Foglia in azione contro il Pineto nel match di Coppa dell'anno scorso

In tutti e tre i gironi le squadre salite dai dilettanti stanno facendo fatica, invischiate nelle zone calde della classifica. Gli abruzzesi sono l’eccezione (17 punti, ottavo posto), seguiti dagli amaranto a 15 come il Catania, che però era partito per tentare l’assalto alla B. E domenica il calendario propone per Indiani proprio la sfida contro i biancazzurri

Il salto dalla serie D alla Lega Pro è insidioso e le neopromosse di quest’anno lo stanno confermando. Maggiore fisicità dei calciatori, livello tecnico più elevato, preparazione tattica più diffusa tra gli staff: escludendo dal novero la lunga lista di adempimenti economici, organizzativi e infrastrutturali, sono soprattutto questi gli scalini da salire, che richiedono tempo per essere affrontati con successo e a volte si rivelano ostacoli troppo grandi.

Le classifiche attuali sono emblematiche, anche se ci troviamo solo a un terzo del cammino stagionale. Sei delle squadre che hanno conquistato il professionismo pochi mesi fa, si trovano in zona playout o poco sopra. Quella che ha fatto meglio è il Pineto, con l’Arezzo subito dietro (insieme al Catania).

Nel girone A le tre neopromosse sono in fila da quota 14 dove c’è il Legnago (primo nel girone C dei dilettanti con 60 punti) a quota 12 dove staziona la Giana Erminio (che ha conquistato i prof davanti alla Pistoiese). In mezzo a quota 13 c’è il Lumezzane (77 punti in serie D). Il Novara in questo girone è ultimo a 5 punti, il Mantova comanda con 29.

Nel girone C annaspano sia il Sorrento, penultimo con 9 punti, che il Brindisi (terz’ultimo con 10). I campani l’anno scorso avevano prevalso nella volata con la Paganese, mentre i pugliesi, con una rimonta incredibile, si erano guadagnati lo spareggio (poi vinto) contro la Cavese, per mesi in testa alla classifica. L’altra neopromossa, il Catania, è a 15 punti (-12 dalla Juve Stabia): finisse oggi il campionato, sarebbe fuori dai playoff. Un risultato deludente per un club che l’anno scorso ha dominato in D (88 punti) e che in estate ha investito un budget milionario per tentare subito l’assalto alla B.

Nel girone centrale della Lega Pro, dicevamo, c’è l’outsider che sta andando meglio. Il Pineto (72 punti nel girone F di serie D) con la vittoria di ieri sera contro la Fermana è balzato a quota 17: un risultato invidiabile per una squadra e una società che si misurano per la prima volta con il professionismo e che devono giocare a Pescara per le carenze strutturali dello stadio “Pavone-Mariani”. L’Arezzo (70 punti la scorsa stagione) è due lunghezze più indietro, nel limbo della classifica, a -1 dai playoff e a +3 sui playout. Più attardato il Sestri Levante (record di 94 punti e campione d’Italia dilettanti), fermo a 9 punti ma con una partita da recuperare (contro il Rimini).

Fra cinque giorni il calendario propone il confronto tra Arezzo e Pineto, che lo scorso anno si sono già incrociate due volte in Coppa Italia e nella poule scudetto. E i biancoazzurri hanno vinto sia nella prima circostanza (2-1 al Comunale) che nella seconda (3-1 in Abruzzo).