L’attaccante era stato espulso a Rimini dopo il triplice fischio dell’arbitro: squalificato per parole irriguardose nei confronti di un avversario. Ammenda all’Arezzo per il lancio di due petardi e due fumogeni, da parte dei tifosi, nel recinto di gioco

Il giudice sportivo, in seguito all’espulsione di Rimini arrivata dopo il triplice fischio dell’arbitro Diop, ha squalificato Emiliano Pattarello per una giornata “per avere, al termine della gara, tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un calciatore avversario, in quanto avvicinatosi a quest’ultimo, proferiva nei suoi confronti parole irriguardose”.

A fine gara il tecnico dei romagnoli, Filippo D’Alesio, aveva detto in sala stampa: “I miei ragazzi non meritano di sentirsi dire “falliti” e “dovete morire a gennaio” dagli avversari. Serve rispetto”.

Pattarello salterà quindi soltanto la partita di venerdì sera contro il Gubbio e tornerà disponibile per la successiva trasferta di Ravenna.

Il giudice ha anche inflitto una multa di mille euro all’Arezzo “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati nel settore curva ovest ospiti, consistititi nell’aver lanciato, durante la gara, due petardi e un fumogeno nel recinto di gioco, senza conseguenze; al 15° minuto del primo tempo, un fumogeno nel recinto di gioco, provocando una bruciatura alla pista di atletica e un danno ad un cartellone pubblicitario”

Ammenda di 1.300 euro anche per il Rimini “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’aver lanciato, durante la gara, tre petardi e due fumogeni nel recinto di gioco, senza conseguenze”.