la protesta dei tifosi del Brescia

Al posto della Lucchese fallita verrà riammessa la Pro Patria. In ballo c’è anche il Caldiero Terme, mentre sono giorni febbrili per il destino del club guidato da Cellino, tra polemiche e contestazioni. L’ultimo slot per serie C 25/26 se lo giocano Sampdoria e Salernitana, in campo nel playout retrocessione di serie B

A sorpresa, tutte le società che hanno presentato la domanda per l’ottenimento della Licenza Nazionale, sono state iscritte al campionato. L’unica eccezione è rappresentata dalla Spal, la cui documentazione era incompleta ed è stata bocciata. La Figc dovrà dunque provvedere a un ripescaggio e, stante l’ordine stabilito dal consiglio federale, toccherà a una squadra B. Via libera quindi per l’Inter under 23, la cui guida tecnica sarà affidata all’ex amaranto Stefano Vecchi, allenatore del Vicenza che sta per ufficializzare l’addio ai veneti. I nerazzurri giocheranno le gare interne a Monza.

Per quanto riguarda le riammissioni, una andrà sicuramente in porto per rimpiazzare la fallita Lucchese: toccherà alla Pro Patria, prima in graduatoria. Più complesso lo scenario che riguarda il Brescia, retrocesso d’ufficio dalla B dopo le irregolarità contabili e fiscali emerse per gli adempimenti di febbraio. Il club ha rinunciato alla serie C ma è in piedi una trattativa per l’acquisizione del titolo sportivo della Feralpi Salò, quest’anno arrivata fino ai playoff della Lega Pro: concreti gli spiragli affinché scatti il semaforo verde, nonostante le polemiche e le contestazioni dei tifosi della Feralpi, contrari alla cancellazione del club locale.

Francesco Cagnini, sindaco di Salò, ha detto: “Le ultime notizie di stampa, che parlano di sparizione dalla denominazione e del ruolo della Feralpi solo come mezzo per consentire il salvataggio del Brescia Calcio, non solo sono irrispettose ma feriscono nel profondo la città di Salò, gli sportivi e la nostra storia calcistica”. Contrari anche gli ultras di Brescia 1911: “Ai tifosi di Brescia si vuole far credere che la fusione con una o più società della nostra provincia bresciana possa diventare la soluzione ideale e questo senza nemmeno aver interpellato il resto della tifoseria o i diretti interessati. Di certo questa è la scelta più rapida e meno faticosa. E chissenefrega di 114 anni di storia del Brescia, della storia delle altre società bresciane, considerate piccole e inferiori a quella del Brescia Calcio, nonostante abbiano da insegnare”. La questione va risolta entro il 15 luglio.

In ballo c’è pure il Caldiero Terme, secondo alle spalle della Pro Patria in graduatoria, che confida nella riammissione alla terza serie nazionale. L’ultimo slot della serie C 2025/26 andrà a Sampdoria o Salernitana, in campo nel playout retrocessione del torneo cadetto. Andata stasera a Genova, ritorno venerdì 20 all’Arechi.