il salvataggio di Chiosa su Zagre

Tutti sopra la sufficienza gli amaranto dopo la spettacolare vittoria di Ravenna. Iaccarino rimpiazza Mawuli con una prova autoritaria, Gigli sventa un’azione pericolosa con un grande intervento. Pattarello a sprazzi ma dentro la partita, Tavernelli generoso anche in copertura. Guccione di nuovo sui suoi livelli, Cianci a disposizione dei compagni

Le pagelle di Ravenna-Arezzo.

VENTURI 6.5 Era l’ex più ex di tutti, per la prima volta da avversario nel suo Benelli. Parata più spettacolare che difficile sul tiro di Luciani in avvio di gara, parata da campione sul missile di Solini durante la ripresa. Poi rischia di mandare tutto a monte con un’uscita improvvida fuori area, con Motti che grazia lui e l’Arezzo calciando fuori. Mettendo tutto insieme, sta comodo sopra la sufficienza.

DE COL 6 Non è un uomo copertina né gli interessa diventarlo. Gioca con grande applicazione, contiene le sfuriate di Rrapaj e presidia la fascia di competenza anche nel momento di maggior pressione giallorossa. Sul pezzo.

GILLI 7 Pronti, via e un suo svirgolone recapita a Luciani un pallone invitante, su cui per fortuna si oppone Venturi. E’ bravo a cancellare l’errore senza scompensi, segno che ha raggiunto saldezza mentale e di nervi. Di lì in avanti battaglia con vigore, si appiccica all’uomo quando serve, chiude linee di passaggio. Esce per crampi dopo un’altra prestazione top. Bucchi in sala stampa parlerà di prova granitica della difesa e di sicuro pensava a lui (36′ st Gigli 6.5 Nobilita il suo spezzone arpionando una palla verticale che stava scavalcando la linea, diretta verso Motti lanciato a rete. Intervento provvidenziale di uno che subentra con la testa giusta).

CHIOSA 7.5 La condizione cresce, le gambe girano meglio, le prestazioni salgono di livello. Mai in affanno nonostante il Ravenna attaccasse con tanti uomini, sempre lucido, a un passo dal gol dentro l’area giallorossa. Il salvataggio su Zagre, che si stava avventando sulla respinta corta di Venturi dopo il tiro di Solini, è a pagina 27 del manuale del difensore.

RIGHETTI 6 Alter ego di De Col sull’altra corsia laterale. Combatte con Da Pozzo finché resta in campo, poi si dedica a fare tutto quello che deve un terzino assennato, portando a casa una prova senza scintille ma di sostanza.

MAWULI 6 Una mezz’ora discreta, quindi il ginocchio va in iperestensione e lui non riesce a proseguire. L’infortunio non sembra grave, speriamo bene (35′ pt Iaccarino 7 Il bello della panchina lunga è buttare nella mischia come rimpiazzo uno di tal fatta. Subito pimpante, si prende responsabilità di palleggio senza timori, difende e aggredisce gli spazi. Mette lo zampino nell’azione del raddoppio di Ravasio. Mediano tuttofare).

GUCCIONE 7 Nella giornata più importante dell’ultimo periodo ritrova estro, corridoi interni e i cambi gioco a cinquanta metri di distanza che sono prelibatezze tecniche tipiche del suo repertorio. Spini è il designato per togliergli aria ma il compito gli riesce poco, mentre lui va a contrastare Lonardi, l’altro play, spremendosi fino all’ultima goccia. Esce zoppicando e con un interrogativo: perché uno con il suo piede non tira le più punizioni? (36′ st Perrotta 6 Un quarto d’ora a briglie sciolte, come d’abitudine).

CHIERICO 8 Partita di rara maestria, correndo con costrutto all’indietro e in avanti, portando pressione sui mediani ravennati e attaccandoli alle spalle. Con tecnica, vivacità, senso della posizione. Dirompente quando crea i presupposti del 2-0, decisivo quando porge a Varela l’assist per il tris. Centrocampista sopraffino, l’unico sempre titolare da inizio stagione. Il motivo è chiaro.

PATTARELLO 6.5 A sprazzi. Lunghe pause nel primo tempo, però l’episodio del rigore per il tocco di braccio di Solini lo firma lui. E poco prima dell’intervallo imbastisce un contropiede di pura potenza, saltando netto due avversari lungo la linea dell’out. Si guadagna la punizione (contestata dal Ravenna) da cui nasce lo 0-1, scodella a Cianci l’assist per il tapin che si schianta sul palo, va a terra in area e quelli di casa chiedono l’Fvs per una simulazione che gli costerebbe il secondo giallo. Bucchi annusa il pericolo e lo toglie (23′ st Varela 7 La sua comfort zone gli si spalanca davanti appena mette piede in campo. Spazi larghi, il pieno di benzina nelle gambe, voglia di spaccare la partita e il mondo. Non a caso reclama un rigore dopo un contatto con Falbo, va a pressare forte Bianconi, gli ruba palla e quasi segna. Infine mette in ghiaccio la sfida con il quarto gol stagionale, tutti segnati da subentrato).

CIANCI 7 One shot one kill contro il Gubbio. E la storia stava per ripetersi a Ravenna, solo che stavolta la sua unica conclusione in porta è neutralizzata dal legno. Una bella giocata quella, in spaccata, trovando lo specchio da posizione defilata. Pregevole anche il movimento con cui tiene vivo il pallone in area giallorossa, poi spedito in mezzo per lo 0-1 di Tavernelli. A disposizione dei compagni (23′ st Ravasio 7 Bucchi lo rimprovera, si fa per dire, perché segna soltanto gol belli e la lista si allunga di un’altra perla che luccica. Stop, torsione e girata in un fazzoletto, Anacoura freddato all’incrocio dei pali. Terza rete in campionato. Come Varela, tutte trovate alzandosi dalla panchina).

TAVERNELLI 7 La sua forza sta nella completezza. E’ in un periodo in cui fa meno cose davanti, però cuce tanto e cuce bene. Arretra, dà una mano, ripiega per andare a disinnescare una ripartenza avversaria e poi riparte. Non perde mai la trebisonda, non reagisce alle botte, macina chilometri. E segna un altro gol pesantissimo sullo 0-0. Anacoura gli dà una mano ma non è un problema nostro.