lo stadio Curi di Perugia

Rinviata ogni decisione sulla partita in programma domenica 9 novembre (ore 14.30) al Curi. Per adesso non parte la prevendita dei biglietti né si può aderire al programma di fidelizzazione “Cuore Amaranto”

Giudizio sospeso, almeno per adesso. In vista della partita Perugia-Arezzo, in programma domenica 9 novembre allo stadio Renato Curi, con inizio alle 14.30, l’Osservatorio ha rinviato ogni decisione riguardo la presenza dei tifosi ospiti al fine di approfondire l’analisi dei rischi connessi alla gara. Al contempo, fino all’assunzione di determinazioni in merito, ha invitato la Lega e la società organizzatrice affinché non sia avviata la vendita dei tagliandi e siano momentaneamente sospese le adesioni ai programmi di fidelizzazione.

Quest’ultima disposizione rappresenta una novità, almeno per quanto riguarda le partite dell’Arezzo. In questo momento, quindi, chi volesse sottoscrivere la tessera “Cuore Amaranto”, che presumibilmente servirà a Perugia ma anche ogni volta che verrà limitato l’accesso agli stadi ai tifosi fidelizzati, non può farlo.

Nella primavera del 2024 la trasferta per i tifosi amaranto venne limitata ai possessori di tessera sottoscritta antecedentemente al 16 aprile (la partita era in calendario per il 21). Orgoglio Amaranto presentò un ricorso al Tar con cui veniva fatto presente che le esigenze di controllo degli accessi legate alla tessera del tifoso sono divenute del tutto inesistenti a seguito dell’introduzione del biglietto nominativo e del collegamento diretto dei terminali delle società di ticketing con la banca dati SDI. Il ricorso però venne respinto in quanto, secondo il tribunale, “le limitazioni preventive adottate a tutela dell’ordine pubblico in occasione degli eventi sportivi dagli organi a ciò specificamente preposti hanno carattere cautelare e costituiscono espressione di ampia discrezionalità“. Il settore ospiti del Curi rimase completamente vuoto.

Nello scorso ottobre invece i tifosi aretini si presentarono in 200 circa sia in campionato che in Coppa Italia, con le due gare che si disputarono a distanza di pochi giorni. In entrambi i casi le trasferte furono consentite dall’Osservatorio solo ai possessori della tessera del tifoso e solo per il settore ospiti.