Francesca Sacchi, portiera Acf Arezzo

Al primo anno in amaranto dopo l’esperienza di Empoli nella massima serie, la portiera parla dell’avvio di stagione: “Tutte noi sapevamo di dover fare i conti con un campionato difficile ma abbiamo la qualità per arrivare nelle prime posizioni della classifica. Quella di Verona è una sconfitta che deve farci riflettere, ma ora pensiamo già al Cesena. Mi trovo bene in squadra, cerco di essere d’aiuto alle compagne perché il gruppo è la chiave del successo”

Portiera classe 1994, dopo le prime esperienze ancora giovanissima con alcune squadre della provincia di Firenze, nel 2017 approda al Pontedera dove si rivelerà una delle protagoniste della vittoria del campionato di Serie C nel 2020. Nella passata stagione ha vestito la maglia dell’Empoli in Serie A. Nel suo palmares, inoltre, Francesca Sacchi può vantare anche un Torneo delle Regioni, vinto con la Rappresentativa Toscana nel 2017. “Empoli mi ha fatto crescere come mentalità, ad Arezzo invece voglio giocare e vincere”.

Quale è stato il fattore determinante che ti ha portato a scegliere l’Acf?

Volevo rimettermi in gioco dopo un anno in cui ad Empoli ho avuto poco minutaggio, quindi il desiderio era quello di tornare a sentirsi importante. Nonostante questo, l’esperienza in serie A mi è servita per crescere, rifarei la stessa scelta. L’Arezzo mi ha sempre affascinato, ho seguito il cammino dello scorso anno e quando è arrivata la chiamata dalla società non ho tentennato neanche un minuto. Ho trovato grande serietà da parte di tutti, dal mister alle compagne fino allo staff. Siamo un bellissimo gruppo che vuole fare bene e ha le capacità per puntare in alto, siamo forti e ci aiutiamo sempre l’una con l’altra.

Trovi differenze rispetto ad Empoli?

Onestamente non più di tanto, io sono una persona che si accontenta di quello che mi viene messo a disposizione anche se la società non ci fa mancare mai nulla. Ad Empoli giocare a calcio era il mio lavoro, magari ci poteva essere una cura maggiore dei dettagli ma credo che sia assolutamente normale.

L’obiettivo della squadra?

L’obiettivo nostro è quello di guardare partita dopo partita, solo così si può puntare a un traguardo, che diventerebbe bellissimo raggiungere. Abbiamo le carte in regola per disputare un grande campionato nonostante la B sia una categoria nuova per molte di noi. Siamo un gruppo giovane, anche per questo serve pazienza, ma siamo convinte che questa sia la nostra dimensione e credo che lo stiamo dimostrando.

Cosa è andato storto nella partita persa di Verona?

Quando si perde non è facile analizzare i motivi, abbiamo rivisto la partita e cercato di correggere durante la settimana gli errori commessi. Non abbiamo fatto una grande gara e di questo ne siamo consapevoli, però l’impegno lo abbiamo messo, volevamo vincere e successivamente cercare di portare a casa almeno un punto. Dispiace che non sia andata così anche se dobbiamo riconoscere la forza del Verona. La sensazione è che dopo aver segnato il gol del vantaggio non ci siamo riprese dai festeggiamenti, il loro pareggio ci ha colpite e lì ci siamo un po’ disunite. Abbiamo commesso errori evidenti, ma adesso è tempo di rialzarsi subito e domenica ci aspetta una grande partita, contro una squadra ben rodata e di qualità come il Cesena. Ci aspettiamo tanto calore da parte dei nostri tifosi.

Avete avuto una settimana di sosta, vi è servita per ricaricare le pile?

Si, è stata una settimana importante per lavorare con serenità, anche se avremmo voluto rigiocare subito per la grande voglia di rivalsa che abbiamo dentro. Siamo state tranquille e ci siamo allenate bene, adesso sta a noi dimostrare che la partita di Verona è stata una semplice giornata storta.

La tua esperienza potrà diventare molto importante per guidare la linea difensiva: senti la responsabilità in un gruppo così giovane?

La responsabilità si distribuisce fra tutte le componenti, io cerco di trasmettere quello che so alle mie compagne. Tra l’altro non sono nemmeno la più grande del gruppo, ma noto con piacere che il mio pensiero si allinea con quello delle veterane. Cerco di aiutare le mie compagne quanto più possibile, è il bello di stare in un gruppo e di vivere questo sport.