Un passo avanti per Chiosa, bravo a tenere la linea e blindare l’area nel finale. Mawuli cresce nella ripresa, Guccione ha buone idee ma la gamba meno brillante, il solito Chierico che accoppia movimento e qualità, Pattarello grigio ma con due assist. Errore di lettura di Venturi che costa lo svantaggio. Varela entra e segna, confermandosi un perfetto dodicesimo titolare
Le pagelle di Arezzo-Carpi.
VENTURI 5 Errore di lettura l’ha definito Bucchi. L’appoggio a Guccione, con l’avversario alle calcagna, è di quelli che si vedono sempre più frequentemente in un calcio in cui quasi tutti impostano dal basso. Poteva costare caro, invece per fortuna no. Poi la partita non gli offre occasioni per rialzare il voto. Un paio di buone uscite, normale amministrazione e nulla più.
RENZI 7 Dura un’oretta ed è fisiologico vista la recente assenza per un malanno muscolare. In quell’ora però mette a ferro e fuoco la fascia di competenza, con il povero Rigo che viene sopraffatto, ammonito e sostituito all’intervallo. Segna il primo gol davanti alla sud con una sovrapposizione delle sue, a tutto gas, mangiando il campo. Porta ritmo e dinamismo, un rientro prezioso per la squadra. Negli ultimi trenta minuti sta buono buono in copertura.
GILLI 7 La battuta a vuoto con il Guidonia è alle spalle. Torna sui livelli di inizio stagione, ben piazzato e con le idee chiare. Sall e Gerbi hanno fisicità, sono ben assortiti per caratteristiche, ma combinano poco. Merito anche suo, forte fisicamente e attento a chiudere ogni varco. Mai in difficoltà.
CHIOSA 6.5 Un passo avanti rispetto alle ultime prestazioni, agevolato dalla sterilità del Carpi. Tiene bene la linea e nella ripresa, quando l’Arezzo si abbassa fino a ridisegnarsi con il 352, governa l’area con personalità. Rischia solo con una sbracciata in faccia a Sall, l’FVS lo salva.
RIGHETTI 6 Meno appariscente rispetto a martedì, quando nella ripresa aveva dominato sul binario di sinistra, scodellando in mezzo palloni su palloni. Stavolta è una partita più cauta, in cui bada a tenere la zona piuttosto che affondare davanti. Se la cava senza sbavature.
MAWULI 6 Torna titolare dopo due panchine di fila, a pochi giorni dal rinnovo di contratto. Comincia in modo incerto, sporca qualche palla di troppo, pecca di precisione. E’ comunque vispo nel soffiare il possesso a Rigo e originare l’azione del pari. Meglio nella ripresa, quando si mette a fare schermo sulla trequarti e la sua fisicità è un bel sollievo (36′ st Perrotta 6 Il solito ingresso elettrico, fa ammonire Forte e si dimostra subito pronto).
GUCCIONE 6 A parte la prima con il Forlì, quando era squalificato, le ha giocate tutte. E la stanchezza si fa sentire. Le idee sono lucide, meno brillante è la gamba. Qualche imbucata non va a buon fine, perde un po’ di geometria, gestisce così così alcune situazioni che per lui sono l’abc. Però è fondamentale per lo sviluppo della manovra anche a scartamento ridotto. Più vittima che colpevole sull’errore che costa il gol dello 0-1. Festeggia l’allungamento di contratto con tre punti.
CHIERICO 7 Bucchi per spronarlo e non farlo cullare sugli allori, ha detto che il suo rendimento finora è stato da 6/6.5. In realtà si è guadagnato la maglia da titolare con prestazioni dense di cose buone. E’ bravo a orientare il possesso, discerne con raziocinio quando c’è da scaricare e quando da affondare, si inserisce con e senza palla. Ha qualche pausa, è vero, ma accoppia movimento e qualità (16′ st Iaccarino 6 Meno debordante di altre volte, anche perché la partita muta i connotati e c’è da fare densità piuttosto che offendere. Fa il suo).
PATTARELLO 6 Anche lui, che sembra un robot programmato per garantire ovunque muscolarità e potenza, si prende qualche umana pausa. Gioca 61 minuti grigi, ravvivati da due assist per Renzi: sul primo ci scappa il gol, sul secondo quasi (16′ st Varela 7 Segna un gran bel gol, lui fresco e pimpante contro difensori ormai piantati per la fatica. Poi esulta con il salto mortale, concedendo a se stesso una soddisfazione da circoletto rosso e a tutti noi il dubbio che sia un perfetto dodicesimo titolare. Il campo dirà. In ogni caso, è il beniamino del pubblico).
RAVASIO 5 Zero tiri in porta, solita generosità e disponibilità, minore efficacia, un rimbrotto di Bucchi dalla panchina cui risponde allargando le braccia sconsolato. Partitaccia (16′ st Cianci 6 Lo salva l’assist per Varela che mette in ghiaccio la sfida ed evita altri 4 minuti di patema d’animo. Per il resto, combatte senza grandi acuti contro i centrali del Carpi e qualche mugugno dalle tribune. E’ ancora a zero gol e per un centravanti non è fardello da poco).
TAVERNELLI 8 Ha sfornato prestazioni migliori ma pure questa non è accia. Poi c’è quel gol che fa saltare in piedi i quattromila del Comunale, un gol che ha nel dna, dalla sua mattonella, con un movimento che gli viene naturale come bere un bicchier d’acqua e la gamba lasciata andare alla perfezione. Ricapitolando: da quando c’è Bucchi in panchina, ha segnato 8 gol, 7 dei quali decisivi per il risultato. I numeri non mentono mai (36′ st Gigli 6 Porta i suoi centimetri per alzare il muro nel finale di gara).