il presidente Guglielmo Manzo

Oggi in tribuna ad assistere alla sfida contro la capolista Pescara, domani in Comune a presentare il progetto del nuovo stadio. Il presidente tra ambizioni di classifica e dettagli del Docfap, con un impegno economico sempre maggiore per New Energy spa

Due giorni di fuoco per Guglielmo Manzo, atteso in tribuna al Comunale. Oggi guarderà il suo Arezzo affrontare la capolista Pescara in un vero e proprio big match, con una bella cornice di pubblico e tanta qualità in campo. Il presidente, che in settimana ha parlato alla squadra, confida nel risultato pieno per chiudere il periodo negativo di tre gare e trovare nuova linfa contro la prima della classe. Gli amaranto sono quinti in classifica, in linea con i programmi estivi che prevedevano un miglioramento dell’ottavo posto raggiunto nella passata stagione, ma Manzo non ha mai fatto mistero sul fatto che non bisogna porre limiti alle ambizioni.

Archiviata la sfida contro il Pescara, l’attenzione si sposterà sul progetto stadio, la cui presentazione è fissata per domani alle ore 12 presso la sala Giostra del Saracino del Comune. Il sindaco Ghinelli l’ha definito un progetto intelligente, articolato in più fasi, con una dichiarazione di fiducia sulla possibilità che l’iter vada a buon fine. Alla conferenza stampa sono stati invitati anche i vertici del calcio italiano, dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, al presidente della Lega Pro, Matteo Marani.

C’è attesa per capire i dettagli del Docfap (documento di fattibilità delle alternative progettuali), sia dal punto di vista degli interventi strutturali che per quanto riguarda il piano economico-finanziario, assolutamente necessari per seguire i dettami dell’articolo 4 del dlgs 38/2021 che disciplina la procedura. A quanto trapela, almeno per il momento sarà New Energy spa (azionista di maggioranza della Ss Arezzo con il 99%) ad accollarsi gli oneri per l’avvio dei lavori, anche se Manzo aveva spiegato che, per forza di cose, era previsto il ricorso al supporto degli istituti bancari.

L’entità dell’investimento (tra i 21 e i 23 milioni di euro) potrebbe preludere anche a una riorganizzazione della compagine societaria amaranto, proprio con l’obiettivo di rendere il club più efficiente nella gestione delle attività, ivi compresa quella dell’impianto. I tempi, ancorché accorciati dalla “legge stadi”, prevedono 4 o 5 anni per arrivare al felice epilogo. Il progetto è curato da M28Studio di Roma, guidato dall’architetto Carlo Antonio Fayer.

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