Il 17 dicembre 1995 la fondazione del gruppo, pochi mesi prima del ritorno nei professionisti grazie alla squadra di Serse Cosmi. Originalità, inventiva, cura dei materiali e niente politica dentro la curva intitolata a Lauro Minghelli. Il 27 dicembre mostra fotografica e cena per festeggiare un grande traguardo
Gli Ultras Arezzo festeggiano oggi il trentesimo anniversario dalla fondazione. Il gruppo nacque alla fine del 1995, il 17 dicembre per la precisione, pochi mesi prima del ritorno nei professionisti grazie alla squadra di Serse Cosmi. Da quel giorno partì una sorta di defibrillazione della sud, una rifondazione che si fondava su presupposti condivisi ancora oggi dai gruppi che ne fanno parte: bandiere e sciarpe realizzate esclusivamente a mano, materiale curatissimo per gli striscioni, coreografie suggestive e di grande impatto, pezze e due aste che richiamano lo stile british. Nel corso del tempo, originalità e inventiva hanno fatto di quella aretina un punto di riferimento per tutte le tifoserie italiane. Non solo: in curva sud non si fa politica, sono banditi tutti i riferimenti alle ideologie di destra e di sinistra, si tifa Arezzo senza divagazioni. Un patto cui tutti hanno aderito e da cui nessuno, oggi, intende derogare. E ancora: battaglie forti contro la repressione, il calcio moderno, le pay tv, la tessera del tifoso, le squadre B dei grandi club, i divieti di trasferta.
A differenza del passato, c’è una coesione forte tra i gruppi, cementata negli anni: ognuno mette a disposizione istanze e proposte, tutti remano dalla stessa parte. Sullo sfondo dell’attività si delinea il progetto unitario della curva sud: riunioni settimanali, coreografie condivise, organizzazione delle trasferte, cassa comune. Un progetto simboleggiato dai due striscioni che da febbraio compaiono in balaustra: “Essere Arezzo, essere l’Arezzo”. Si tifa la squadra della città, si propugnano princìpi nobili come il senso di appartenenza e l’orgoglio delle origini, a volte travalicando i limiti dell’ordine pubblico. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio. Di sicuro il calcio ad Arezzo ruota attorno alla sua curva, intitolata a un ragazzo dai piedi buoni che nel 2004, a soli 31 anni, perse la battaglia contro la Sla ma conquistò per sempre il cuore della tifoseria: Lauro Minghelli.
Per festeggiare, gli Ultras hanno organizzato una cena ad Arezzo Fiere, in programma sabato 27 dicembre alle ore 20.30 con dj set a seguire. Nel pomeriggio, dalle 17.30 in poi, verrà allestita una mostra fotografica con esposizione di materiale. E’ possibile partecipare previa prenotazione fino a esaurimento posti.
Tanti auguri Ultras, altri trent’anni (almeno) di passione amaranto!













