Isabel Pirriatore in azione al Comunale

L’Acf è tornata in grande forma e i dodici punti conquistati nelle ultime quattro gare fanno dormire sonni più tranquilli a tutto l’ambiente. La centrocampista cresciuta nella Fiorentina è una delle più in forma e grazie alla sua rete la squadra ha sbancato l’ostico campo del Tavagnacco. Ora viaggia a dieci punti dalla zona retrocessione a 360′ dal termine della stagione. “Abbiamo passato momenti duri, poi dentro di noi è scattato qualcosa. Contenta che le mie reti aiutino la squadra, adesso gli ultimi sforzi e poi ci godremo il meritato riposo

Era il 25 marzo quando l’Acf Arezzo cadeva a Terni per 4-2 e le cose si mettevano sempre peggio per le ragazze di Testini. La classifica vedeva le amaranto a soli due punti dalla zona retrocessione e le vittorie conquistate in 22 giornate erano appena quattro (San Marino, Apulia Trani andata e ritorno e Tavagnacco). Da lì in avanti, però, tutto è cambiato. Nel mese di aprile solo il Napoli ha mantenuto lo stesso trend delle citte: quattro vittorie in altrettante gare, tante quante ne aveva ottenute nelle precedenti, e dodici punti conquistati frutto di 7 reti segnate e appena una subìta. Uno straordinario (mini) filotto che ha ridato sorrisi, emozioni e gioia a tutto l’ambiente rimasto un po’ deluso e imbronciato dopo un girone di andata negativo e un campionato al di sotto delle aspettative generali. Ora la classifica finalmente sorride e vede la squadra di Testini a quota 29 punti, esattamente 10 in più della terzultima posizione occupata proprio dal Tavagnacco.

Sicuramente chi non ha deluso è stata Isabel Pirriatore, centrocampista classe 2003, con trascorsi importanti con la maglia della Fiorentina (con cui non ha mai esordito in prima squadra) e grazie alla quale si è affacciata per la prima volta nel mondo amaranto, come dimostra l’anno passato nella Juniores dell’Acf Arezzo nella stagione 2018/2019. Isabel veste la maglia della prima squadra dallo scorso luglio e dopo i primi mesi di adattamento è diventata pedina fondamentale nella rosa. Centrocampista fisica e dotata di ottima tecnica, si è contraddistinta per le sue 3 reti in campionato siglate contro San Marino (5 febbraio), Sassari Torres (16 aprile) e l’ultima, decisiva, contro il Tavagnacco (29 aprile). Una zampata al volo di sinistro da centravanti d’area su assist di Bassano, che dimostra come anche gli ultimi 20 metri possano essere terreno fertile per la numero 26 amaranto.

Isabel è il tuo momento, due reti nelle ultime tre partite che garantiscono un piazzamento tranquillo in classifica. Come ti senti?

Mi sento molto bene, è un periodo decisamente positivo dove le cose stanno girando bene sia personalmente che per quanto riguarda la squadra. Ci voleva proprio. I risultati dell’ultimo mese ci hanno permesso di tirarci fuori dalle zone calde di classifica e di guardare con serenità alle ultime quattro partite, che sono importanti per raggiungere l’aritmetica salvezza.

La squadra ha alzato la marcia e avete ottenuto 4 vittorie consecutive. Cosa è cambiato?

Sono cambiate tante cose da gennaio ad oggi, soprattutto negli ultimi due mesi quando abbiamo capito che stavamo rischiando grosso a livello di classifica: ci siamo confrontate e guardate negli occhi, abbiamo modificato atteggiamento e capito che dovevamo dare la vita per ognuna di noi, rispettandoci e aiutandoci come una vera famiglia nonostante le difficoltà. Ora il clima nello spogliatoio è tornato sereno e quando segniamo festeggiamo il doppio di prima.

Avevate bisogno di una scintilla, un qualcosa che potesse darvi lo slancio per spiccare il volo. Cosa è scattato in voi?

Credo che la scintilla sia arrivata quando abbiamo vinto con il Chievo, un avversario tosto contro cui avremmo sicuramente perso se l’avessimo affrontato qualche settimana prima. Poi il cambio del modulo, dal 433 al 4231, ha dato più certezze alla squadra, e da quando Razzolini è stata spostata al centro abbiamo cominciato a segnare molto di più, lei specialmente.

Quale ruolo si adatta più alle tue caratteristiche?

Mi piace molto giocare dietro alle punte, credo che per caratteristiche posso far bene lì, mi piace inserirmi e attaccare l’area di rigore, anche se ultimamente io e Claudia Cagnina ci alterniamo spesso in mezzo e sulla trequarti.

Saresti in grado di dare un voto alla tua stagione?

E’ stata un’annata difficile e travagliata sotto tanti punti di vista, però sono contenta di essermi ritagliata il mio spazio dopo un inizio di stagione in cui giocavo poco. E’ normale, sia chiaro, ma con l’andare del campionato mi sono ritrovata a giocare sempre più minuti e le reti segnate sono state il giusto riconoscimento al nostro lavoro quotidiano. Non ho mai giocato in prima squadra prima di questo anno e ho dovuto superare alcune difficoltà relative ad ansia e approccio mentale alle gare. Devo ringraziare tanto mio padre che mi ha sempre aiutata in questi momenti.

Come ti trovi con mister, staff e compagne?

Mi trovo bene con tutti. Amo la città e gli aretini mi sono sempre rimasti simpatici fin dai miei primi momenti nella Juniores. Avevo tredici anni e cominciai a conoscere l’ambiente, che oggi è pure cambiato molto. Con lo staff lavoriamo molto bene, Testini è un grande allenatore e spesso ci dà consigli su come comportarci in campo in situazioni in cui occorre essere furbi: lui ha giocato tanto ad alti livelli, per cui ne sa molto. Le mie compagne sono tutte giocose e molto allegre, ne conoscevo alcune già dai tempi della Fiorentina Primavera. Siamo una grande famiglia e lo testimonia il fatto che anche chi è fuori per infortunio ci segue sempre e ci dà la giusta carica prima delle partite. Penso a Vicchiarello, Costantino e D’Alessandro, autentici esempi di attaccamento alla nostra maglia.

Cosa si può imparare da una stagione così dura e difficile dal punto di vista dei risultati?

Credo che stagioni come questa ti fortificano tanto e ti mettono alla prova. Abbiamo superato tante sconfitte e siamo state brave a non mollare mai quando la palla non entrava oppure se al primo tiro subivamo sempre gol, segnali che magari possono scoraggiare, ma non noi. Adesso non ci resta che chiudere bene la stagione ottenendo la salvezza matematica, poi potremo brindare alla salvezza e preparaci per cominciare bene l’anno prossimo. Conoscendo già il campionato ci auguriamo di fare solo meglio.