Totò Di Natale in tribuna nel match di andata

Rispetto alla gara d’esordio in campionato, e anche alla sfida di dicembre in Coppa Italia, la società biancorossa ha cambiato tanto, sia nella dirigenza che nella rosa. E in panchina è arrivato un tecnico esperto come Fiorucci che ha dato la svolta: 13 punti in 10 giornate, 4 gare di fila senza sconfitte. Ma i numeri di attacco e difesa restano insufficienti. Il centrale Bassini e il centravanti Tomassini (ex amaranto) i giocatori top

UN’ORVIETANA DIVERSA – Domani riparte il campionato dell’Arezzo che, nell’anticipo del Comunale, affronterà l’Orvietana. I biancorossi con 14 punti occupano la penultima punizione in classifica. Tanto è cambiato dalla gara d’andata e anche da quella di coppa dello scorso dicembre. Nella stanza dei bottoni non c’è più il dg Alvaro Arcipreti, esonerato dal patron Roberto Biagioli il 18 ottobre al pari di mister Gianfranco Ciccone, mentre è rimasto al suo posto il ds Giuliano Cioci. Il dg adesso è invece Fabrizio Mortolini.

L’EX FIORUCCI IN PANCHINA – In panchina è stato richiamato a Orvieto, a distanza di oltre due anni, una vecchia conoscenza anche del calcio nostrano, ovvero Silvano Fiorucci. Classe ’57, originario di Città di Castello, ha iniziato la sua lunga carriera a 35 anni in Eccellenza, poi in serie D con il Foligno. In seguito è stato allenatore in seconda di Giorgio Rumignani. Dal 2001 al 2005 lavora per Benevento e Arezzo in serie C1, Imolese (C2) e poi sempre in C1 con Fidelis Andria, Foggia e Teramo. Nelle stagioni successive torna ad allenare in serie D proprio con l’Orvietana, poi San Sepolcro, Pierantonio, Mezzolara, Castello, Trestina, di nuovo a Orvieto, ma in Eccellenza nella stagione stoppata dal Covid, poi passa al Tiferno come dirigente e infine sulla panchina della Baldaccio, la scorsa stagione, terminata anzitempo con le sue dimissioni. Allenatore esperto, bravo tatticamente, uno che cura molto la fase difensiva e di non possesso. Qualche settimana prima dell’esonero di Arcipreti e Ciccone aveva fatto il suo ingresso in società, nelle vesti di vice presidente, Totò Di Natale raggiungendo così suo figlio Filippo, tesserato da inizio stagione con gli umbri.

MERCATO CON TANTI MOVIMENTI – Anche il mercato ha decisamente cambiato volto alla squadra. Tante le partenze, su tutte quella del capitano e leader Bracaletti passato al Guardea in promozione. Di contro anche la casella degli arrivi ha fatto registrare diverse novità. Sono stati ingaggiati il portiere Marricchi (Pianese), i terzini Siciliano (lo scorso anno a Brindisi) e Papale (’04 Serrabus Ogliastra), i centrocampisti Proietto (Montespaccato ’01), Rosini (Gravina ’03) e gli attaccanti Alagia (Tolentino), Mignani (’02 Poggibonsi, figlio di Michele, allenatore del Bari) e il 2003 Megaro (Ternana) arrivato nei giorni scorsi. Con l’avvento in panchina del nuovo allenatore la squadra ha cambiato decisamente passo, collezionando 13 punti in 10 giornate (uno in sette partite prima del suo arrivo) e soprattutto non perde da quattro gare in cui ha collezionato 8 punti grazie alle vittorie casalinghe su Ponsacco e Livorno (entrambe per 1-0) e ai pareggi in trasferta con Città di Castello e Montespaccato (2-2) nel turno prenatalizio.

OBIETTIVO SALVEZZA – Quella vista nelle settimane prima della sosta, è una formazione in buona salute, ben disposta in campo, con un discreto approccio mentale al match, che sviluppa anche un buon calcio fatto di giocate in velocità con una scioltezza di manovra. In casa umbra dopo questa buona serie di partite iniziano a credere almeno ai play-out che distano appena 2 punti, con un occhio anche alla salvezza diretta, distante 6 lunghezze, cosa impensabile fino ad un mese fa. La crescita è innegabile in questa seconda parte del girone di andata, ma la classifica resta preoccupante e la l’Orvietana ha ancora uno degli attacchi meno prolifici del campionato (13 reti, peggio hanno fatto solo Montespaccato e Ostiamare) e una delle difese più battute con 24 reti al passivo.

Simone Tomassini esulta dopo un gol al Perugia con la Berretti amaranto

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida del Comunale Fiorucci dovrà fare a meno dello squalificato Ricci, espulso nell’ultimo turno. Per il resto rosa a completa disposizione. Squadra che dovrebbe disporsi con il 4312. Marricchi tra i pali, a destra Omohonria, sull’out opposto Papale (’04) mentre centralmente Borgo e Bassini dovrebbero essere preferiti a Frabotta. In mediana Carletti (’03) dovrebbe prendere il posto di Ricci (assenza pesante nell’economia del gioco dei biancorossi) e potrebbe essere affiancato da Proietto (’01) e Rosini (’03). Tra le linee Rinaldi in vantaggio su Alagia mentre in avanti bomber Tomassini, reduce dal rigore sbagliato al Don Pino Puglisi, e Mignani (’02). Comunque non è da escludere un cambio modulo per affrontare in modo più abbottonato gli amaranto.

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggior considerazione sono Gianmarco Bassini e Simone Tomassini. Il primo è difensore centrale arrivato alla chiusura del mercato estivo dopo che aveva cominciato la stagione a Chieti. Classe ’94, mancino, prestanza fisica, supera il metro e novanta di altezza, cresciuto nella Lazio, ottima esperienza in categoria dove ha totalizzato quasi 200 presenze con la maglie tra le altre di Rieti, Trastevere, Picerno e Montespaccato. Forte nel gioco aereo, discreto tecnicamente, pericoloso sulle palle ferme grazie ad una buona precisione di calcio, non troppo veloce negli spazi stretti. Tomassini (’92) invece è l’ex della partita anche se non ha mai esordito in prima squadra con l’Arezzo. Cresciuto proprio nel settore giovanile amaranto, in carriera ha vestito tra le altre le maglie di Gubbio, Montevarchi, Pineto (nel 2018-19 realizzò 16 reti), Matelica, Gavorrano e Rimini. Attaccante potente, dotato a livello fisico, abile nel gioco aereo, discreto anche a livello tecnico, ama agire dentro gli ultimi sedici metri, anche se non disdegna di mettersi a servizio della squadra. Capocannoniere dei suoi con 5 reti, capitano dopo la partenza di Bracaletti, nonostante le numerose richieste di mercato ha deciso di restare a Orvieto per cercare di raggiungere la salvezza.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente risale al 25 aprile 2012 quando la gara si chiuse con un pirotecnico 7-3 per gli amaranto, allora guidati da Bacis. Per l’Arezzo le reti furono realizzate da Rubechini, Cissé (doppietta), Borgogni e tripletta di Raso realizzata negli ultimi 10 minuti di gara, mentre per gli ospiti gol di Caligiuri, Alterio e Brescia.