Seconda tripletta in carriera per il fantasista dopo quella segnata con il Mantova a Salò: “La giocata più importante è la punizione del 3-2, scelgo quella. Con Pattarello feeling speciale”. L’ultimo tris amaranto l’aveva firmato Raso nel 2012 contro l’Orvietana. L’ultimo tris in trasferta risaliva invece al 1999, quando Antonioli demolì la Lodigiani a Roma
A fine gara si è portato a casa il pallone con le firme di tutti i suoi compagni di squadra. Un ricordo dolcissimo per Filippo Guccione, che quel cimelio lo conserverà nell’angolo buono del salotto. Il fantasista amaranto ha demolito la Fermana con una tripletta d’autore, pescando il meglio nel suo repertorio di talento e tecnica pura: prima una parabola al bacio che ha scavalcato Furlanetto per andare a gonfiare la rete nell’angolo opposto, poi una rasoiata a pelo d’erba dall’interno dell’area, sfilata sotto il braccio del portiere. E infine, per chiudere in bellezza, un lob magistrale direttamente su punizione, da posizione defilata, che ha tolto la ragnatela dall’incrocio dei pali.
Tre gol da applausi con la collaborazione decisiva di Pattarello: due gli assist per il compagno e in più il fallo subìto all’origine del piazzato del definitivo 3-2. Un’intesa, quella tra i due mancini, che si va affinando settimana dopo settimana e che è nata in modo spontaneo, naturale, come spesso succede nel calcio.
“Mi trovo bene con tutti i compagni – ha detto Guccione a fine partita – ma è vero che con Pattarello c’è un feeling speciale che va anche al di fuori del campo. Il gol più bello? Forse il primo, anche se per importanza dico il terzo. Sul secondo è stato fenomenale Emiliano: gli ho chiamato palla, lui ha sentito la mia voce e me l’ha scaricata a occhi chiusi”.
Quella di Fermo è la seconda tripletta in carriera per il trequartista di Ostiglia. L’altra l’aveva firmata il 6 dicembre 2020 a Salò contro la Feralpi, quando indossava la maglia del Mantova: tre gol tutti nel secondo tempo, due su rigore e uno di testa, con vittoria finale per 3-1.
Statisticamente parlando, è stata una domenica rilevante anche per l’Arezzo. L’ultima tripletta di un giocatore amaranto risaliva infatti a oltre dieci anni fa: il 25 aprile 2012 la realizzò Mario Raso al Comunale contro l’Orvietana. Era serie D e la partita terminò con un clamoroso e pirotecnico 7-3. Curiosità: Raso segnò i suoi 3 gol in appena 9 minuti, tra l’80’ e l’89’.
L’ultima tripletta tra i professionisti risaliva invece al memorabile 18 gennaio 2009, la domenica del 6-5 al Sorrento. Chianese la buttò dentro tre volte, una su azione e due su rigore. Sull’altra sponda, 3 gol anche per l’ex Myrtaj.
Per trovare l’ultima tripletta in trasferta bisogna tornare ancora più indietro, al 16 ottobre 1999. L’Arezzo di Cosmi, nel girone B di serie C1, espugnò il campo della Lodigiani, a Roma, grazie alla giornata di gloria di Mauro Antonioli, a bersaglio due volte su punizione e una dal dischetto.