Nelle ultime quattro giornate gli amaranto hanno vinto e segnato soltanto contro la Spal, perdendo senza trovare la porta contro Cesena, Recanatese e Ancona. Eppure si intravedono margini di progresso e domani contro il Gubbio serviranno lo stesso approccio, la stessa mentalità, la stessa quadratura tattica dimostrata lunedì scorso. Coccia, Gucci, Pattarello e Settembrini di nuovo titolari
I dati delle ultime quattro partite sono chiari e mettono in evidenza un trend che non è definitivo ma che va tenuto sotto controllo: l’Arezzo ne ha perse tre, ha vinto e segnato solo contro la Spal ed è rimasto a secco contro Cesena, Recanatese e Ancona. Viceversa, i gol al passivo sono una costante da inizio stagione e quella amaranto, dopo il 3-0 di giovedì, è la penultima difesa del torneo (18 reti al passivo, peggio ha fatto solo il Rimini).
A Indiani, quindi, il lavoro non manca. Eppure la squadra ha margini di progresso molto ampi: certe prestazioni positive (Rimini, Pescara, Chiavari, Spal) non arrivano per caso e se l’Arezzo si trova a quota 11 punti, in una posizione che non è da primato ma nemmeno da fanalino di coda, vuol dire che i valori ci sono. Vanno sgrezzati, affinati e tirati fuori con scelte le più sagge possibile.
Molto si è discusso della formazione iniziale di Ancona, con tre pilastri come Gucci, Pattarello e Settembrini relegati inizialmente in panchina. Stavolta andrà diversamente e Indiani tornerà a quello schieramento, tattico e di uomini, che con la Spal ha funzionato. L’unica novità, dettata dalla contingenza, sarà quella del portiere.
Trombini si è rotto giovedì e quindi spazio a Borra, arrivato in estate per fare il titolare e poi relegato in panchina da un rendimento così così nel precampionato. Adesso la sorte gli ha messo tra i guanti la chance di riprendersi il posto e cancellare tutto il pregresso: le incertezze nelle amichevoli e in Coppa Italia e anche le parole di Indiani nel post Lucchese, per le quali poi il tecnico si era scusato.
Per il resto, in difesa dovrebbe toccare di nuovo a Risaliti e Chiosa (Polvani è ancora fuori e Masetti è abile solo per uno spezzone), con Coccia a sinistra e Lazzarini a destra. In mezzo Settembrini, Foglia e Mawuli, in attacco Guccione, Gucci e Pattarello. Ma qualche sorpresa non è da escludere.
Di fronte ci sarà un Gubbio zavorrato dalle assenze (due squalificati, tre infortunati tra cui il talentuoso Di Massimo) ma comunque avversario coriaceo, ordinato in campo, solido in fase difensiva, reduce dal quinto posto dell’anno passato e costruito per ottenere il bis.
L’Arezzo, per dirla alla Indiani, dovrà andare a 120 all’ora per vincere, facendo leva sulle certezze costruite fin dalla scorsa stagione, sollecitando Gucci che si trova in un ottimo momento, innescando Pattarello (il più incisivo in zona offensiva), proteggendo la difesa con reparti corti e stretti, alzando il livello di attenzione per evitare di prendere gol. Non è un compito facile, non è nemmeno impossibile.