Anche domani i tifosi della Minghelli diserteranno gli spalti. La protesta contro le formazioni B è sempre più viva e convinta, come confermato dal documento pubblicato dai gruppi organizzati
Come accaduto nei sette precedenti contro la Juventus Next Gen e nella gara di andata sul campo del Milan Futuro, anche domani i gruppi organizzati della curva sud diserteranno gli spalti. La protesta contro le squadre B prosegue con sempre maggiore convinzione: negli anni sono emerse le molteplici contraddizioni del progetto che ha coinvolto la Lega Pro e (finora) tre club di serie A: Juventus, Atalanta e Milan, con l’Inter che ha già annunciato la sua partecipazione nella prossima stagione.
I tifosi della Minghelli hanno da poco pubblicato un documento che riassume le motivazioni di una contrarietà condivisa con tutte le tifoserie della terza serie italiana e, attraverso una gallery, ripropone striscioni e volantini degli anni scorsi, tutti molto chiari e molto esplicativi. Prima della partita di andata contro il Milan Futuro, i sostenitori amaranto si presentarono in massa alla rifinitura di Rigutino, incoraggiando la squadra e ribadendo il no alle seconde squadre.
La stessa linea verrà osservata domani sera, quando si giocherà la partita al Comunale (inizio alle 19.30). I tifosi resteranno fuori dall’impianto e manifesteranno in modo netto contro una decisione della Figc, risalente al 2018, che ha suscitato dissensi trasversali anche tra molti addetti ai lavori.
“La scusa addotta dalla Federazione – si legge nel documento della sud – di utilizzare le seconde squadre nella terza serie per far crescere i giovani, è quantomeno sconclusionata e senza motivazione: il calcio italiano, per decenni, è stato infatti caratterizzato dagli scontri tra formazioni di provincia e, al contrario di quanto si possa immaginare, i campionati di serie B e C sono stati considerati tra i più competitivi a livello europeo, rispetto ad altri paesi in cui non hanno un simile radicamento storico e culturale. Tutto questo senza bisogno di squadre fantoccio. A fronte di tutto quello che abbiamo appena scritto, come possiamo accettare un progetto che ammazza il gioco del calcio? Noi proseguiamo la nostra battaglia contro questo schifo continuando a gridare forte: no alle squadre B”.