a Lucca come vice di Gorgone (foto GazzettaLucchese.it)

Il tecnico della Lucchese ha affiancato Stellone sulla panchina amaranto nella stagione 2020/21, mentre il suo vice Testini vanta 64 presenze da calciatore al Comunale, due anni da direttore tecnico e una serie B conquistata alla guida dell’Acf. Indiani ha diretto la Lucchese nella stagione 2005/06 e 2010/11, ottenendo un settimo posto nel girone B di Lega Pro. Il direttore generale dell’Arezzo ha invece conquistato una doppia promozione con il club rossonero dalla D alla C1. Altri ex della gara sono gli amaranto Risaliti e Mawuli e l’attaccante della Lucchese Disanto

Ci sarà una pioggia di ex in Lucchese-Arezzo: il derby che si giocherà lunedì sera promette spettacolo e grandi emozioni, sia da una parte che dall’altra. Infatti, non sarà una partita qualsiasi per l’allenatore della Lucchese Giorgio Gorgone e il suo vice Emiliano Testini, ex amaranto ricordati per motivi diversi dalla tifoseria. Gorgone, classe 76, non ha lasciato un ricordo memorabile in terra aretina: stiamo parlando della stagione 2020/21, quando l’Arezzo ad un certo punto della stagione decise di esonerare Camplone e di mettere alla guida del cavallino rampante l’ex allenatore del Frosinone Stellone, da pochi giorni approdato alla Vis Pesaro. Stellone portò come vice allenatore proprio Gorgone, che era entrato nello staff dell’allenatore romano già nel 2012 e con il quale ha condiviso i successi ottenuti con il club ciociaro. Ad Arezzo vennero chiamati a compiere un vero e proprio miracolo: salvare l’Arezzo, ultimo in classifica. Il miracolo però non avvenne: ultimo posto e retrocessione in serie D. A seguito di quella stagione disastrosa, Stellone si dimise insieme a tutto il suo staff e Gorgone tornò al Frosinone nell’estate successiva, in qualità di allenatore della Primavera.

Discorso inverso per Emiliano Testini, che ad Arezzo viene ricordato per la professionalità e lo spirito di appartenenza mostrato verso il club amaranto. Nonostante le stagioni passate ad Arezzo non furono del tutto rosee (salvezza ai play out nel 2002 e retrocessione nel 2003), Testini riuscì a conquistare il cuore dei tifosi, registrando 64 presenze e 19 goal, tra cui una doppietta proprio contro la Lucchese. I tifosi amaranto non potranno mai dimenticare il talento che Testini ha mostrato sul manto del Comunale, tanto meno il suo mancino micidiale da fuori, che non lasciava scampo ai portieri avversari. Ad ogni modo, Testini è tornato ad Arezzo dal 2018 al 2020 in qualità di direttore tecnico e, come ha dichiarato in una recente intervista, si attribuisce il merito di aver segnalato giocatori come Brunori, Cheddira e Messias. Infine, nel 2021 è diventato allenatore della squadra femminile dell’Arezzo, con cui prima ha vinto il campionato di serie C nella stagione 2021/22 e l’anno dopo ha ottenuto la salvezza in B.

il dg Giovannini ai tempi rossoneri (foto GazzettaLucchese.it)

Tra le fila amaranto, Indiani e Giovannini hanno un passato di alti e bassi nel club rossonero: l’allenatore di Certaldo ha allenato la Lucchese prima nella fallimentare stagione 2005/06, esonerato dopo appena sette giornate (decisiva la sconfitta contro il Pisa) e successivamente nella stagione 2010/11 nell’allora Prima Divisione, dove subentrò dall’undicesima giornata a Giancarlo Favarin, protagonista della storica promozione in C1. Indiani ebbe modo di farsi perdonare i risultati deludenti dei primi anni 2000, ottenendo 44 punti e il settimo posto in classifica.

L’attuale mister dell’Arezzo fu riportato sulla panchina della Lucchese proprio grazie al direttore Paolo Giovannini, vero e proprio architetto della storica promozione del club rossonero dalla serie D alla C1. Nato a Bagni di Lucca, il “figliol prodigo” è autore in carriera di 7 promozioni ottenute con cinque club diversi: in Europa nessuno come lui. Oltre agli straordinari successi con la Lucchese, Giovannini ha avuto il grande merito di scoprire, proprio durante l’esperienza rossonera, Giovanni di Lorenzo, terzino destro della Nazionale e attuale capitano del Napoli: “lo facemmo esordire a 15 anni, le sue qualità si intravedevano già“, ha dichiarato Giovannini. Dopo il debutto tra i professionisti da minorenne, Di Lorenzo andò alla Reggina, ma non spiccò il volo a causa del fallimento societario avvenuto nel 2015. Rimasto senza squadra, Giovannini riuscì a farlo firmare con il Matera, salvandolo dalla disoccupazione: “si prese cura di me e in poco tempo trovai squadra“, ha affermato in un’intervista il capitano del Napoli. I successi ottenuti con la Lucchese sono stati purtroppo annebbiati dal fallimento societario, che ha portato Giovannini a cercare gloria in altri palcoscenici, come la Massese e l’esperienza decennale al Pontedera.

Per quanto riguarda gli attuali giocatori di entrambe le rose, l’ex amaranto presente nella Lucchese è Francesco Disanto, acquistato dal club rossonero nella scorsa sessione invernale di calciomercato. L’attaccante nato a Firenze ha militato nell’Arezzo prima in D nella stagione 2013/14, collezionando 32 presenze e 3 reti, poi in C nel 2017/18 con solamente 5 presenze da subentrato e zero goal. A causa di un problema fisico è in dubbio per lunedì sera, mentre non ci sarà in quanto squalificato Shaka Mawuli, centrocampista ghanese dell’Arezzo che ha giocato nel club rossonero nella stagione 2021/22, registrando 16 presenze e due marcature. Chi sicuramente farà parte del match è Giacomo Risaliti, attuale difensore amaranto che ha esordito nel calcio professionistico in C proprio con la Lucchese, nella stagione 2014/15. Nonostante le 19 presenze e un solo goal, il classe 96 riuscì a fare vedere le proprie abilità, attirando le attenzioni di vari club, in particolare modo il Pontedera con cui Risaliti ha dimostrato nel corso degli anni la propria affidabilità.

Da segnalare che Mirko Lazzarini e Mattia Gaddini sono lucchesi di nascita: il primo di Pietrasanta, il secondo proprio del capoluogo.