il presidente Guglielmo Manzo e il sindaco Alessandro Ghinelli con il progetto protocollato in Comune

Stamani il progetto è stato protocollato in Comune, poi la conferenza stampa con il video messaggio del presidente della Figc, Gabriele Gravina. Inizio lavori a febbraio 2026 per uno stadio multifunzionale, con aree commerciali dedicate alla ristorazione e spazi per direzionale, eventi e spettacoli. Interventi diretti dall’architetto Fayer di M28Studio. Previste quattro fasi con demolizione e ricostruzione di curve e maratona, restyling della tribuna. Il plauso di Orgoglio Amaranto

PROGETTO PROTOCOLLATO – È stato ufficialmente presentato questa mattina dalla Ss Arezzo il progetto per il nuovo stadio della città, il primo in Italia ad essere interamente concepito secondo gli aggiornamenti della nuova legge sugli stadi del 2021. Questa normativa semplifica e agevola le società sportive, accelerando i procedimenti per la realizzazione di nuovi impianti. Nel corso della stessa mattinata sono stati depositati presso gli uffici comunali competenti anche il piano finanziario e il documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), su cui l’amministrazione dovrà esprimersi attraverso una conferenza dei servizi preliminare, al fine di decretare il pubblico interesse della proposta. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente della Lega Pro, Matteo Marani. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha invece inviato un video messaggio di sostegno per l’iniziativa.

LE INFRASTRUTTURE AMARANTO – Il progetto proposto è il risultato di un percorso iniziato al momento dell’acquisto della SS Arezzo da parte dell’attuale proprietà che fin da subito, in sinergia con l’amministrazione comunale, ha condiviso la visione di uno stadio quale luogo della città aperto a tutti i cittadini, tutto il giorno, tutto l’anno. La volontà di dotare la squadra e la città di infrastrutture sportive adeguate agli standard qualitativi più recenti, ha sempre guidato la società, come dimostrato nella riqualificazione del centro di allenamento “Le Caselle” e del campo di Rigutino trasformato nel nuovo centro di allenamento della prima squadra.

IMPIANTO PER TUTTI I GIORNI – Il progetto dunque, si pone l’obiettivo di risolvere l’esigenza di riqualificare il vecchio stadio, introducendo però una fondamentale chiave di lettura dello stadio come infrastruttura urbana di servizio, non più monofunzionale, ovvero limitata alla partita settimanale e poco più, bensì multifunzionale, un nuovo luogo che arricchisce la città tutta, più sicuro ed accessibile, ma soprattutto un luogo accogliente e confortevole, capace di attrarre tutti i cittadini nelle diverse fasi della giornata, offrendo un’ampia gamma di attività durante l’anno. Un vero e proprio programma di valorizzazione urbana, che oltre ad ampliare l’offerta della città garantendo una costante presenza di persone, e attraendone di nuove, coinvolge tutte le aree circostanti realizzando una generale riqualificazione dell’ambito.

LA RIQUALIFICAZIONE – L’area oggetto di studio, interamente di proprietà pubblica, si estende per circa 40.000 mq cui si aggiungono circa 15.000 mq dell’area di parcheggio e l’attuale viabilità al contorno. Lo stadio è stato oggetto, in passato, di diversi interventi di ristrutturazione, mai veramente coordinati tra di loro ma, ad oggi, si presenta in alcune delle sue parti in uno stato fatiscente e non utilizzabile, denunciando un approccio progettuale disorganico, probabilmente dettato dalle emergenze del momento e dalla mancanza di una società sportiva solida. Risulta, quindi, quanto mai necessaria una riqualificazione funzionale e strutturale non più episodica, bensì globale, che traduca una visione complessiva e alta dello stadio, il cui upgrade dovrà consentire di far crescere la squadra e ospitare le competizioni più importanti, ma anche che evolva a nuova casa di tutti gli aretini.

AREA COMMERCIALE – Il progetto prevenderà la riqualificazione dell’impianto sportivo, che verrà opportunamente dimensionato e progettato, per poter ottenere le omologazioni previste dai criteri infrastrutturali indicati dalla FIGC, Lega Serie A, Serie B e UEFA. L’intervento di riqualificazione funzionale mirerà, in particolar modo, a garantire una migliore accessibilità e fruibilità, prevedendo tutti i posti a sedere coperti. Il ripensamento dello stadio – attraverso la ristrutturazione e l’implementazione con nuove funzioni – costituisce, dunque, una reale occasione per rigenerare e riqualificare un importante quadrante di città, rafforzandone la sua attrattività sportiva e culturale. L’integrazione di una nuova area commerciale, unitamente alla dotazione di nuovi spazi per il direzionale, e la possibilità di ospitare eventi e spettacoli, rappresenta il motore per la sostenibilità economica del nuovo impianto sportivo, apportando inoltre un incremento occupazionale sia nella fase di realizzazione che di gestione, con importanti ricadute sul contesto locale.

FOTOVOLTAICO, RISTORAZIONE E BRANDING – Il nuovo programma funzionale sorregge l’intervento attraverso la fruizione continuativa dell’impianto sportivo, durante la giornata e nella programmazione settimanale, mensile o annuale, assecondando la necessità di generare ricavi fin dal completamento delle prime fasi del programma edilizio. La struttura prevede: la dotazione di 12.506 posti a sedere coperti; l’integrazione funzionale della tribuna ovest centrale con nuovi servizi per il pubblico e per la società sportiva; la superficie commerciale per servizi di ristorazione (SUL di circa 2000 mq); gli spazi per attività direzionali (SUL di circa 800 mq); l’integrazione sulla copertura di un impianto fotovoltaico da 1,3 MWp; il soddisfacimento dei criteri infrastrutturali indicati dalla Lega Nazionale Professionisti per l’omologazione per la serie A e B; nuovi skybox (aumento della dotazione esistente); servizi accessori (biglietteria, uffici, sala convegni, sala stampa, palestra, spogliatoi, locali arbitri, locali medici, punto ristoro e bar, servizi igienici, depositi, sala polifunzionale, punti ristoro e servizi igienici); zona commerciale (ristorazione e servizi commerciali); zona direzionale (uffici e spazi per eventi in locazione); riqualificazione e aumento della dotazione degli spazi esterni; possibilità di sponsorizzazione e branding dato dalla nuova configurazione.

DEMOLIZIONI E RICOSTRUZIONI – Il progetto presentato da M28studio e coordinato dall’architetto Carlo Antonio Fayer propone un nuovo stadio sul modello inglese, garantendo una maggiore qualità esperienziale allo spettatore. È previsto il mantenimento della tribuna centrale, che tuttavia è oggetto di un profondo re-styling estetico e funzionale, integrandola con nuovi servizi. Le due curve vengono demolite e sostituite con tribune laterali dritte garantendo la migliore visione del campo; e infine la tribuna Maratona sarà completamente sostituita con una nuova, integrando anche questa con nuovi servizi. Lo stadio sarà caratterizzato da una nuova copertura che si raccorda con quella della tribuna centrale proteggendo tutti gli spettatori. Sotto questo piano continuo, che alterna superfici opache e trasparenti, si articolano i pieni e i vuoti degli spalti, dei servizi e degli spazi connettivi e di sicurezza. La copertura è dunque l’elemento architettonico ordinatore del progetto, che tiene insieme tutti gli elementi compositivi dello stadio nonché dei flussi, esaltando l’individuazione degli accessi, dei percorsi e gli spazi di raccolta. La copertura è anche un elemento tecnologico che guarda a sole con un’importante dotazione di pannelli fotovoltaici, capace di produrre 1,3 MWp di energia, garantendo un rilevante abbattimento dei consumi, e consente inoltre di raccogliere tutta l’acqua captata riutilizzandola.

SPAZI VERDI – La riqualificazione degli spazi esterni comprende la realizzazione di un anello verde che circonda lo stadio, attraverso la creazione di percorsi natura; uno spazio verde flessibile di pertinenza che può essere adibito a vari usi, utilizzabile come spazio esterno attrezzato durante lo svolgimento degli eventi sportivi, o come parcheggio permeabile in assenza di eventi calcistici, o ancora come parco urbano; un sistema pedonale di piazza attrezzata multifunzionale che costituisce l’ambito preferenziale di accesso alle tribune e alle curve, utilizzabile anche come area esterna a servizio delle funzioni commerciali, allestita per lo sport o come piazza multifunzionale per eventi all’aperto. Nello spazio urbano intorno all’area dello stadio si prevede la predisposizione di parcheggi differenziati per uso e per tipologia d’utenza (parcheggi autobus, ospiti e di pertinenza); una pista ciclabile in connessione a quella preesistente urbana cittadina e servizi di bike sharing, quale strategia progettuale mirata a favorire la mobilità sostenibile.

IL CRONOPROGRAMMA – Si prevede, quindi, lo sviluppo del progetto in quattro fasi, che corrispondono a quattro momenti temporali consequenziali.

FASE 1 – Demolizione curva Nord ospiti, della tribuna Est Maratona e della pista di atletica;

FASE 2 – Ricostruzione curva Nord ospiti, ricostruzione tribuna Est Maratona e riqualificazione parziale degli spazi esterni;

FASE 3 – Demolizione curva Sud Minghelli;

FASE 4 – Ricostruzione curva Sud Minghelli, manutenzione straordinaria e integrazione tribuna Ovest centrale con demolizione e conseguente rifacimento del sistema di accesso attuale, riqualificazione della parte restante degli spazi esterni. Le fasi di realizzazione degli interventi sono pensate per garantire la fruibilità parziale dello stadio, in modo da non interrompere le attività sportive in corso di svolgimento. La previsione è quella di terminare la struttura nel 2030.

I TECNICI – Il progetto è stato realizzato da M28Studio in collaborazione con Studio SPSK* di Roma

Il gruppo di lavoro è coordinato dall’architetto Carlo Antonio Fayer (M28studio)

Il piano economico finanziario è stato curato dalla società Business Value

IL PLAUSO DI ORGOGLIO AMARANTO – Il comitato saluta con entusiasmo il progetto del nuovo stadio Città di Arezzo presentato dal presidente Guglielmo Manzo insieme al sindaco Alessandro Ghinelli e alla squadra di architetti progettisti. “Le immagini che abbiamo visto e le parole che abbiamo udito da parte di tutti gli intervenuti denotano un impegno e una volontà forte nella direzione della costruzione della casa dell’Arezzo. Non possiamo che riconoscere alla proprietà lungimiranza e una visione d’insieme calibrata per la città e per le ambizioni dei tifosi amaranto. Tra gli aspetti da sottolineare e che ci stanno più a cuore, c’è quello della sostenibilità economico-finanziaria. Nel momento in cui Arezzo avrà il suo nuovo stadio, fine dei lavori prevista nel 2030, la società diventerà completamente autosufficiente, capace quindi di generare le risorse necessarie per operare grazie alla struttura che vivrà aperta a tutti 365 giorni all’anno e anche al sistema di pannelli fotovoltaici che copriranno tutti i settori. Ci sembra un sogno e del resto non è ancora realtà, ma ci sembra anche di vedere accanto a noi solide basi”.