Due assenti sicuri (Damiani e Gaddini), due uomini a mezzo servizio (Castiglia e Risaliti), un avversario imbattuto che gioca sul sintetico: Indiani fiuta il pericolo e pretende una mentalità da grande squadra. Probabili cambi in formazione con l’obiettivo della settima vittoria iniziale consecutiva. In 99 anni di storia non è mai accaduto

E’ una vigilia diversa dalle altre. Gli infortuni di Damiani e Gaddini, sommati agli acciacchi di Castiglia e Risaliti, hanno tolto a Indiani alcune alternative di gioco e, come ha ricordato lui stesso in conferenza stampa, la possibilità di modulare i cambi a piacimento. E quanto siano state importanti le sostituzioni, in questo avvio di stagione, lo sanno tutti.

Dire che c’è preoccupazione è esagerato, ma qualche pensiero in più sta ballando nella testa dell’allenatore, che è un perfezionista e vorrebbe tenere sempre ogni dettaglio al suo posto. Invece può darsi che domani Lazzarini debba tornare al suo ruolo naturale di mezz’ala e Indiani sa, l’ha pure detto, che in questi ultimi due mesi in quella zona di campo ce l’ha provato di rado. Se così fosse, dietro toccherebbe a Polvani e Bruni, utilizzati in coppia soltanto una volta, contro il Terranuova.

In attacco scalpita Bramante, con Diallo che va verso la conferma nel ruolo di centravanti per trovare quella continuità d’impiego che di solito porta anche qualche gol. E mai come stavolta ce ne sarebbe bisogno.

Sarà sempre 433, ovviamente, con i meccanismi tattici che sono oliati e che rappresentano un appiglio nei momenti di difficoltà. “I calciatori possono pure farsi male, ma il gioco non si infortuna mai” ha chiosato Indiani, che non snaturerà la squadra anche se per il Ghiviborgo ha speso parole di stima: “E’ una formazione costruita per palleggiare, non credo adotterà lo stesso atteggiamento del Seravezza. Verranno ad attaccarci, cercheranno il fraseggio come hanno sempre fatto finora. Hanno pareggiato cinque volte su sei, è vero, ma non hanno perso mai. Qualcosa vuol dire”.

Il valore dell’avversario, il terreno sintetico, le defezioni aggiungono un margine d’incertezza a una partita che per l’Arezzo potrebbe comunque entrare nella storia. In 99 anni di campionati amaranto, non si sono mai registrate sette vittorie iniziali consecutive e i ragazzi di Indiani hanno l’opportunità di stabilire un record destinato a durare chissà quanto.

“Lo dirò alla squadra nello spogliatoio, sarà uno stimolo in più per noi” ha confessato il tecnico, contento per le parole di stima che gli ha rivolto in settimana il presidente Manzo, il quale si è professato un seguace dell’indianismo pure lui: “Lo ringrazio, mi ha fatto molto, molto piacere ed è la prima volta che mi capita in carriera. Ma il passato è già passato, quel che conta è vincere domani a Ghivizzano”.

Circa 200 i tifosi aretini in trasferta nel primo incrocio con il giovane club lucchese. L’Arezzo è a punteggio pieno dopo sei giornate e vuole allungare la striscia.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine