Donati allunga sulla fascia

Il terzino, autore dell’assist per l’1-1, e il portiere Trombini sono i migliori tra gli amaranto. Masetti e Risaliti sotto tono, Bianchi e Mawuli in difficoltà con i palleggiatori pescaresi. Pattarello, in condizioni menomate, costruisce qualche pericolo. Iori falso nove non si vede mai

Le pagelle di Arezzo-Pescara.

TROMBINI 7 Padrone del ruolo, in fiducia, agile come una molla. Merola gli mette il rigore tra palo e ferro, sennò l’avrebbe preso. Incolpevole sulla capocciata di Di Pasquale. Disinnesca con prontezza Cuppone, due volte, e lo stesso Merola nella ripresa.

DONATI 7 Un esordio con i fiocchi dopo 8 giorni con i nuovi compagni. E dire che dalla sua parte agisce la catena formata da Moruzzi, Aloi e soprattutto Cangiano, cliente scomodo che combina il minimo sindacale. Serata impreziosita dall’assist per il gol di Gaddini e dal colpo di testa che Plizzari sventa da campione. Sarebbe stato il 2-2.

MASETTI 5.5 Titolare dopo un mese e mezzo, vive una serata complicata contro un Pescara che muove i tre attaccanti con la consueta rapidità. Suo il fallo da rigore su Vergani, con diverse fibrillazioni quando entra Cuppone. Un po’ meglio dopo l’intervallo (42′ st Settembrini ng).

RISALITI 5 Passo indietro rispetto alle ultime gare, con l’assenza di Chiosa che forse inibisce la sua prestazione. Il penalty che schioda lo 0-0 nasce da un esiziale passaggio impreciso in zona rossa. Anche ammonito dopo una giocata di Cuppone (33′ st Polvani 6 Mancava dal 30 settembre, gioca venti minuti buoni. Si fa sentire davanti in un paio di mischie).

MONTINI 5 Merola è il più rompiscatole di tutti e lui lo soffre, anche se il 10 spesso si accentra per andare a prendere palla. Spinge meno del solito, si fa bruciare da Di Pasquale sullo stacco aereo del raddoppio pescarese.

BIANCHI 5 La bella palla per innescare la corsa di Donati, in occasione del pareggio amaranto, e poco altro. Lì in mezzo smorzare il palleggio di Squizzato, Franchini e Aloi è compito improbo. E costruire qualcosa per gli avanti idem (18′ st Foglia 6 A parte un regalo clamoroso che Cuppone e Cangiano non riescono a tradurre in gol, butta dentro una presenza più massiccia sul piano fisico e tecnico. Il Pescara, anche per questo, si abbassa di venti metri).

MAWULI 5.5 Chiude la partita in posizione defilata a sinistra, dopo aver masticato un numero insolitamente elevato di palloni. Troppi per uno come lui, che dovrebbe cantare e portare la croce.

PATTARELLO 6 Gioca in condizioni menomate, ma si è saputo solo dopo. Nonostante questo, è di nuovo tra i più pericolosi. Accarezza il palo nel primo tempo con il piede debole, sfiorando il quarto gol consecutivo (ma lì poteva servire Gaddini). Reclama un rigore per una tamponata di Moruzzi che l’arbitro giudica regolare. Costringe il terzino pescarese al secondo fallo da ammonizione che D’Eusanio, incredibilmente, manda in cavalleria. Si sbatte fino alla fine, nonostante l’ammonizione (fiscale) la prenda lui che era in diffida. Salterà Olbia.

GUCCIONE 5 Una giocata illuminante, no look, a beneficio di Pattarello nel primo tempo. E il velo per smarcare il 10 nella ripresa. Poi qualche cosina qua e là, poca roba per l’uomo che deve accendere la luce. L’assenza di Gucci gli ha tolto un riferimento prezioso (33′ st Castiglia 6 Va a mettersi là davanti, un po’ prima punta, un po’ trequartista, per creare scompiglio).

GADDINI 6.5 Volitivo, intraprendente anche se un po’ confusionario nella scelta delle giocate. Il gol è un colpo da biliardo, di quelli che ha nel repertorio, ed è il secondo in campionato, il primo al Comunale dove non segnava da quasi un anno (19 febbraio 2023, rigore al Ghiviborgo). Sta prendendo confidenza con la serie C (18′ st Catanese 6 Debutta nel momento più delicato del match e lascia intravedere le sue qualità. Ardimento, malizia, inserimenti. Tornerà utile).

IORI 5 Il più sacrificato di tutti, costretto a fare il falso nove con risultati così così. Per un’ora non la becca mai, poi Indiani gli consente di girare anche al largo ma la serata non decolla più.