Guerra contro Masetti nel match di andata

I bianconeri, dopo qualche difficoltà nel girone di andata, hanno scalato posizioni fino a entrare in zona playoff. Ultimamente però hanno rallentato, vincendo una gara su sei. In rosa solo calciatori nati dal 2001 in poi e 4 over, con Brambilla allenatore e l’ex amaranto Conte come vice. La squadra, da regolamento, può salire in B e retrocedere in D, anche se poi non parteciperebbe al campionato. Domani probabile 3421: il centrocampista azzurrino Hasa e il centravanti (12 gol) i giocatori top

JUVENTUS B, IL REGOLAMENTO – Seconda gara consecutiva al Comunale per gli amaranto che, nel sabato di Pasqua, saranno impegnati contro la Juventus Next Gen. I baby bianconeri con 42 punti e una gara da recuperare, occupano la nona posizione in classifica. Le seconde squadre hanno un regolamento da rispettare diverso dalle altre squadre della terza serie, che ricorderemo brevemente. Le società possono inserire nella distinta di gara fino a 23 calciatori, con soltanto 4 calciatori nati prima del 1° gennaio 2001, mentre tutti gli altri giocatori della distinta di gara dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2000. Gli atleti inseriti in lista non dovranno essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il campionato di serie A, né dovranno aver disputato più di 50 gare nella massima serie. Per questi club saranno sempre consentiti i passaggi fra la prima e la seconda squadra. Inoltre possono essere promossi al campionato di serie B, ma non potranno mai partecipare al medesimo campionato della prima squadra, né ad uno superiore ad essa. In caso di retrocessione non avrebbe la possibilità di iscriversi alla serie D (perché strutturato per i dilettanti) e perderebbero il diritto di iscrivere la seconda squadra al campionato di C.

BRAMBILLA E CONTE IN PANCHINA – Tornando al campo, in panchina dalla scorsa stagione siede Massimo Brambilla, classe ’73, originario di Vimercate. Ex centrocampista di buon livello con le maglie di Monza, Torino, Parma e Mantova, ex Italia Under-21 con cui nel 1996 ha conquistato il campionato europeo e ha preso parte alle Olimpiadi di Atlanta. Appesi gli scarpini al chiodo inizia, nel 2010, ad allenare le giovanili del Pergocrema dove aveva appena concluso la carriera da giocatore. Dal 2011 al 2015 è a Novara con allievi e giovanissimi nazionali, dopo di che passa all’Atalanta dove nel 2019 vince il campionato e la Supercoppa Primavera e partecipa anche alla Youth League. Il 28 giugno 2022 viene ingaggiato dalla Juve. Il suo vice è l’ex amaranto Mirko Conte.

I NAZIONALI – La società bianconera nel mercato di gennaio ha posto qualche correttivo alla rosa. Sono tornati a vestire la maglia della Next Gen Bonetti, ma soprattutto Sekulov e Da Graca che erano stati mandati in prestito rispettivamente a Taranto, Cremonese e Amorebieta, serie B spagnola. Inoltre è stato ingaggiato il difensore brasiliano Pedro Felipe, 2004 arrivato in prestito dal Palmeiras U20. Hanno lasciato la squadra Citi (Pro Vercelli), Crespi (Spezia) e Valdesi (Giugliano). La Juve nel turno precedente ha riposato, non disputando la partita contro la Virtus Entella, a causa degli impegni con le nazionali dei propri giocatori: Salifou convocato con la nazionale maggiore del Togo, Hasa e Turicchia con l’under 21 azzurra contro Lettonia e Turchia, Muharemovic con la maglia della Bosnia, dove tra l’altro è stato espulso, Jonas Rouhi con quella della Svezia e infine Anghelè con l’under 19 dell’Italia.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – Nell’ultima gara disputata la Juve è uscita sconfitta contro la Carrarese (1-0), in una gara condizionata dall’espulsione nel primo tempo di Stramaccioni. Al netto dell’ultimo passo falso, rispetto alla gara di andata la squadra ha decisamente cambiato passo. In un girone la Next Gen ha abbandonato le ultime posizioni in classifica, stabilizzandosi in zona play-off, con la speranza concreta di poter disputare la post-season. Dopo un gennaio e una metà febbraio ad alto livello, mettendo assieme anche quattro vittorie consecutive, la squadra sta tirando un po’ il fiato: infatti nelle ultime sei uscite ha raccolto solo una vittoria (ad Olbia per 0-4), tre pareggi e due sconfitte. La Juve sciorina un buon calcio, fatto di giocate in velocità e fraseggi stretti. La difesa, dove sarà fuori uno degli over in rosa, l’ex amaranto Poli, causa rottura del crociato, è reparto strutturato a livello fisico, che si poggia sulle qualità del portiere Daffara, sulla buona tecnica e la cattiveria agonistica di Muharemovic e sulle doti in marcatura di Stivanello. A livello di gol ha concesso qualcosa nelle ultime giornate, portando a 38 reti il passivo stagionale. In mediana tanto passa dalla qualità e dalla creatività di Hasa, ben coadiuvato da Salifou o da Palumbo, in un reparto che ha perso durante la stagione Nonge, ormai in pianta stabile in prima squadra. Sulla trequarti importante, se non decisivo, è stato il ritorno di Sekulov, giocatore che ha dato una scossa importante a livello tecnico e di qualità (domani non ci sarà perché convocato da Allegri in prima squadra per la partita di Roma con la Lazio). In attacco Guerra, classe ’89, cannoniere dei suoi con 12 reti, è arrivato in estate dopo aver condotto alla promozione in B la Feralpi a fare da chioccia ai vari Cerri, Mbangula, Anghelè e Mancini.

una fase del match di Alessandria

MODULO E FORMAZIONE – Brambilla dovrebbe schierare i suoi con il 3421, ma intuire l’undici titolare non è impresa facile. Certe le assenze di Poli, Mulazzi e del portiere Garofani per infortunio e di Stramaccioni squalificato. Daffara tra i pali, terzetto difensivo composto da Stivanello, Muharemovic e uno tra Savona o Pedro Felipe, sugli esterni a destra Perotti e sull’out mancino Turicchia o Rouhi. Mediana che dovrebbe vedere Salifou e Hasa, con Palumbo come alternativa. Tra le linee Anghelè e Mbangula con Guerra in attacco.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Luis Hasa e Simone Guerra. Il primo è centrocampista offensivo nato a Sora, ma di origini albanesi, campione d’Europa all’ultimo torneo Under 19 dove è stato eletto miglior giocatore della manifestazione. Classe 2004, centrocampista centrale o trequartista che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile bianconero, è arrivato già a debuttare in prima squadra, durante un’amichevole precampionato contro l’Atalanta. Duttile, può agire anche da mezz’ala o da esterno d’attacco, bravo a livello tecnico, brevilineo, rapido, abile nello stretto, veloce, ottimo dribbling. Due reti fino ad oggi in campionato, impreziosite da 4 assist.

Simone Guerra, uno degli over a disposizione di Brambilla, è il riferimento offensivo dei bianconeri, ma che si disimpegna senza problemi anche come seconda punta o come esterno d’attacco. Giocatore con tanta esperienza in categoria, abile tecnicamente, non troppo strutturato, bravo nel saltare l’uomo, ha confidenza con la porta avversaria (le oltre 120 reti in carriera lo dimostrano) e molto generoso in fase di non possesso. Pericoloso sotto porta e sulle palle da fermo.

I PRECEDENTI – I giovani bianconeri sono la bestia nera dell’Arezzo: mai una vittoria fino ad oggi contro i piemontesi. All’andata i padroni di casa si imposero per 1-0, mentre l’ultimo precedente al Comunale, risalente al 18 settembre 2019, vide la Juve imporsi per 2-1. Vantaggio amaranto con Foglia, ribaltato dalle reti di Dani Mota e Clemenza.