(foto pagina fb Campobasso Football Club)

Il proprietario del club è un imprenditore italoamericano che due anni fa ha riportato il club in serie C e non vuole fermarsi. Ieri, in modo inatteso, è arrivata la notizia del deferimento su segnalazione della Commissione che verifica gli equilibri economici e finanziari delle società. L’ex amaranto Figliomeni, oggi direttore sportivo, ha messo a disposizione di mister Zauri una rosa con diversi elementi di qualità, specie in attacco. Al Comunale probabile 433 con il tuttocampista Gargiulo e l’esterno Bifulco elementi top

CLUB ITALOAMERICANO – Dopo la doppia trasferta di Ravenna e Terni, la capolista Arezzo è di nuovo di scena al Comunale, dove domani affronterà il Campobasso che, con 16 punti, occupa la settima posizione appaiato al Gubbio. Dal settembre 2022, dopo l’esclusione dalla terza serie decisa dalla Covisoc per mancati adempimenti con il fisco, ratificata nonostante una serie di ricorsi presentati e respinti, il club è in mano all’italo-americano Matt Rizzetta. In precedenza socio di minoranza dei molisani, è presidente della North Sixth Group, società che lavora nel campo dei media e del marketing. Tre anni fa, a meno di una settimana dall’inizio del campionato di Eccellenza, rilevò da Angelo Rispoli l’Us Campobasso 1919, l’allora seconda squadra della città, trasformandola nel club principale, ripartendo dai dilettanti e in poco tempo riportando i rossoblù in serie C, con la volontà di salire ancora più in alto. E’ fresca di ieri la notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, del deferimento della società a seguito di una segnalazione della nuova Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. Il club ha precisato con una nota di aver regolarmente effettuato tutti i pagamenti relativi alle mensilità di luglio e agosto 2025, comprensivi dei relativi contributi Inps e Irpef, ben prima del termine previsto del 16 ottobre.

IL PROFILO DI ZAURI – Rizzetta in questi anni non ha nascosto le proprie ambizioni e da questa estate ha affidato la panchina a Luciano Zauri. Classe ’78, originario di Pescina, cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta dove ha esordito in A prima di passare alla Lazio, totalizzando complessivamente 318 presenze in massima serie, ha vestito anche le maglie di Fiorentina e Sampdoria e collezionato 5 gettoni con la maglia azzurra. La carriera da calciatore si è chiusa nel Pescara, dove ha iniziato quella da tecnico alla guida della formazione Primavera e nel 2019, dopo aver vinto il campionato di Primavera 2, è stato promosso in prima squadra. Nel gennaio successivo arrivarono però le sue dimissioni. Nel 2020-21 è all’Under 19 del Bologna e nell’aprile 2022 ritorna sulla panchina dei biancazzurri al posto di Auteri. Successivamente l’esperienza a Malta con l’Hamrun Spartans dove vince campionato e Supercoppa nella stagione 2023-2024. Nel novembre scorso è chiamato alla guida del Foggia, avventura poco fortunata conclusa con un esonero alla penultima giornata. A luglio l’arrivo a Campobasso. Ama un gioco propositivo e dinamico, adattandosi alle caratteristiche dei propri giocatori.

UN DS EX AMARANTO – Nuovo anche il direttore sportivo, Giuseppe Figliomeni: per lui da calciatore anche una stagione ad Arezzo. Nel mercato estivo la rosa è stata rivoluzionata, riconfermando appena sei giocatori: Forte, Celesia, Cerretelli, Serra, Bifulco e Lombari. Tra gli acquisti più importanti da segnalare quelli di Lancini e Pierno dal Pescara, Gargiulo dal Cosenza, Di Livio dal Latina, Leonetti dal Cerignola e Magnaghi dalla Lucchese. Il Campobasso arriva al Comunale reduce dal pareggio interno di campionato contro il Rimini (1-1) e dalla sconfitta di martedì in Coppa Italia contro la Ternana (1-0). Soprattutto il pari in campionato ha lasciato l’amaro in bocca perché arrivato al termine di una gara dove il Campobasso ha creato tanto, ma soprattutto nella ripresa è mancata la zampata vincente. Nell’occasione Zauri aveva abbandonato nel primo tempo il suo 433 per passare al 352, per poi ritornare al suo classico modulo, con la squadra che ne ha tratto giovamento.

CARATTERISTCHE DI SQUADRA – La retroguardia ha in Tantalocchi un portiere di buon rendimento, in Lancini un difensore che ha portato esperienza e centimetri. Celesia è giocatore applicato in marcatura e apprezzabile in prima costruzione. I punti di forza sono i terzini, ovvero Cristallo a destra e Martina a sinistra. Il primo è elemento di gamba, abile in entrambe le situazioni di gioco, il mancino invece è tecnico, bravo al cross, maggiormente a suo agio quando può attaccare. Si sta ritagliando buoni spazi l’ex Picerno Papini, centrale fisico, abile nel gioco aereo. A oggi sono 11 le reti al passivo: tra le prime dieci squadre in classifica solo in tre (Carpi, Pineto e Ravenna) hanno fatto peggio. In mediana il riferimento è Gargiulo, che in categoria non ha bisogno di grosse presentazioni, affiancato da gente di buona qualità come Gala, di gamba come Serra, di struttura come Cerretelli e dall’argentino Brunet, ex Sestri, che non disdegna di partecipare alla costruzione della manovra. Centrocampo portato a condurre il gioco, che preferisce tenere palla e non alzare troppo i ritmi. L’attacco è il reparto con maggiore esperienza e qualità: Magnaghi, Leonetti, Bifulco (che dovrebbe rientrare proprio con gli amaranto), sono profili con importanti curriculum per la terza serie. Durante l’anno avranno anche il compito anche di far crescere ragazzi interessanti come il 2006 Ravaglioli, arrivato dal Bologna, nazionale under 18, lo scorso anno autore di 11 reti e 9 assist nel campionato Primavera 1, e il 2004 Padula, proprietà Torino, lo scorso anno 5 reti nel Giugliano. E’ un reparto ricco di soluzioni, che in queste settimane però ha risentito dell’assenza di Bifulco.

l’allenatore rossoblu Luciano Zauri

MODULO E FORMAZIONE – Zauri per la sfida del Comunale dovrà fare i conti con l’infermeria, come spesso capitato in questo scorcio iniziale di stagione. Dovrebbero essere assenti Pierno, Cerretelli e Di Livio, quest’ultimo infortunatosi nel match con la Juve Next Gen, in grande dubbio Magnaghi uscito anzitempo nella sfida contro il Rimini per noie muscolari, mentre sembra recuperato Bifulco. Campobasso che dovrebbe presentarsi con il 433. In porta Tantalocchi, linea difensiva con a destra Cristallo e sull’out opposto Martina, coppia centrale formata da Lancini e Celesia, con Papini prima alternativa. In mezzo Gargiulo a dirigere con ai suoi fianchi in tre in lotta per due maglie: Gala, Serra e Brunet, con i primi due favoriti. In avanti Bifulco e Leonetti sugli esterni e Padula, favorito su Lombari e Ravaglioli, in caso di forfait di Magnaghi.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Mario Gargiulo e Alfredo Bifulco. Il primo è centrocampista classe ’96, arrivato negli ultimi giorni di mercato dal Cosenza. Originario di Napoli, con oltre 130 presenze in B, in carriera ha indossato maglie importanti come quelle del Lecce, del Modena, del Cittadella e del Foggia, dove ha giocato nella seconda parte dell’ultima stagione.
Giocatore di quantità e di buona qualità, in grado di disimpegnarsi sia come mezzala che come regista o come trequartista. Giocatore completo, uno da box-to-box, come va di moda adesso chiamare quei centrocampisti capaci sia di attaccare che di difendere. Mancino, discreta struttura fisica, versatile, più abile in rifinitura che nella realizzazione. Bifulco, classe ’97, anche lui nativo di Napoli, per l’esattezza di Ottaviano, è esterno offensivo cresciuto calcisticamente con i partenopei. Arrivato nel gennaio scorso, è un’ala che ha calcato i campi della B con Carpi, Pro Vercelli e Juve Stabia, e girato diverse squadre in terza serie come Rimini, Padova, Ternana, Taranto e Trapani, sua ultima tappa prima di approdare in rossoblù. Ha una buona confidenza con la porta avversaria, oltre 40 reti in carriera, è un destro a cui piace giocare sul piede forte per crossare e rifinire la manovra, ma che può agire a piede invertito sull’out mancino. Tecnicamente dotato, abile alla conclusione da fuori, forte nel dribbling e nell’uno contro uno, è il classico elemento in grado di creare la superiorità numerica. È il cannoniere dei lupi con 5 reti, impreziosite da due assist.