Gilli in proiezione offensiva

Venturi blinda il risultato nel primo tempo con due interventi pregevoli, De Col rimpiazza Renzi ed è provvidenziale al chiusura al minuto 96. Mawuli si fa un mazzo prezioso, a sprazzi Varela, prestazione da giocatore normale per Tavernelli che però si prende il rigore e si vede annullare un bel gol. Così così i subentrati

Le pagelle di Arezzo-Gubbio.

VENTURI 7 In attesa del solito secondo tempo senza particolari grane, blinda il risultato con due interventi pregevoli: prima sulla punizione avvelenata di Carrara e poi sul colpo di testa di Tommasini. Parata sporca quest’ultima ma efficace.

RENZI 6 Rientra dopo il turno di riposo a Rimini per il solito fastidio muscolare al quadricipite. Gioca 45 minuti volenterosi ma con il freno tirato. Poi un movimento falso lo blocca di nuovo. Speriamo non sia una cosa lunga (46′ pt De Col 6.5 Entra a freddo, utilizza l’intervallo per scaldarsi, tira fuori tre quarti d’ora applicati e coscienziosi, prima da quarto a destra e poi da braccetto. Determinante al minuto 96 quando intercetta una palla verticale che avrebbe messo Ghirardello solo davanti a Venturi).

GILLI 7 Sta bene, è in fiducia, sempre con i tempi giusti nell’anticipo, vigoroso nei corpo a corpo. Sfiora il gol in sforbiciata, anche se era in fuorigioco. Quando Bucchi ridisegna la squadra con la difesa a tre, prende la guida del reparto giocando da centrale.

CHIOSA 7 Sale un paio di scalini nel suo rendimento, mettendo la firma sulla prestazione più convincente dell’annata. Che sia in modalità on si capisce a metà primo tempo, quando tiene botta nell’uno contro uno a campo aperto con Spina, più rapido e guizzante di lui. Lucido e presente nel momento di maggior pressione del Gubbio.

RIGHETTI 6 Vince il duello con Zallu, soffre zero quando gli avversari cambiano modulo e passano al 442. Cento minuti, compreso il recupero, con la solita diligenza. Non è uno da picchi di rendimento, difficile che sbagli completamente partita. Bucchi lo ha promosso titolare (anche) per questa sua continuità.

MAWULI 6.5 La partita è sporca, a tratti ci rimane invischiato dentro, è meno dominante del solito. Di là Carraro ha un piede da B, Saber è Saber e il 2005 Djankpata si dimostra un signor giocatore. Insomma, c’è da farsi il mazzo, compito che non disdegna e assolve con apprezzabili risultati. Prezioso nell’ultima mezz’ora.

GUCCIONE 5 Ammonito dopo aver perso una palla non da lui. E’ il segnale di una serata con la luna storta, in un periodo in cui l’estro che ne caratterizza lo stile di gioco rimane sotto traccia. E si torna al solito ritornello: se non gira il suo regista, la squadra fatica a recuperare le coordinate di manovra. Adesso c’è una settimana lunga, fondamentale recuperarlo al top per Ravenna (23′ st Iaccarino 5.5 Spezzone così così, meno dirompente di altre volte, in una fase in cui si gioca poco palla a terra).

CHIERICO 5 Con Pattarello squalificato, resta l’unico ad aver giocato da titolare tutte le partite stagionali. Non tradisce in quanto a mobilità e voglia di fare, con qualche lampo di talento seminato qua e là. Gli manca l’intuizione decisiva, la rifinitura giusta e lì in mezzo al campo fatica a mettere ordine (23′ st Meli 5.5 Entra nel momento più ingarbugliato del match, senza calarsi nella parte come avrebbe sperato Bucchi).

VARELA 6 A sprazzi. Qualche sgassata delle sue, una delle quali costa il giallo a Podda, un paio di serpentine che accendono il pubblico, che lo ha eletto come beniamino senza se e senza ma. Non stecca la prestazione, non fa faville (31′ st Dell’Aquila 5.5 Volitivo ma poco lucido. E sì che avrebbe spazi invitanti per andare a puntare gli avversari. Tenta il tiro da centrocampo per scavalcare Bagnolini, sbaglia mira e Bucchi si arrabbia).

CIANCI 7 Quel pallone sul dischetto pesava il giusto anche per uno esperto come lui. Sceglie la soluzione centrale, rompe il ghiaccio e ne trae beneficio evidente: più dentro il gioco, più efficace nel raccordare la manovra nonostante lui sia un uomo d’area. Mobile, cazzuto, Bucchi dirà in sala stampa che aveva il fuoco dentro e la definizione calza a pennello. Poi è vero che, a parte il rigore, non tira più in porta. Ma il risultato finale stavolta annulla tutto il resto (31′ st Ravasio 5.5 Reduce dallo lombo sciatalgia, non lascia il segno. Di solito dalla panchina schizzava fuori come un missile, stasera no).

TAVERNELLI 6.5 Dopo il gol da copertina rifilato al Carpi, ha inanellato due prestazioni da giocatore normale contro Rimini e Gubbio. Generoso come sempre, esempio di correttezza, senza le invenzioni classiche del suo repertorio. Il voto lievita perché si prende il rigore che decide la gara e per quel tiro in buca d’angolo che poteva valere il raddoppio, annullato per fallo precedente di Cianci in avvio d’azione. Chiude, come la volta scorsa, da quinto a destra a tutta fascia.