Finora soltanto Mawuli, tra i mediani della rosa, ha trovato la via della rete ma anche lui ormai non riesce nell’intento da quattro mesi. L’Arezzo ha mandato a segno quasi solo giocatori dalla cintola in su, per un dato statistico eclatante e per molti aspetti anche sorprendente. Catanese (6 gol con il Pontedera fino a gennaio) potrebbe essere d’aiuto per invertire il trend. Poche anche le marcature dei subentrati: solo 3 in tutta la stagione
Indiani aspetta i gol dei centrocampisti. Lo aveva detto alla vigilia della trasferta di Ferrara e il concetto resta valido anche dopo lo 0-0 con la Spal. Se l’obiettivo, come ha dichiarato il dg Paolo Giovannini l’altra sera, è tentare di chiudere il discorso salvezza nel giro di un mese e lasciarsi poi aprile per sprintare verso la parte sinistra della classifica, è necessario aumentare l’incisività offensiva.
Finora l’Arezzo ha segnato 31 reti (undicesimo attacco del girone), mandando a bersaglio quasi esclusivamente i giocatori che gravitano dalla cintola in su: 10 gol Gucci, 6 Pattarello, 6 Guccione, 2 Gaddini, un gol Iori che è stato ceduto. Dal reparto difensivo sono arrivate 3 segnature, suddivise tra Poggesi (oggi alla Pro Sesto), Risaliti e Montini. Stop.
L’unico mediano che è finito sul tabellino marcatori è Mawuli, del quale mister Guido Pagliuca (attuale tecnico della Juve Stabia che lo ha avuto a Lucca) aveva anticipato una certa dimestichezza con la porta avversaria. Il ghanese l’ha buttata dentro contro il Pontedera e contro la Spal ma ormai anche lui non riesce a fare bingo da quattro mesi.
La sterilità dei centrocampisti è un dato eclatante e anche sorprendente se si considera che l’Arezzo è squadra che ama spingere e fare gioco piuttosto che contenere e puntare sulle ripartenze. Eppure Settembrini non ha mai scrollato la rete (due traverse per lui, una a Sassari e una venerdì scorso), Foglia nemmeno, Bianchi neanche e Damiani neppure. Renzi è stato utilizzato sempre da terzino, quindi non fa statistica, e Castiglia (8 gol l’anno passato, miglior marcatore insieme a Gaddini) ha un minutaggio troppo ridotto.
I numeri potrebbero essere corroborati da Catanese, che a Pontedera andava a bersaglio con regolarità e che quest’anno aveva segnato 6 volte con i granata prima del trasferimento. La fase di inserimento nell’Arezzo deve ancora essere completata ma se uno ha il gol nel dna, prima o poi riesce nell’intento. L’Ancona dirà se il trend può cambiare già adesso, unitamente a quello che riguarda i gol dei subentrati: in stagione solo Guccione (contro Olbia e Gubbio) e Gucci (contro il Pineto) sono riusciti a segnare dopo essere partiti dalla panchina. Anche in questo caso, per scalare la classifica, la tendenza va invertita.