Pattarello per 71 minuti combina poco, quasi zero, poi con una prodezza firma un gol bellissimo e decisivo: questi sono i grandi giocatori. Tavernelli e Varela chiavi tattiche azzeccate. Mawuli subentra con la maschera e una ferocia stupefacente, Ravasio in meno di mezz’ora mette la firma sulle due reti. In ombra il solo Cianci
Le pagelle di Ascoli-Arezzo.
CHIERICO 8 Fa tutto bene e con maestria: anche la fase difensiva, anche correre dietro a Damiani, Milanese e Rizzo Pinna, anche schiacciarsi sulla trequarti per arginare le folate ascolane. Bucchi, per la prima volta in stagione, opta per il 4231 perché sa di avere un mediano/mezz’ala/regista/rifinitore che cambia spartito con rara disinvoltura. Il gol è un gioiello di tecnica e freddezza. Migliore in campo in senso assoluto.
PATTARELLO 7.5 Sembra si diverta a mettere in crisi i pagellatori. Per 71 minuti combina poco, quasi zero, con il dribbling moscio e le sgassate alla cieca che lo conducono a un punto morto. Come sempre gli succede, se non spacca dà di sé l’immagine di un giocatore indolente, svogliato, con il pubblico del Del Duca che lo becca senza pietà. Poi Righetti gli recapita quel cross invitante e lui estrae dal cilindro un coniglio con le sembianze di una mezza girata perfetta, potente, precisa, che tocca il palo e s’infila all’angolino. E’ un gol bello e decisivo che spariglia carte e giudizi. Questi sono i grandi giocatori (32′ st Tito 6 Va dentro per blindare area e risultato. Si regala pure la corsa all’impazzata per andare a festeggiare Chierico dopo il contropiede dal raddoppio).
DE COL 7 La gara richiedeva attenzione, fisicità, postura giusta per limitare gli uno contro uno di D’Uffizi, punto di forza dell’Ascoli con i suoi dribbling, le sterzate, i rientri sul piede forte. Esegue il compito e concede il minimo sindacale a un cliente scomodissimo.
GILLI 7 Gori è forte, sa giocare ma è un punto di riferimento preciso e questo, per paradosso o forse no, gli agevola il compito. Ci mette vigore e buone letture, come del resto sta facendo da inizio anno. Prova di spessore in un contesto, tecnico e ambientale, da serie B.
CHIOSA 7 Capitano non solo per i gradi che porta al braccio. Comanda, dirige, tiene in ordine il reparto e lascia ai quattro satanassi bianconeri poche chances di fare male. Completato il rodaggio d’inizio stagione, ha scalato il livello di rendimento. Molto bene.
RIGHETTI 7 La palla in uscita che si fa intercettare da Rizzo Pinna, e che per poco non origina il vantaggio ascolano, è l’unico sbaffo su una prestazione convincente. Con l’aiuto di Varela, che ripiega profondo, priva Silipo di spazi per le giocate e per i funambolismi tipici del repertorio. Sempre attento nelle diagonali, toglie dall’area più di un pallone pericoloso. E non rinuncia a spingere, confezionando l’assist per lo spettacolare 0-1 di Pattarello.
VENTURI 6.5 Poco sollecitato, come del resto il collega Vitale. Il big match si consuma soprattutto a centrocampo e sulle corsie laterali, dove compagni e avversari si danno battaglia per possesso e riconquista palla. Pagliai gli calcia addosso nell’unica, vera occasione del primo tempo, ma lui è reattivo. Sicuro in uscita durante gli assalti bianconeri, più confusionari che efficaci, nell’ultimo spezzone.
GUCCIONE 6.5 La partita è molto tecnica, con la palla che circola a pelo d’erba, e lui ci sta dentro alla grande. Preciso negli appoggi, confeziona qualche apertura delle sue, va a pressare e a contrastare. L’ammonizione, forse severa, per un piede alto addosso a Gori, lo innervosisce un po’. Avvio di ripresa in trincea, con l’Ascoli che produce il massimo sforzo offensivo. Esce a mezz’ora dalla fine (20′ st Mawuli 7.5 Subentra con la mascherina protettiva per lo zigomo fratturato contro il Bra. Ma non tradisce alcun timore, anzi si getta nella mischia con una ferocia stupefacente e comincia a svellere palloni dai piedi degli avversari. Uno scampolo di gara, per dirla con Manzo, da guerriero).
TAVERNELLI 6.5 Bucchi lo piazza alle spalle di Cianci per la vera sorpresa del pre gara. Ha libertà di svariare e di scambiarsi la posizione con Varela, però per gran parte del match occupa una posizione centrale, smarrendo qualche coordinata nei movimenti. Si conferma uno concreto che non perde la bussola e ci dà dentro con foga, ingaggiando un bel duello a tutto campo con Damiani e Milanese, facendo legna più che lustrini. Mettendo pro e contro sulla bilancia, non tradisce.
VARELA 6.5 Non solo saetta pronta a scatenarsi a campo aperto, anche stantuffo che retrocede per aiutare Righetti e blindare la corsia esterna, dove a Silipo manca l’aria e Alagna non trova i tempi per sovrapporre. Una delle chiavi tattiche più azzeccate del match. L’Arezzo perde qualcosa davanti ma guadagna solidità dietro (32′ st Gigli 6 Partecipa con merito allo scampolo conclusivo del match).
CIANCI 5 Lui e Gori hanno lo stesso problema: pochi palloni, pochi rifornimenti. Fatto sta che il centravanti della squadra prima in classifica, con il miglior attacco di tutta la serie C, esce dal campo senza aver mai tirato in porta, costretto a dimenarsi senza risultati apprezzabili nella morsa dei due centrali bianconeri (23′ st Ravasio 7.5 Impatto devastante, nonostante la sciatalgia lo abbia tenuto ai margini degli allenamenti per le ultime due settimane. Lavora un pallone d’oro nel traffico di centrocampo e da lì sgorga l’azione dello 0-1. Poi s’inventa un assist alla Guccione che spedisce Chierico a tu per tu con Vitale, mettendo la firma su mezzo gol del raddoppio. Quando subentra è un’iradiddio).












