La novità è stata annunciata dal nuovo designatore arbitrale Daniele Orsato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. E’ quindi ufficiale l’introduzione del Football Video Support (FVS), una versione light del VAR tradizionale, basata su un principio rivoluzionario, ovvero la chiamata diretta da parte degli allenatori.
Il prossimo fine settimana la Lega Pro 2025/2026 prenderà finalmente forma. I nuovi gironi saranno ufficializzati venerdì 25 e conosceremo il nome delle squadre che dovrà affrontare l’Arezzo. Il giorno successivo verranno sorteggiati gli abbinamenti del primo turno della Coppa Italia, torneo che prenderà il via nel terzo week-end di Agosto, quindi lunedì 28 sarà la volta dei calendari del campionato che verranno presentati in diretta sui canali social della Lega Pro, che dal prossimo anno avrà come sponsor ufficiale Sky wifi. La prossima stagione vedrà per la prima volta l’introduzione della tecnologia per supportare i direttori di gara. Non si tratta del VAR come ormai siamo abituati a vedere nei campi di serie A e B, sistema troppo complesso da poter essere attuato nelle sessanta gare che ogni giornata mette in campo la serie C, ma sarà una versione ‘light’, che il nuovo designatore della CAN C Daniele Orsato ha annunciato in una intervista di qualche giorno fa alla Gazzetta dello Sport. “Chiamatelo ‘Football Video Support’ e sarà una grande innovazione.” – queste le sue parole – “Ho parlato col presidente Marani e c’è entusiasmo. Come funzionerà? Il quarto ufficiale controllerà ogni frame delle azioni e ogni allenatore avrà due chiamate a disposizione: se ha ragione le mantiene e se no le perde. Poi sarà l’arbitro ad andare al video a guardare e controllare le richieste dei tecnici, prendendo la decisione opportuna. Una sfida importante, un passo in più notevole” Il sistema che sbarcherà nella prossima stagione in Lega Pro è un sistema più snello rispetto al VAR tradizionale, tesato per la prima volta nel mondiale di Futsal del 2021 in Lituania. Per prima cosa non necessita della supervisione della sala VAR in quanto saranno arbitro e quarto uomo a visionare al monitor l’azione incriminata su richiesta dell’allenatore, quindi il sistema ha costi più accessibili, richiede l’utilizzo di meno personale tecnico e può essere installato anche in strutture meno attrezzate. Ma come funzionerà in pratica il FVS? Ogni allenatore avrà diritto a due chiamate per ogni tempo di gara. In caso di episodio controverso, può attivare la revisione tramite una challenge card. Il quarto uomo segnala la richiesta all’arbitro, che si reca al monitor a bordo campo per visionare l’azione da più angolazioni. Se il tecnico ha ragione, mantiene la chiamata, in caso contrario la perde. Il protocollo, che deve essere ancora ufficializzato, dovrebbe prevedere possibilità di chiamata VAR per i casi di gol-non gol, calci di rigore, espulsioni dirette e scambi di identità.