il presidente Manzo intervistato dalle tivù

Stamani la presentazione degli sponsor e delle nuove divise: “Grazie a chi ci sostiene, oggi mi sento a casa. Io sono religioso e devoto a San Pio, sulle maglie un omaggio alla Madonna del Conforto. Fossi stato ateo ci avremmo messo l’immagine di Maradona. Non capisco le polemiche ma l’importante è che se ne parli. Quest’anno vorrei arrivare primo per distacco, così da non soffrire, ma so che basta migliorare l’ottavo posto. Il centravanti lo prendiamo, giovane o esperto lo decidono Cutolo e Troise. A settembre il progetto per il nuovo Comunale: 36/48 mesi per la realizzazione, tra 21 e 23 milioni di investimento. Ci aiuteranno le banche”

Con gli sponsor seduti di fianco, Guglielmo Manzo ripercorre celermente i quattro anni della sua gestione: “Quando siamo arrivati, sembravamo extraterrestri capitati in un altro mondo. Oggi sento la città vicina e la conferma dei buoni rapporti con realtà imprenditoriali di questo spessore mi fa sentire a casa”.

SPONSOR – L’Arezzo stamani (23 agosto esattamente come un anno fa) ha presentato le maglie della stagione 2024/25: sulla parte anteriore i marchi di Unoaerre, storica azienda orafa aretina, e New Energy, la spa che si occupa di distribuzione di luce e gas e che detiene il 99% delle quote dell’Arezzo; sul retro quello di Novart (progettazione, sviluppo e produzione di oggetti di oreficeria e gioielleria); sulla manica Gimet Brass (realizzazione di catene e minuterie in ottone); sui calzoncini Uno Informatica (soluzioni digitali per il business).

Francesca Manzo (Rever Iconic) con le divise 2024/25

MAGLIE – Sguardi, telecamere e smartphone erano puntati sulla maglia amaranto, caratterizzata da colletto bianco e inserti con l’immagine della Madonna del Conforto stampati sulle maniche e sui fianchi. La divisa da trasferta è bianca, girocollo, con bordi amaranto alle maniche e sui lati: un richiamo alla stagione 1997/98, quando l’Arezzo con una casacca simile (prodotta da Gems) conquistò la promozione in C1. Infine la terza maglia nera, girocollo, con bordature amaranto, simile a quella dell’annata 1999/00 che però era blu scura, commercializzata da Galex. Le divise sono tutte firmate da Rever Iconic, azienda di proprietà di Francesca Manzo, figlia del presidente dell’Arezzo. Il materiale sarà in vendita dal mese di settembre e i prezzi dovrebbero restare quelli dell’anno scorso: 70 euro solo maglia, 105 euro il completo.

LA POLEMICA – Manzo non si è sottratto al dibattito riguardante la maglia dedicata alla Protettrice della città, che aveva fatto inalberare il vescovo Migliavacca a causa di alcune immagini girate in duomo e ritenute non consone al contesto, poi rimosse dai canali social della società. “Io sono molto religioso, devoto a San Pio, la Madonna del Conforto è un simbolo di Arezzo e ho trovato logico rappresentarla sul completo amaranto. E’ un omaggio da parte nostra, non ci vedo nulla di male. Alcune polemiche le ho trovate pretestuose, come quando i genitori degli studenti musulmani si lamentano del crocifisso nelle aule: è un nostro simbolo da duemila anni, chi viene qua deve adeguarsi. Se fossi stato ateo, da tifoso del Napoli quale sono avrei fatto stampare sulle maglie l’immagine di Maradona. Ma così non è e dico che a me questa maglia piace moltissimo. E’ bella, bella, bella e come diceva mia madre, l’importante è che se ne parli”. Il debutto è previsto domenica sera contro il Campobasso.

IL MERCATO – L’attaccante arriverà e forse arriverà pure un centrocampista per supplire all’assenza post intervento chirurgico di Damiani. Il presidente è stato chiaro: “Nel giro di qualche giorno Cutolo metterà a punto gli ultimi movimenti. Potrebbe andare su un centravanti giovane o su uno più esperto, deciderà lui insieme al mister. Per quanto mi riguarda, ribadisco che a me piacerebbe vincere il campionato per distacco in modo da non soffrire. Ma realisticamente dico che l’importante è migliorare l’ottavo posto di un anno fa”.

LO STADIO – Tra la metà e la fine di settembre l’Arezzo presenterà al Comune e alla città il progetto di riqualificazione dell’impianto. “Il Docfap è pronto e, considerando che si tratta di un investimento tra i 21 e i 23 milioni di euro, ci faremo affiancare dalle banche per finanziare l’importo insieme a New Energy. A lavori ultimati, la società ricaverà sussistenza per circa 3 milioni di euro all’anno. Dobbiamo ottimizzare costi e tempi di costruzione, che stimiamo tra i 36 e i 48 mesi. In quel periodo la squadra giocherà comunque nel suo stadio, anche se a capienza ridotta”.

GUARDA LA FOTOGALLERY