A Legnago ha indossato per la centesima volta la maglia dell’Arezzo. Le tappe più importanti del suo percorso
Emiliano Pattarello è nato a Dolo, in provincia di Venezia, il 30 luglio 1999. Mancino, esterno offensivo o seconda punta o finto nove, è un numero 10 muscolare, prototipo del calcio moderno. Ha giocato con le giovanili del Padova, del Cittadella e del Bologna, dove ha incrociato per la prima volta il suo attuale allenatore Emanuele Troise. Tra i professionisti ha vestito le maglie di Renate, Arzignano e Trento, con cui nel 2021 ha vinto il campionato di serie D. Nel 2023 ha concesso il bis con l’Arezzo e sabato scorso a Legnago ha festeggiato le cento presenze in amaranto. In dieci tappe abbiamo ricostruito il suo percorso aretino.

IL PRIMO GOL – Pattarello sbarca al Comunale nell’estate del 2022 e sceglie la numero 10. Un segnale di fiducia in se stesso, un segnale di fiducia in lui da parte di compagni, staff, dirigenza. Arriva con l’etichetta del talento da categoria superiore ma incostante, con una marcia in più dal punto di vista atletico ma non sempre lucido nelle scelte di gioco, immarcabile quando apre il gas ma poco disinvolto nel fare gol. Debutta il 3 settembre a Orvieto e la settimana dopo, contro il Gavorrano, rompe il ghiaccio con una deviazione sottomisura, di destro, su cross di Pericolini. Segna sotto la nord e, per una bizzarria del destino, dovrà aspettare oltre due anni per buttarla dentro davanti alla Minghelli.
ESPULSIONE E REPRIMENDA – L’Arezzo macina punti e duella con la Pianese per il primo posto. Pattarello conferma pregi e difetti: è indispensabile per la squadra, tant’è che Indiani non gli fa saltare una partita, ma al 21 gennaio 2023 lo score personale conta un solo gol e 2 assist. Il terzo passaggio vincente lo recapita proprio quel giorno a Gaddini, contro la Sangiovannese. Solo che poi, al 24′, si fa espellere per un fallo di reazione. L’Arezzo resta in dieci, viene raggiunto sull’1-1, Pattarello becca 2 giornate di squalifica e la società lo bacchetta pubblicamente: “Un comportamento che ha contribuito seriamente a compromettere il risultato”.

16 APRILE 2023 – Quando rientra tra i disponibili, Indiani lo lascia in panchina contro il Seravezza e gli concede solo 27 minuti contro il Ghiviborgo. Pattarello torna titolare nel pollaio di Ponsacco (vittoria 1-0), quindi segna un gol al Montespaccato (vittoria 3-1), si procura il penalty decisivo contro il Grosseto (vittoria 2-1), confeziona 2 assist nel big match con la Pianese, davanti a 6mila spettatori, e si guadagna il rigore del definitivo 3-1 che dà il via alla grande festa per il ritorno in C. Il numero 10 è uno dei grandi protagonisti.

IL CENTENARIO – Come nella stagione precedente, il primo gol al Comunale lo realizza lui (9 settembre 2023). Come nella stagione precedente, lo segna sotto la nord. Di diverso c’è il risultato: la Carrarese si impone in rimonta 3-1, mentre sugli spalti si festeggiano i cento anni del club amaranto. Pattarello viene espulso per somma di ammonizioni a metà ripresa ma stavolta è un peccato veniale: la sensazione che quella appena cominciata possa essere l’annata della svolta per il numero 10 è largamente condivisa.
SIRENE E RINNOVO – La squadra, neopromossa in C e con tanti debuttanti in categoria, procede tra alti e bassi ma resta stabilmente sopra la zona playout. Pattarello comincia a ingranare, guadagna rigori, provoca ammonizioni ed espulsioni. Prendono a cantare le sirene di mercato, con la Reggiana in pole position che vorrebbe portarlo in B. Il 2024 inizia in modo scoppiettante: gol vittoria contro il Rimini di Troise nella prima al Comunale (sempre davanti alla nord) e voci che si rincorrono. Pattarello parte subito, no parte a giugno, va a Trapani, no a Reggio Emilia. Invece resta. La società lo blinda: prolungamento fino al 2027 e ingaggio “da top player”. Foto ricordo e brindisi.
BUM BUM – Tre giorni dopo ecco la prima doppietta amaranto a Carrara, il 14 gennaio. Il 10 segna di testa, come un vero centravanti, e poi con un colpo inedito, trasformando il suo primo rigore aretino, incrociando il sinistro dagli undici metri. L’Arezzo vince 3-2 ed è una partita che, dal punto di vista mentale, mette definitivamente al sicuro la salvezza. Pattarello quella sera dà una dimostrazione eclatante di forza: strapotere fisico, bagaglio tecnico larghissimo, una cresciuta incisività sotto porta. La strada sembra tutta in discesa.

IL 10 CON I GRADI – Dopo un soddisfacente ottavo posto con annessi playoff, e un bilancio individuale di 8 gol e 6 assist, l’estate scorre via con meno sussulti del previsto e del temuto. Il contratto extralarge mette l’Arezzo al riparo dalle brutte sorprese e scoraggia i corteggiatori. Pattarello è confermatissimo, saluta Indiani (il tecnico che gli ha fatto fare il salto di qualità) e in panchina ritrova Troise, il suo allenatore nelle giovanili nel Bologna. L’Arezzo procede in modo altalenante, il mancino di Dolo pure. Segna solo dal dischetto, ci mette impegno, forza d’animo ma spacca meno dei mesi precedenti, anche se resta un punto di forza. Il 6 ottobre, a Sassari, è la sua gara d’esordio con la fascia di capitano al braccio. Gli amaranto vincono 2-0.

IL PUNTO PIU’ BASSO – La squadra va a sprazzi, è nelle zone alte della classifica ma segna poco. I giocatori d’attacco hanno tutti le polveri bagnate, compreso il 10. A quelli infilati contro Pineto e Legnago, si aggiunge il penalty contro l’Ascoli e stop. L’Arezzo perde a Carpi, pareggia con Ascoli, Milan Futuro e Pescara, perde malissimo a Perugia. E scoppia la contestazione del pubblico: fischi, insulti, un confronto acceso davanti all’hotel di Rigutino. Pattarello, come succede ai più bravi, è tra quelli maggiormente presi di mira. Il presidente Manzo manda tutti in ritiro.

POKER – All’improvviso, dopo tre panchine consecutive e zero gol, si accende la luce. Per modo di dire, perché il 15 dicembre la partita con la Pianese (avversario porta fortuna) si gioca con una nebbia così fitta che cela tutto ciò che succede in campo. Ed è una roba da record. Pattarello segna quattro gol in un colpo solo, compreso il primo davanti alla sud. Sono anche le prime segnature su azione manovrata della sua stagione. L’impresa entra di diritto negli annali: a distanza di 25 anni dal poker di Bazzani al Giulianova (6-4), un giocatore amaranto torna a firmare una quaterna. L’Arezzo vince 4-2 e il 10 si porta a casa il pallone con le firme dei compagni di squadra.
CIFRE TONDE – Il resto è cronaca. Il 18 gennaio Pattarello scende in campo per la centesima volta con la maglia dell’Arezzo. A Legnago, contro l’ultima in classifica, arriva una rotonda vittoria per 3-0 e il tris lo firma proprio l’ex ragazzino del Bologna, che per la prima volta in carriera raggiunge la doppia cifra in classifica marcatori. Il trampolino migliore per uno che ha tanto passato alle spalle ma che deve ancora scrivere un bel po’ di futuro.