esultanza amaranto nel derby di andata

Previsti poco più di tremila tifosi al “Curi”, con il settore ospiti vuoto (solo 15 i biglietti staccati) e disertato dai gruppi organizzati. Formisano prepara il Perugia con due trequartisti alle spalle di Vasquez, Indiani studia qualche variante per il 4231. I precedenti sono favorevoli ai padroni di casa ma agli amaranto servono punti per i playoff

Sarà un derby strano, insolito, mutilato senza il calore e il colore che non dovrebbe mai mancare in partite così. Sarà peggio che all’andata, quando i tifosi del Perugia disertarono in massa ma perlomeno il Comunale si presentò pieno e carico. Domani invece, oltre al settore ospiti deserto (sono 15 i biglietti staccati), ci sarà un “Curi” con poco più di tremila persone dentro, che in uno stadio del genere quasi spariscono. Un contesto che va a sporcare l’attesa e l’adrenalina, inibendole quasi del tutto.

Eppure la gara, dal punto di vista tecnico, conta molto. Conta per il Perugia ma soprattutto per l’Arezzo, in cerca degli ultimi punti per mettere al sicuro i playoff e magari scalare qualche posizione di classifica. Indiani ha recuperato tutti gli acciaccati, compresi Bianchi e Montini che sono disponibili al pari dei compagni. Dalle parole del tecnico pronunciate stamani in conferenza stampa, sarà ancora 4231 anche se non sono escluse sorprese nell’undici titolare, un po’ per il turn over che ha accompagnato tutta la stagione e un po’ per calibrare tatticamente la squadra sulle caratteristiche dell’avversario.

Formisano ha preparato il derby con tre attaccanti e l’unico dubbio è se li disporrà sulla stessa linea o se, come pare più probabile, piazzerà due trequartisti alle spalle della punta, cioè Vasquez. Il Perugia in casa viaggia forte (6 vittorie e un pari nelle ultime 7 giornate, una sola sconfitta stagionale contro la corazzata Cesena), ha il quarto posto blindato e deve riscattare la sconfitta della scorsa settimana a Pesaro. Il livello della rosa è alto, accompagnato dai favori dei precedenti che quindi colorano di biancorosso il pronostico.

All’Arezzo, nonostante l’assenza della Minghelli, servirà una prestazione di spessore per portare a casa il risultato, sia difensivamente che quando si tratterà di ribaltare l’azione. Considerando lo schieramento umbro, non sarebbe una sorpresa se Indiani rinunciasse a uno dei tre rifinitori per inserire un centrocampista in più, magari quel Settembrini che morde il freno da un po’ e che nel derby troverebbe motivazioni speciali per riscattare l’ultimo periodo ai margini.

Molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Polvani e Pattarello, convocati ma reduci da acciacchi, e dal piano gara messo a spunto: giocarsela a viso aperto oppure utilizzare maggiore accortezza per sfruttare spazi in ripartenza? Lo scopriremo domani, in una partita che l’Arezzo ha vinto solo una volta in cento anni di storia.