord e Tribuna Maratona

FASE 3 / Giugno 2029 – inizio demolizioni Curva Sud Minghelli (durata 18 mesi)

FASE 4 / Dicembre 2030 – fine lavori ricostruzione Curva Sud Minghelli, riqualificazione Tribuna Centrale, completamento del rinnovo degli spazi esterni

La capienza

Il nuovo stadio avrà una capienza complessiva di 12.926 spettatori, così suddivisi: 3.200 in Tribuna Centrale, 3.508 in Maratona, 2.969 in Curva Nord, 3.133 in Curva Minghelli, 116 nei Field Box che garantiranno una visione privilegiata a bordo campo.