Il tecnico amaranto alla vigilia della gara con la Torres: “A Sassari stanno costruendo la rosa stagione dopo stagione e hanno grande senso di appartenenza. Più di tutto nei miei giocatori vorrei apprezzare carattere, coraggio, veemenza: dobbiamo crescere a livello mentale. Il finto nove? A me piacciono le squadre con un riferimento preciso in attacco”
Cristian Bucchi domani contro la Torres guiderà per la prima volta l’Arezzo al Comunale: “Cercheremo di portare in campo lo spirito migliore e di combattere un avversario di livello, che non è lì per caso. A Sassari stanno costruendo la rosa stagione dopo stagione e hanno grande senso di appartenenza. Più di tutto nei miei giocatori vorrei vedere carattere, coraggio, veemenza. Dovremo vincere i duelli ed essere bravi nella gestione della palla, ci servirà un’anima forte. Sulla formazione deciderò domattina, ho qualche ragazzo che convive con gli acciacchi e devo valutare tante cose. Il modulo conta meno dell’atteggiamento comunque, non ci saranno grandi stravolgimenti rispetto a Terni. In queste due settimane ho capito che dobbiamo crescere soprattutto a livello mentale per accendere il fuoco dentro e alzare il livello di attenzione e concentrazione: lunedì abbiamo perso per colpa di tre nostri errori grossolani, clamorosi. Su questi aspetti, sulla cura dei dettagli, ci stiamo lavorando in maniera ossessiva. Il falso nove? A Terni ho perso Ravasio all’ultimo momento e ho voluto dare un po’ di minutaggio a Capello. Ma in generale a me piacciono le squadre con un riferimento preciso in attacco: abbiamo elementi offensivi molto bravi, la mia idea è di utilizzarne più possibile perché so quanto ci possono dare”.