Scenario inedito in stagione dopo il primo ko in campionato. Mister Indiani e il dg Giovannini hanno ribadito fiducia totale nella squadra, che domani dovrà dimostrare in campo, contro un avversario in salute, di saper fronteggiare le difficoltà. Trombini, Pericolini e Damiani verso un posto da titolare. E il pubblico si presenterà in massa per sostenere gli amaranto
Stavolta, più che sulle scelte di formazione di Indiani, l’attenzione è spostata sulla reazione della squadra dopo la sconfitta. E’ uno scenario inedito in stagione, che testimonia la bontà dei primi due mesi di campionato: sei vittorie, un pari e, per l’appunto, il primo ko rimediato in casa contro il Ponsacco.
Tutti sapevano che una battuta d’arresto, prima o poi, sarebbe arrivata. L’ha detto il mister, l’ha ribadito il direttore generale, è nell’ordine naturale delle cose. Ma un risultato negativo apre comunque delle incognite, può minare alcune sicurezze e dilatare certi difetti.
In verità, a giudicare dai segnali arrivati nell’immediato post gara e poi durante la settimana, l’Arezzo non corre questo rischio: staff e squadra hanno vissuto serenamente l’avvicinamento alla trasferta di Castello e il recupero degli infortunati (Castiglia, Damiani, forse anche Gaddini) riconsegna al tecnico la panchina lunga che ha rappresentato una delle armi più affilate per vincere.
Il responso definitivo però può darlo solo il campo, oltretutto di fronte a un avversario in salute che ha conquistato 10 punti su 12 nelle ultime quattro giornate, che è pieno zeppo di ex e che, tecnicamente parlando, ha qualità indiscutibili che lo hanno proiettato nella parte alta della classifica.
“Sono più curioso che preoccupato di vedere come si comporterà la squadra” aveva detto lunedì, a botta ancora calda, Paolo Giovannini. Un modo elegante e significativo per ribadire fiducia totale in un gruppo costruito chirurgicamente con l’obiettivo di vincere il campionato, in grado di non farsi mandare fuori giri dall’entusiasmo nei momenti positivi e di superare le difficoltà nei periodi di magra.
Quello di domani a Castello sarà un bel test anche in chiave futura, nonostante il campionato non si decida certo adesso. Visti i precedenti, sarebbe esercizio sterile provare ad azzeccare l’undici iniziale, anche se sembrano scontati i rientri di Trombini in porta e Pericolini a destra, in difesa. Pure Damiani va verso la presenza tra i titolari in mediana, mentre in attacco si tornerà al tridente classico con una prima punta (Diallo) e due esterni di ruolo.
Dettaglio non di poco conto: al seguito dell’Arezzo ci saranno circa 550 tifosi (il dato definitivo dei biglietti arriverà alle 19, quando chiuderà la prevendita). Sono tanti, rappresentano un seguito che molte squadre di B e di C non hanno. Al di là della comodità logistica della trasferta, è come se la gente avesse intuito che c’è bisogno di dare una mano, di spingere da fuori, di portare un aiuto alla causa comune. Quando la stagione arriva a un crocevia, la strada giusta si imbocca anche seguendo le voci dagli spalti.