lo striscione esposto ieri dalla sud

L’ex vicesindaco aveva postato su facebook un commento che ai tifosi amaranto non è andato giù. “Ho chiosato male per rabbia, ero e sono deluso per il mancato riconoscimento della Giostra del Saracino alla personalità di mio nonno. Ma non ce l’ho con l’Arezzo. Ho commesso un errore e in certi casi bisogna avere l’umiltà di ammetterlo”

“Non volevo offendere nessuno, non ce l’ho con la maglia amaranto e chiedo scusa ai tifosi per quella frase inadatta. Era dettata dalla delusione per il mancato riconoscimento alla personalità di mio nonno, che ha dato un grosso contributo storico e culturale alla città di Arezzo e non solo”.

Gianfrancesco Gamurrini, vicesindaco di Arezzo nella scorsa legislatura, ex assessore allo sport e personaggio politico sulla breccia da molti anni, si batte il petto. Lui, uomo di Giostra dalla nascita, aretino verace, si è fatto tradire dal dispiacere e l’altro giorno, su facebook, ha postato un commento che ai tifosi non è andato giù.

Il tema è il Saracino. Sabato sono state ufficializzate le dediche delle due lance d’oro in palio nel 2023: quella di giugno a Luca Signorelli nel cinquecentesimo anniversario della morte, quella di settembre all’Arezzo calcio nel centenario della fondazione. E’ stata quindi scartata la dedica a Gianfrancesco Gamurrini, storico, archeologo e numismatico aretino, del quale ricorre il centenario della scomparsa.

Per il nipote, che porta gli stessi nome e cognome, si è trattato di una decisione amara e incomprensibile. Sul suo profilo facebook, in calce a un post dedicato all’argomento, aveva scritto: “le lance saranno dedicate a Luca Signorelli e Arezzo calcio (aggiungo io plurifallita e che non ci dice nulla…)”.

Quell’aggettivo (plurifallita) non è passato inosservato e la polemica è montata velocemente. Ieri, durante la partita, la sud ha esposto uno striscione a firma degli Ultras con la scritta: “2002-03 assessore e tifoso appassionato, 2023 ti rimangi tutto per il tuo antenato. Gamurrini vergognati”.

Stamani le scuse: “Non ho nulla contro l’Arezzo né contro i tifosi. Ho chiosato male per rabbia purtroppo. Ho sbagliato e quando si sbaglia bisogna avere l’umiltà di ammetterlo”.