Emiliano Pattarello, un gol e un assist finora

La squadra sta attraversando un periodo di difficoltà a concretizzare, anche se ha già mandato a segno 9 giocatori diversi. Questo dato, e la solidità della fase difensiva, consentono di affrontare i problemi con la giusta serenità. Indiani in carriera ha giocato con tutti i moduli, conosce il 433, il 4231, il 352. Ma al di là dei numeri, sa come mettere nelle migliori condizioni i propri giocatori. Con il lavoro sul campo, gli ostacoli si superano

Lo dico sinceramente, mi stupisce questa sterilità della squadra a concretizzare la grande mole di lavoro proposta in ogni partita. Mi stupisce ma non mi preoccupa, poi spiegherò il perché. Credo dipenda dallo stato di forma complessivo e di qualche singolo. C’è meno brillantezza nell’ultimo periodo, che fa parte degli alti e bassi che si vivono in ogni campionato e che avranno anche gli avversari. Ci sta, sono portato a pensare che si tratti di un periodo particolare. In rete comunque sono andati 9 diversi giocatori, è un dettaglio importante da non sottovalutare.

Del mal di gol non ne farei un dramma, anche se da ex centravanti posso confermare che questi sono momenti in cui rosichi. Vorresti dare il tuo aiuto alla squadra e non ci riesci, rischi di diventare frenetico, sia in partita che durante il lavoro in settimana. Agli attaccanti, per i quali ho speso parole di elogio in passato (e che confermo), consiglio di darci dentro con la mente più libera possibile, prima o poi le cose prenderanno un altro verso.

E’ chiaro che di fronte alla difficoltà a buttarla dentro, vanno studiate anche le alternative tattiche. La rotazione degli uomini, Indiani l’ha già sperimentata, ricevendo risposte quasi sempre positive. Mantenendo il modello di gioco, secondo me eccellente e votato all’attacco, si potrebbe anche pensare di modificare la struttura tattica, com’è successo in qualche spezzone di partita. Dentro una stagione è normale variare qualcosa, anche se non è obbligatorio. Ma il mister in carriera ha utilizzato tutti i moduli, li conosce bene e pure questo è un aspetto importante. L’Arezzo è in buone mani, un altro motivo per guardare la realtà con la giusta serenità.

Al di là del dato numerico relativo al 433, al 4231 o al 352, che sono la fotografia della squadra in fase di non possesso, c’è da tenere di conto le caratteristiche dei giocatori. Attaccare partendo 4 o 5 metri più avanti o più dietro o da una posizione più centrale, può cambiare tante cose a livello personale e di squadra. Quindi certe decisioni vanno ponderate bene e Indiani ha la preparazione per scegliere nel modo giusto. In ogni modo, per quanto riguarda la fase difensiva, i numeri restano da record. E l’Arezzo, anche se finalizza con fatica, continua ad attaccare portando tanti uomini in avanti. Ecco perché, secondo me, la ruota girerà alla svelta.

Ps – la Pianese è bianconera, lo scontro diretto è a dicembre. Qualche analogia con il mio campionato di serie D in amaranto mi torna alla mente…

Classe 1971, nato a Roma, ex centravanti, è dottore in psicologia. Nel 2016 ha conseguito il master Uefa Pro a Coverciano. Allenatore professionista, è attualmente docente di tecnica calcistica presso la Federazione Italiana Gioco Calcio